L’archivio fotografico Alinari è uno dei più grandi e famosi al mondo. Il suo patrimonio, di inestimabile valore e che racconta oltre 150 anni della storia italiana, comprende oltre cinque milioni di pezzi, tra fotografie, documenti, libri specializzati e attrezzature tecniche storiche, cui si sono aggiunte adesso quasi 260 mila immagini digitali. Nel dicembre 2019 questo prezioso archivio è stato acquistato dalla Regione Toscana, che lo ha salvato dalla dispersione e dallo smembramento, garantendone la conservazione e la futura fruibilità e accessibilità.
Nel luglio 2020, la Regione Toscana ha dato vita alla FAF Toscana – Fondazione Alinari per la Fotografia, che lo scorso martedì 16 febbraio 2021, finalmente, si è presentata al pubblico: con il suo presidente, Giorgio van Straten e il suo direttore, Claudia Baroncini; con una sede, Villa Fabbricotti, che tra breve ospiterà tutto l’archivio; con la vincita di un Bando del Ministero inerente un finanziamento per il restauro e la digitalizzazione dei pezzi unici. E con tanti progetti per il futuro, primo tra tutti un luogo per esporre parte della collezione e organizzare mostre temporanee. Mostre che, nell’attesa del museo, la Fondazione proporrà già quest’anno in vari luoghi e in diversi continenti.
LA STORIA
Ebbe inizio a Firenze, quando Leopoldo Alinari fondò il suo primo laboratorio fotografico e diede vita, insieme ai fratelli Giuseppe e Romualdo, alla ditta F.lli Alinari. Era il 1852. Poco più di dieci anni dopo, nel 1863, creò il più antico stabilimento fotografico del mondo, nel palazzo in via Nazionale, oggi Largo Alinari, che per oltre 150 anni è stato la sede della ditta e nel quale si è formato, per sedimentazioni, il ricco patrimonio fotografico giunto fino a noi, uno dei più grandi archivi esistenti.
Da allora è stata una storia di successo, che ha portato la ditta a fotografare, in maniera sistematica, il patrimonio storico artistico e architettonico italiano, le collezioni dei musei e il paesaggio del nostro Paese, diffondendo la cultura e l’arte italiana in tutto il mondo.
Dalla crisi innescata dalla Grande Guerra iniziarono i molti cambi di proprietà: da una cordata guidata dal barone Ricasoli, al senatore Vittorio Cini, dalla famiglia milanese Zevi a quella triestina dei De Polo. Infine, nel 2019, l’acquisizione da parte dalla Regione Toscana, che ha istituito la FAF. A dicembre 2020, l’acquisizione, dopo il patrimonio analogico, della F.lli Alinari IDEA spa e del suo patrimonio digitale, costituito da un archivio di 259.692 immagini, con relative banche dati, i sistemi di gestione e di stoccaggio, i marchi e i diritti d’uso delle immagini, conferito, con il resto, alla FAF Toscana.
L’ARCHIVIO ANALOGICO E DIGITALE
Il patrimonio analogico consta di un totale complessivo di 5.020.916 beni fotografici, numerosi dei quali unici, databili dal 1840 ai nostri giorni.
Si compone di tre principali nuclei: materiale fotografico (positivi, stampe e album fotografici, negativi sia su lastra di vetro che su pellicola e incunaboli come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, e altri oggetti unici); materiale bibliografico (una biblioteca specializzata, composta da volumi, riviste e libri rari, da considerarsi tra le più qualificate biblioteche di settore italiane ed estere); materiale strumentale (apparecchiature fotografiche, attrezzature storiche da atelier, corredi e strumenti tecnici che testimoniano in vario modo l’uso e la pratica della fotografia).
Si aggiunge il fondo legato all’attività della Stamperia d’Arte Alinari che conserva negativi, stampe, cataloghi commerciali oltre ai macchinari, tra cui una preziosa macchina per la stampa in collotipia.
L’intero patrimonio analogico è attualmente conservato presso i magazzini della società Art Defender di Calenzano, organizzato in depositi di massima sicurezza, in attesa del suo spostamento a Villa Fabbricotti in via Vittorio Emanuele II a Firenze, edificio di pregio storico-artistico di proprietà della Regione Toscana.
L’archivio di immagini fotografiche digitalizzate, che riproducono in particolare positivi appartenenti a fondi e collezioni Alinari, dopo un complesso lavoro di trasferimento ai server della Regione Toscana, è fruibile sul sito www.alinari.it.
FINANZIAMENTO DEL MIBACT
Appena costituita, la FAF ha partecipato all’avviso di finanziamento Strategia Fotografia 2020-Conservazione indetto dal MiBACT, ottenendo il finanziamento più alto tra i soggetti ammessi. Con un progetto realizzato insieme all’Opificio delle Pietre Dure e dedicato alla conservazione, al restauro e alla fruizione del più grande fondo di oggetti fotografici unici in Italia, provenienti dalle tante collezioni Alinari, la Fondazione ha ottenuto 39.400,00 euro.
GIORNATA DI STUDI E LIBRO
Il passaggio dell’archivio Alinari da proprietà privata a proprietà pubblica e la nascita dalla FAF hanno destato interesse nella comunità internazionale. La Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut ha organizzato la giornata di studi “On Alinari. Archive in Transition”, che ha coinvolto prestigiosi studiosi in un dialogo con l’artista Armin Linke, per collegare il passato, il presente e il futuro del patrimonio Alinari. Gli interventi saranno pubblicati in un libro in corso di stampa.
LA MOSTRA
In attesa di uno spazio espositivo della Fondazione, le foto di Alinari saranno in mostra in giro per il mondo. A partire dall’estate 2021, in un viaggio che toccherà Europa, Asia, Africa e le Americhe,“ItaliAE. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea” racconterà il fascino e la diversità degli italiani e dell’Italia, dei suoi paesaggi e della sua creatività, attraverso le opere di oltre 75 fotografi. La mostra sarà ospitata nelle sedi della rete diplomatico-consolare e gli Istituti Italiani di Cultura.
IL SITO
Non è solo un motore di ricerca per le immagini, base dell’attività di licensing, ma anche uno spazio di informazione sulle attività e di narrazione attraverso le fotografie. I due primi foto-racconti sono dedicati a Villa Fabbricotti e alla regina Vittoria che ci soggiornò.
C.S.M.
Fonte: Davis & Co, 16 febbraio 2021
Immagine di apertura: Fratelli Alinari – I tre fratelli Alinari Giuseppe, Leopoldo e Romualdo – 1860 Archivi Alinari Firenze