Lo spazio comunale, tradizionalmente riservato a cartelloni pubblicitari, diventa opera d’artista e accompagna le persone per tutto l’anno, entrando a far parte delle loro giornate e sottolineando la funzione “quotidiana” dell’opera all’interno di un contesto e di una comunità urbana. Inevitabile il riferimento alla pandemia, nella risposta che otto artiste hanno dato alla call lanciata da Flashback, tutta l’arte è contemporanea per Flashback è Opera Viva, finalizzata alla realizzazione di un Manifesto di grandi dimensioni che, con cadenza mensile a partire dal 5 maggio 2021, verrà allestito in piazza Bottesini, cuore del quartiere “Barriera di Milano” a Torino.
In questa settima edizione di “Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto”, gli otto lavori vincitori della call sono tutti realizzati da artiste, che riflettono sulla natura e sull’ambiente, sulla centralità delle relazioni, sulla conquista di una nuova consapevolezza.
IL PROGETTO
Nel 2014, Barriera di Milano, storico borgo torinese a vocazione operaia, sorto nei primi decenni del ‘900 a ridosso della cinta daziaria, divenuto in pochi anni uno dei più estesi, popolosi e multietnici della città di Torino, viene raggiunto dal progetto Flashback è Opera Viva, con il quale l’artista Alessandro Bulgini dichiara la fiera Flashback e tutte le sue diramazioni in città come “Opera viva”. Quest’area è l’unica che possa vantare la figura dell’Artista di quartiere, Bulgini appunto, che sviluppa da diversi anni progetti in cui l’arte esce dagli spazi istituzionali per scendere in strada e integrarsi con la dimensione dell’esistenza quotidiana. Da allora sono stati 34 gli artisti nazionali e internazionali coinvolti in questo grande progetto di committenza artistica outdoor.
LE VINCITRICI E IL PRIMO MANIFESTO
Le artiste vincitrici della settima edizione 2021 sono: Ilaria Abbiento, Emanuela Barilozzi Caruso, Federica Belli, Maria Paola Infuso, Erika Nevia Cervo, Federica Peyrolo, Lucrezia Testa Iannilli, Tatiana Villani.
Si parte a maggio con Emanuela Barilozzi Caruso e il manifesto Senzazioni, 2021. La fotografia (che potrebbe ricordare il mondo di Spoerri) rappresenta quanto resta di una performance in era Covid: 1 tavola mai sparecchiata per 11 giorni, 3 colazioni, 4 pranzi, 7 cene, 25 ospiti, 2 alla volta *
* dal D.P.C.M. del 02.03.2021“nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi”.
Senzazioni è un’opera collettiva fatta di idee, risate, silenzi, imbarazzi, incontri e separazioni. In totale sicurezza, siamo stati insieme e abbiamo lasciato piatti, posate, bicchieri, disegni, appunti, resti di cibo come una traccia spontanea per chi sarebbe venuto dopo. È stata un’occasione preziosa, intima, per vedere l’altro e riconoscerlo profondamente. Senzazioni è una foto di gruppo – nel tempo e nello spazio – che racconta una certezza: alla base della vita e dell’arte ci sono i rapporti umani, capaci di far ammalare ma anche in grado farci guarire.
Precedenti tappe di Flashback – Opera Viva, vedi note DeArtes qui e qui; anno 2021 vedi qui e qui e qui
M.F.C.S.
Fonte: Studio Esseci, 19 aprile 2021