Si rinnova il connubio tra il mondo dei motori di Formula 1 e l’Aeronautica Militare. Le Frecce Tricolori sorvoleranno la griglia di partenza dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2021, prima tappa europea del campionato mondiale di Formula 1. I velivoli MB339PAN della Pattuglia Acrobatica Nazionale stenderanno il verde, il bianco e il rosso della Bandiera italiana sul circuito automobilistico, domenica 18 aprile 2021.
Le Frecce Tricolori tornano dopo più di 40 anni nei cieli di Imola: era il 14 settembre del 1980 quando i velivoli G91 della PAN si esibirono con il loro programma acrobatico sopra questo circuito.
«Stendere il Tricolore sul Gran Premio del Made in Italy per noi è motivo di forte orgoglio – ha commentato il Ten.Col. Gaetano Farina, Comandante delle Frecce Tricolori – Da sessant’anni siamo fieri di essere un simbolo dell’Italia intera rappresentando le capacità, la tecnologia e i valori dell’Aeronautica Militare e di tutto il Sistema Paese».
Aeronautica Militare e scuderie Formula 1, due realtà che hanno come comune denominatore la tecnologia: sviluppo di motori ad alte prestazioni, aerodinamica, elettronica e innovazione sempre proiettati verso il futuro e alla ricerca di nuove soluzioni per ottimizzare le prestazioni ed essere sempre più competitivi nel proprio settore. Tutto accomunato da velocità e adrenalina, sensazioni che i piloti delle monoposto ed i piloti militari provano ai comandi dei propri mezzi, e da un fortissimo spirito di squadra dove professionalità ed eccellenze lavorano insieme con l’unico scopo di raggiungere i propri obiettivi.
FRECCE TRICOLORI E CAVALLINO RAMPANTE: UN LEGAME LUNGO 60 ANNI
Sul finire degli anni ’20, sull’aeroporto di Campoformido (UD), situato pochi chilometri a est della base di Rivolto, i pionieri del volo acrobatico dimostrarono come questo costituisse l’essenza stessa della caccia militare e il suo esercizio fosse in grado di migliorare le prestazioni nel combattimento aereo. Prese vita una tradizione di acrobazia aerea collettiva che culminò con le formazioni degli anni ’50, a turnazione annuale: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante.
Da quest’ultima – pattuglia di riserva nel 1960 e titolare nel 1961 – furono scelti i piloti per formare un gruppo che stabilmente si occupasse di acrobazia aerea collettiva e che rappresentasse l’Aeronautica Militare e tutta l’Italia negli eventi, in patria e all’estero.
Il 1° marzo 1961 giunsero a Rivolto, provenienti dalla 4a Aerobrigata di Grosseto (oggi 4° Stormo, base della Difesa Aerea nazionale su velivolo Eurofighter) i primi sei velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante”, che recava l’emblema dell’asso Francesco Baracca. Il simbolo fu ceduto dalla contessa Paolina, madre di Francesco Baracca, direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello.
In ricordo e in onore di quel “Cavallino Rampante” le Frecce Tricolori acquisirono come nominativo radio l’appellativo di Pony. Ogni pilota delle Frecce Tricolori corrisponde a un Pony: il Pony 0 è il Comandante, il Pony 1 è il Capo Formazione, fino ad arrivare al Pony 10 che è il solista.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Aeronautica Militare, 17 aprile 2021