È stato restituito alla fruizione pubblica il Mausoleo di Augusto, il più grande sepolcro circolare del mondo antico, emblema della magnificenza architettonica della romanità. Il Mausoleo era chiuso dal 2007, quando hanno avuto inizio le indagini archeologiche preliminari alla realizzazione del grande progetto di recupero e restauro eseguito da Roma Capitale.
Dopo la prima fase di restauro conservativo terminata nel 2019 e realizzata con un finanziamento pubblico di 4.275.000 euro (di cui 2 milioni versati dal Mibact e 2.275.000 da Roma Capitale), è attualmente in corso la fase di valorizzazione del monumento grazie allo stanziamento della Fondazione TIM.
Gli interventi realizzati finora hanno comportato la sistemazione di numerose concamerazioni interne e l’avvio dell’allestimento del percorso museale. Il cantiere è in corso, ma il pubblico può già visitare l’area centrale, gratuitamente fino al 21 aprile, giorno in cui si celebra il “Natale” di Roma (sempre che la Regione Lazio sia in zona gialla).
Contestualmente ai lavori di completamento del percorso museale e di riqualificazione della piazza, diretti dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’area di piazza Augusto Imperatore è stata resa maggiormente fruibile. A partire dal 22 aprile 2021 la visita al Mausoleo sarà arricchita da contenuti digitali, in realtà virtuale e aumentata.
«Finalmente riapre il Mausoleo di Augusto, un gioiello del patrimonio storico dell’umanità che restituiamo al mondo intero dopo tanti anni di chiusura. Abbiamo lavorato a questo traguardo con impegno e tenacia, con la generosità di un’imprenditoria illuminata, sensibile al valore incommensurabile del nostro patrimonio storico, artistico e culturale», ha detto nel corso della cerimonia di apertura la Sindaca Virginia Raggi, che ha voluto condividere la giornata con le rappresentanze di alcune categorie di cittadini colpite dalla pandemia: commercianti e commessi, baristi, ristoratori, operai, lavoratori in cassa integrazione, medici, infermieri, volontari della Protezione Civile e sacerdoti, studenti e professori dei Centri di Formazione Professionale capitolini.
M.F.C.S.
Fonte e contributi fotografici: Zètema Progetto Cultura, 1 marzo 2021