L’esposizione ripercorre il fenomeno storico della reinterpretazione e della fortuna critica del classico, espresso nel XVIII e XIX secolo prima dell’avvento della fotografia, attraverso duecento acqueforti, bulini e puntesecche, stampe acquarellate, litografie e cromolitografie. Si possono ammirare, fra le altre, le incisioni volute da Johan Joachim Winckelmann per illustrare il suo volume Monumenti antichi inediti del 1767; le stupende acqueforti di Giovanni Battista e Francesco Piranesi, tra cui le incisioni della prima edizione de Le Carceri edue raccolte di volumi “in folio” delle acqueforti; le opere di Luigi Rossini e le molte vedute di paesaggi delle città europee mete del Grand Tour ottocentesco come Como, Lugano, Locarno e Ascona, fra cui quelle di Nicolas-Marie-Joseph Chapuy e di Johann Jakob Wetzel. Si affiancano alcuni pregevoli reperti archeologici: monete, medaglie e marmi.
Il m.a.x. Museo di Chiasso (Svizzera) ospita la mostra “La reinterpretazione del classico: dal rilievo alla veduta romantica nella grafica storica”, con materiali provenienti dalla Biblioteca dell’Accademia di architettura USI di Mendrisio, dalla Biblioteca Cantonale di Lugano, dalla collezione del m.a.x. museo di Chiasso, dall’associazione Avvenire dell’Antico (AdA) e da raccolte private.La rassegna è organizzata in sinergia con il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli che presta alcuni preziosi reperti e con una fitta rete di prestatori, anche privati.
DAL RILIEVO ALLA VEDUTA ROMANTICA NELLA GRAFICA STORICA
Nella seconda metà del Settecento, la nascita del Neoclassicismo teorico portò alla riscoperta dello studio dell’Antico e dei monumenti classici. Johan Joachim Winckelmann, considerato il padre della storia dell’arte moderna, pubblicò nel 1767 i Monumenti antichi inediti dove, a corredo della parte scritta, vennero proposte per la prima volta immagini incise delle opere classiche delle collezioni romane.
Il grande artista e incisore veneziano Giovanni Battista Piranesi trovò a Roma la fonte dell’Antico che gli permise di dare origine a visionarie interpretazioni. Piranesi aprì la via a un nuovo sistema di ricerca archeologica, rivolto sia allo studio dei processi tecnici e costruttivi sia alla ricchezza dei repertori ornamentali.
La diffusione delle affascinanti incisioni “in folio” contribuì molto a creare una documentazione di viaggio del Grand Tour; le immagini che gli incisori restituivano non erano più studi sull’architettura antica ma splendide vedute che ricordavano ai viaggiatori i luoghi attraversati e li aiutavano a identificare i monumenti descritti nelle guide.
Fu questo il caso di Luigi Rossini, maestro dell’arte incisoria e riconosciuto come l’ultimo grande illustratore delle meraviglie di Roma e Pompei, prima dell’avvento della fotografia. Dall’incisione che riproduceva la veduta oggettiva, si passò quindi all’apertura verso le prime espressioni del “Panorama” o ad altre in cui l’artista modificava, toglieva o aggiungeva alcuni elementi per ottenere un effetto di suggestione scenografica. La veduta romantica diventò così anche una fantasia di monumenti, assemblati per suscitare emozione, stupore ed effetti che raggiunsero il Pittoresco.
Catalogo edizioni m.a.x. museo, con saggi e un ricco apparato iconografico.
BOX DIGITALE
Nell’impossibilità di poter sfogliare i libri antichi, il visitatore può vedere le due Raccolte di volumi “in folio” di Luigi Rossini, nel box digitale posto nell’atrio-balcone, dove sono mostrate a rotazione le pagine, con un sistema no-touch.
Sono previste numerose attività collaterali, come conversazioni, spettacoli, concerti e laboratori per bambini e adulti
ANCORA AL m.a.x.
La mostra allestita allo Spazio Officina “Le stanze dell’arte: creazione artistica nelle giovani generazioni” è prorogata fino al 14 marzo 2021. Prosegue sui canali social del museo (Facebook, Instagram, Twitter e YouTube) la serie di brevi video in cui gli artisti presentano se stessi e le opere esposte.
M.F.C.
Fonte: CLP Relazioni pubbliche e Ufficio Stampa m.a.x., 2 marzo 2021
Immagine di apertura: Autore anonimo Statua di Apolline con la lucertola presente nella collezione di villa Borghese incisione inserita in J. J. Winckelmann “Monumenti Antichi inediti” n.40 1767 Collezione d’arte m.a.x. museo Chiasso
LA REINTERPRETAZIONE DEL CLASSICO:
DAL RILIEVO ALLA VEDUTA ROMANTICA NELLA GRAFICA STORICA
2 marzo 2021 – 12 settembre 2021 (prorogata fino al 19 settembre 2021)
m.a.x. museo
Via Dante Alighieri 6, CH – 6830 Chiasso
Tel. +41 58 122 42 52
info@maxmuseo.ch
www.centroculturalechiasso.ch