L’esposizione ripercorre il lavoro di ricerca artistica del pittore e disegnatore, studioso di filosofia e di religioni Luigi Pericle, attraverso una selezione di dipinti, disegni, schizzi, documenti e scritti. A vent’anni dalla morte, il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta la prima retrospettiva, in questo Paese, dedicata all’artista nato a Basilea il 22 giugno 1916 con il nome di Pericle Luigi Giovannetti.

Si avvicinò molto presto alla pittura, frequentando una scuola d’arte che presto abbandonò. Già durante la giovinezza si occupò di filosofia antica e di religioni dell’estremo Oriente, divenendo con gli anni un conoscitore del buddismo Zen, del mondo spirituale dell’antico Egitto e della teosofia.

Luigi Pericle, Il segno della trasformazione (Matri Dei d.d.d.), 1964, Collezione Dr. iur. M. Caroni, Svizzera. Foto © Marco Beck Peccoz

Dopo aver raggiunto la notorietà come pittore, Pericle si trasferì con la moglie ad Ascona, dove lavorò in solitudine, dedicando ampia parte dei suoi studi al genius loci: l’eredità delle tradizioni spirituali del Monte Verità.

Sul patrimonio artistico di Luigi Pericle, salvato dall’oblio grazie al caso, si incentra oggi un progetto di ricerca, restauro, conservazione e catalogazione, gestito dall’associazione no profit “Archivio Luigi Pericle” di Ascona.

LA MOSTRA
L’esposizione del MASI a Palazzo Reali, dal 18 aprile al 5 settembre 2021, si articola in cinque sezioni che riaccendono i riflettori su un artista attento a studiare il passato, contemporaneo nella sua pittura, e che nel vocabolario si dimostra all’altezza dell’astrazione lirica della seconda École de Paris e dell’arte informale.

Luigi Pericle, Senza titolo (Matri Dei d.d.d.), 1974. Archivio Luigi Pericle, Ascona. Foto © Marco Beck Peccoz

La mostra documenta inoltre il contesto spirituale dell’arte di Luigi Pericle, gli studi di calligrafia, astrologia, teosofia, filosofia Zen, ma anche del canone universale della storia dell’arte. Le approfondite analisi trovano immediata attuazione nei dipinti e nelle chine esposti, e riconducono alle riflessioni, centrali nel suo lavoro, su divenire e scorrere del tempo, forma e metamorfosi, materialità e spiritualità.

Catalogo trilingue a cura di Carole Haensler, Direttrice di Bellinzona Musei e curatrice del Museo Villa dei Cedri, con un’introduzione di Tobia Bezzola, Direttore del MASI, e saggi dalle firme illustri.







M.F.C.S.
Fonte: ddl+Battage, aprile 2021
Immagine di apertura: Luigi Pericle, Senza titolo (Matri Dei d.d.d.),
Collezione Biasca-Caroni.
Foto © Marco Beck Peccoz

MASI | Palazzo Reali
Via Canova 10 CH – 6900 Lugano
www.masilugano.ch