Nello Spazio Corner Maxxi del Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, a Roma, è ospitata Re:Humanism – Re:define the Boundaries, la grande mostra collettiva che indaga il rapporto fra Intelligenza Artificiale e arte contemporanea. Sotto la curatela di Daniela Cotimbo, sono esposti i progetti vincitori della seconda edizione del Re:Humanism Art Prize, che attraverso una call for artists internazionale ha raccolto oltre duecento candidature da tutto il mondo. Ai dieci finalisti si aggiunge l’opera vincitrice dello speciale Romaeuropa Digitalive Prize.
Le trasformazioni dei concetti di Corpo e Identità nell’era dell’Intelligenza Artificiale e le implicazioni politiche che ne conseguono, le nuove modalità di produzione della conoscenza e i cambiamenti introdotti dalla robotica e dal machine learning, la definizione di un approccio antropologico all’IA e le visioni sul futuro del nostro Pianeta, sono i temi al centro della seconda edizione di Re:Humanism, che gli artisti hanno interpretato concentrandosi su elementi in grado di creare una nuova visione dello sviluppo tecnologico human-centred.
Gli artisti hanno tratto spunto, ad esempio, dalle barriere coralline e dall’estinzione delle tigri, o dall’antico codice esoterico di Voynich tradotto attraverso il machine learning. Hanno creato un sex-robot gender fluid e hanno traslato in suoni le mutazioni del DNA, in particolare del gene che causa l’adrenoleucodistrofia. E si sono interrogati, tra l’altro, sui nuovi approcci urbanistici oppure sull’instabilità delle categorie di sesso e genere, sulla coscienza ecologica e sulla costruzione di nuove forme relazionali, fino a esplorare le potenzialità creative di un’intelligenza artificiale.
Durante il periodo della mostra, dal 5 al 30 maggio 2021 (se le normative anticovid permettono l’apertura), sono previsti incontri e talk, sia in presenza che in streaming, con esperti di Intelligenza Artificiale, artisti ed esponenti del mondo dell’arte e della cultura contemporanea.
LE OPERE PREMIATE
Sul doppio fronte ecologico e sociologico si muove l’opera prima classificata, firmata dagli Entangled Others (Berlino). Beneath the neural waves 2.0 ripropone un ecosistema acquatico in digitale in grado di esplorare i concetti di biodiversità e relazione tra specie, attraverso l’uso del deep learning.
Da una presa di coscienza ambientale nasce anche il progetto vincitore del secondo premio: Three thousand tigers dell’artista bolognese Irene Fenara. Partendo da 3.000 immagini fotografiche di tigri (corrispondente al numero attuale degli esemplari presenti in natura), un algoritmo generativo replica la tradizionale tecnica di trama e ordito per realizzare, con l’ausilio di artigiani indiani, un arazzo in tessuto.
L’installazione, terza classificata, (Non-)Human: The mooving bedsheet, di Yuguang Zhang – media artist e ricercatore alla New York University – si interroga sulla relazione che ci lega agli oggetti di uso quotidiano e al confine sempre più sfocato tra umano e non umano.
Gli altri artisti selezionati dalla giuria sono: il collettivo Umanesimo Artificiale, con ABCD1; l’artista svizzera Johanna Bruckner, con l’installazione video Molecular sex; Elizabeth Christoforetti e Romy El Sayah, ricercatrici alla Graduate School of Design di Harvard, con Body as building; Egor Kraft, con Chinese ink; Mariagrazia Pontorno, con Super Hu.Fo* Voynich. Ancora, il collettivo di artisti visivi e ricercatori nell’ambito delle neuroscienze Numero Cromatic presenta Epitaphs for the human artist, in collaborazione con l’Università di Verona; e Carola Bonfili il video in CGI The flute- singing.
PREMIO ROMAEUROPA
Il progetto di Francesco Luzzana, vincitore del premio speciale Romaeuropa Digitalive, verrà presentato in autunno, nell’ambito del Romaeuropa Festival 2021. Co-prodotta dalla Triennale di Milano, Object oriented choreography è un’installazione/performance in realtà virtuale che, attraverso un dispositivo collaborativo, fa connettere il pubblico con l’Intelligenza Artificiale e la performer, dando vita a una coreografia in divenire.
M.F.C.S.
Fonte: GDG Press, 19 aprile 2021
Immagine di apertura: Johanna Bruckner, Molecular Sex
RE:HUMANISM – RE:DEFINE THE BOUNDARIES
5 – 30 maggio 2021 (compatibilmente con le norme anti covid)
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni, 4 A
00196 Roma
Museo Nazionale delle arti del XXI secolo (maxxi.art)
www.re-humanism.com