Dopo tanti mesi di attività svolta a sala vuota, finalmente il Maggio Musicale Fiorentino apre le porte al suo pubblico per l’inaugurazione della 83a edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino con un raffinato concerto sinfonico corale diretto dal maestro Daniele Gatti, sul podio di Coro e Orchestra del Maggio. Il programma, lunedì 26 aprile 2021 alle ore 20, è interamente dedicato a Igor Stravinskij, nel 50° anniversario dalla sua scomparsa.
«È un momento molto felice, ma anche un momento programmato perché avevamo pensato all’aperura del Festival proprio il 26 aprile con questo concerto e il 27 con l’opera Adriana Lecouvreur. Sembra quasi – chiosa il Sovrintendente Alexander Pereira – che la programmazione l’abbia fatta il primo ministro Draghi: la sua riapertura coincide esattamente con quella del Maggio Musicale Fiorentino e io gli sono molto grato di questa “regia fantastica”».
Il maestro Daniele Gatti torna al Maggio dopo l’appuntamento sinfonico di Pasqua, che è ancora possibile vedere in streaming sul sito, dove si sono già registrate più di 14.000 visualizzazioni. Il concerto inaugurale presenta due rare sinfonie che il compositore russo Igor Stravinskij scrisse per i cinquantenari dalla fondazione di due grandi orchestre americane, la Boston Symphony Orchestra e la Chicago Symphony Orchestra: rispettivamente la Symphonie de Psaumes e la Sinfonia in do.
Il giorno successivo, martedì 27 aprile ore 19, il Festival del Maggio inaugurerà anche la programmazione lirica con Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea.
Sia il concerto che l’opera inaugurali saranno registrati e, successivamente, trasmessi in streaming sulla piattaforma ItsArt. Entrambi gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta radiofonica da Rai Radio 3.
ADRIANA LECOUVREUR
Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea fu quasi interamente composta prima in un appartamento in via Giuseppe Garibaldi a Firenze, poi in una villa a Fiesole, tra il 1900 e il 1902 (anno in cui debuttò a Milano diretta da un giovane Tullio Serafin). L’opera dalla nascita toscana è il primo titolo operistico nel cartellone dell’83ª edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, il 27 aprile 2021, dopo l’appuntamento sinfonico inaugurale con il concerto diretto da Daniele Gatti del 26 aprile. Per Adriana, Daniel Harding dirige il Coro e l’Orchestra del Maggio Musicale e, alla regia, il debutto fiorentino di Frederic Wake-Walker. Sul palco, un grande cast capeggiato da María José Siri nel ruolo del titolo, Martin Muehle è il Conte di Sassonia, Ksenia Dudnikova la Principessa di Bouillon, nei panni di Michonnet, Nicola Alaimo. Inoltre Paolo Antognetti e Alessandro Spina sono l’Abate di Chazeuileil Principe di Bouillon. Assieme a loro, alcuni artisti del Maggio.
L’OPERA
Una vicenda vissuta in epoca illuministica da Adriana, una grande tragicienne della Comédie Française (celebrata da Voltaire), all’interno di una variante del classico triangolo amoroso. Per Cilea ci sono tutti gli elementi di sicura efficacia drammatica da poter sviluppare in musica: intensi colpi di scena, scontri notturni tra rivali in amore, omaggi al Grand opéra, l’ambientazione nel Settecento galante (dipinto con grazia e levità secondo il modello francese), un intrigo noir e l’espediente del teatro nel teatro che consente alla protagonista di passare dalla finzione di una commedia recitata alla passione della vita reale.
LE PAROLE DEL DIRETTORE DANIEL HARDING
… Adriana è un’opera squisitamente teatrale, commovente e drammatica, incredibilmente onesta e semplice. Semplice, nel senso che non è assolutamente pretenziosa nella scrittura. Cilea non richiede mai qualcosa che sia più complicato di quello che è necessario; c’è un uso della musica, dove le tante idee e i tanti elementi narrativi ritornano in prospettive differenti, punti di vista che creano comunque una coerenza musicale….
LE PAROLE DEL REGISTA FREDERIC WAKE-WALKER
… in questa produzione c’è tutto il teatro a cui si può pensare: la commedia, la tragedia, la commedia dell’arte, il balletto classico, il cabaret, il simbolismo e molto altro. In breve: proprio perché il teatro non lo abbiamo avuto per molto tempo, abbiamo inserito una vera e propria esplosione teatrale in questa produzione…. Penso che l’opera parli dei nostri tempi attuali in cui dobbiamo essere tutti più flessibili e reagire a ciò che ci sta capitando. Ci mancano tante cose, ma c’è anche un aspetto positivo: dobbiamo ricollegarci con una sorta di spontaneità da inserire nelle nostre abitudini.
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Maggio, 19 aprile 2021
Contributi fotografici: Adriana Lecouvreur- Prove
© Michele Monasta-Teatro del Maggio