Ha avuto inizio da un caso fortunato, l’importante recupero di una statua romana risalente al I sec a.C., raffigurante un “Togatus”. L’opera in marmo è già stata ricollocata nel parco di villa Marini Dettina a Roma, da dove era stata trafugata nel novembre 2011. Due militari della Sezione Archeologia dei Carabinieri TPC, che si trovavano a Bruxelles per svolgere indagini in campo internazionale, liberi dal servizio a fine giornata, curiosando per le vie del quartiere Sablon, ricco di negozi di antiquariato e antichità, hanno notato la statua, danneggiata in più parti verosimilmente per i colpi subìti dagli attrezzi da scavo.
Al rientro in Italia, attingendo alla Banca dati Leonardo dei beni culturali illecitamente sottratti, hanno ricondotto la statua vista in Belgio a quella asportata dieci anni prima da villa Marini Dettina, il cui valore puramente commerciale ammonta a circa centomila Euro.
L’indagine è stata condotta dalla Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, con il Comandante Colonnello Alessandro Carboni, su coordinamento della Procura di Roma. Il recupero ha permesso anche di individuare un commerciante italiano che, sotto pseudonimo spagnolo, vendeva illegalmente opere d’arte.
NUCLEO TPC DI NAPOLI
Sei parti di un dipinto tagliato, “L’Immacolata fra i Santi Francesco, Domenico, Elisabetta e Teresa”, asportato nel 1997 dalla chiesa ormai in disuso di Santa Maria delle Grazie di Montesarchio (BN), sono state restituite lo scorso 17 aprile 2021 al Sindaco del Comune Francesco Damiano, dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, Maggiore Giampaolo Brasili, alla presenza, tra gli altri, di S.E.R. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo della Diocesi di Benevento.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha avuto inizio dalla denuncia di furto presentata da un commerciante e che, si è scoperto, era un mezzo da lui escogitato per tornare in possesso di beni da egli stesso venduti.
Nella sua abitazione sono state rinvenute, e sequestrate, numerosissime opere provenienti da 12 furti avvenuti in tutta Italia in abitazioni private e istituti di culto. Oltre a oggetti di antiquariato, sono stati sequestrati oltre 4.000 reperti archeologici tra monete e vasi.
Inoltre, sono state rinvenute cinque sezioni del dipinto in questione, mentre la sesta – la parte centrale – è stata sequestrata nel corso di una vendita presso una nota casa d’aste del capoluogo campano.
NUCLEO TPC PERUGIA
Il dipinto a olio su tela “Santi Geminiano, Lucia e Apollonia”, realizzato da un artista modenese vissuto nel 600, è stato restituito al Parroco della Chiesa di Castelvecchio di Prignano sulla Secchia (MO), Don Andrea Pattuelli, dal Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Perugia, Tenente Colonnello Guido Barbieri, lo scorso 17 aprile 2021 presso il Museo Diocesano di Reggio Emilia, alla presenza, tra gli altri, di S.E.R.ma Mons. Massimo Camisasca Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.
L’indagine, avviata a gennaio 2020 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Pisa, ha preso il via grazie al monitoraggio del mercato online di oggetti d’arte, dove una inserzione descriveva l’antico dipinto, che figurava nella Banca dati dei beni illecitamente sottratti.
Si è così risaliti a un furto avvenuto in provincia di Modena nella notte fra il 6 e il 7 giugno del 1999 ai danni della Chiesa di Santa Maria Assunta di Castelvecchio: i ladri trafugarono tre opere pittoriche seicentesche delle quali si persero le tracce fino al 2006, quando una delle tele fu individuata e sequestrata dai militari del Nucleo TPC di Monza.
A distanza di ventidue anni, nell’abitazione di un commerciante ambulante di Foligno, è ricomparso questo secondo dipinto, già imballato e pronto per essere spedito in Sicilia a un privato acquirente.
M.C.S.
Fonte: Uffici stampa Carabinieri TPC, 12, 16 e 17 aprile 2021