Il Museo Teatrale alla Scala partecipa alla rassegna Milano MuseoCity (approfondimento DeArtes qui) con iniziative dedicate e il lancio di nuovi strumenti digitali che aprono ulteriori percorsi di approfondimento.

MUSEO SEGRETO
MuseoCity promuove l’iniziativa “Museo Segreto” che nell’edizione 2021 ha per titolo “I musei curano la città”. «Non c’è niente di retorico: davvero i musei curano la città. Nella drammatica situazione che stiamo vivendo, i musei hanno il compito di ricordarci la nostra identità: è un ruolo civico che dobbiamo assumerci per la comunità, per Milano, che da sempre è legata a filo doppio alla Scala» afferma Donatella Brunazzi, direttrice del Museo Teatrale alla Scala.

L’opera scelta quest’anno è la celebre veduta della Scala dipinta da Angelo Inganni nel 1852, che mostra il teatro immerso nel brulicare della vita cittadina. Opera svelata nei più minuti particolari da Pierluigi Panza in un video visibile sui social media del Museo e del Teatro a partire da mercoledì 3 marzo alle 18.30.  

MOSTRA “VA PENSIERO”
Sempre sui social del Museo, giovedì 4 marzo alle ore 18.30, si inaugura online la mostra “Va pensiero – Il mito della Scala tra cronaca e critica”. Il curatore Pier Luigi Pizzi conversa con la direttrice del Museo. La mostra viene poi presentata dal critico musicale Mattia Palma, che ha assistito Pizzi nella curatela della mostra, in un video realizzato da Francesca Molteni. Nei giorni seguenti saranno i critici musicali dei principali quotidiani a presentare singoli aspetti del percorso espositivo in brevi interventi sui social media del Museo e del Teatro.

La mostra, pronta da novembre e mai aperta al pubblico, riflette sulla Scala come fucina non solo musicale e artistica, ma di pensiero. Va pensiero, appunto, è il titolo di questo percorso che racconta, come dice il sottotitolo, “il mito della Scala tra cronaca e critica”, vale a dire il rapporto della Scala con la parola scritta, che può essere letteraria, giornalistica o critica. Si trovano approfondimenti sulle fonti letterarie delle opere

più amate, citazioni da romanzi e poesie che parlano della Scala e un percorso tra le produzioni che hanno provocato scandali nel pubblico e scatenato battaglie tra i critici musicali.

MUSEO HUB +
Museo City è anche l’occasione per presentare Museo HUB +, la nuova sezione del sito del Museo che racconta collezioni e iniziative con contenuti multimediali: un salotto virtuale del Teatro costituito da video, podcast e immagini e destinato ad arricchirsi di nuove proposte, a partire dai materiali relativi alla mostra.

Nella sezione “La Scala e…” sono stati rielaborati i temi delle ultime mostre sui palchi e sull’architettura della Scala (rispettivamente Nei palchi della Scala e La magnifica fabbrica), per una riflessione sul rapporto tra il Teatro e Milano da un punto di vista sociale e urbanistico.

Michele Gamba al pianoforte di Liszt

Le presentazioni di libri sono ascoltabili nei podcast a cura di Armando Torno, mentre un approfondimento al pianoforte dei titoli principali della stagione è offerto dalle lezioni concerto del ciclo Diapason con il M° Michele Gamba che suona il pianoforte di Liszt.

Esponenti della cultura milanese e alcuni degli artisti più amati dal pubblico della Scala, da Plácido Domingo a Juan Diego Flórez, Sonya Yoncheva, Carla Fracci, Alessandra Ferri e tanti altri raccontano L’opera del cuore che hanno scelto tra quelle esposte nel Museo.

IL MUSEO FUORI DAL MUSEO
In queste settimane il Museo Teatrale è anche sui muri di Milano grazie al progetto Luxottica for Art, che dedica i suoi schermi digitali nelle più importanti vie e piazze milanesi – Piazza Cadorna, Piazza Cordusio e Corso Matteotti – per dare voce e visibilità alla cultura attraverso le opere delle più importanti collezioni milanesi. Dopo l’Ambrosiana, Brera e il Poldi Pezzoli è la volta di alcuni dei dipinti più significativi custoditi al Museo Teatrale, a partire proprio dalla Veduta della Scala dell’Inganni.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 24 febbraio 2021
Immagine di apertura:
Milano, la facciata del teatro alla Scala,

dipinto di Angelo Inganni, 1852

www.museoscala.org