Una mostra organizzata come gli anelli del tronco di un albero.Cambio, dal latino medievale cambium, significa “cambiamento, scambio”, ed è il titolo dell’esposizione multidisciplinare del duo di designer italiani, residenti ad Amsterdam, Studio Formafantasma (Andrea Trimarchi, 1983 e Simone Farresin, 1980). Il qualeporta al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato un progetto espositivo nato da una ricerca sulla governance dell’industria del legno, nata nel XIX secolo dall’esplorazione, a scopo scientifico e commerciale, dei territori coloniali e delle loro biodiversità, diventando in breve tempo una delle attività produttive di maggior impatto, sia in termini economici che ecologici.

Similmente alla crescita ad anelli di un tronco, gli spazi centrali della mostra presentano dati e ricerche sotto forma di interviste, materiali di approfondimento e due filmati realizzati da Formafantasma; mentre gli spazi perimetrali offrono alcuni casi studio che forniscono informazioni su come il legno viene acquistato e utilizzato nel mondo. Le indagini sono sviluppate in collaborazione con esperti di scienza, ingegneria, politiche ambientalie filosofia.

©Margherita Villani, Formafantasma, Cambio, Vallombrosa

Cambio, dal 15 maggio al 24 ottobre 2021, offre una riflessione sul ruolo degli alberi intesi come fonti di informazione, sensori dei cambiamenti climatici globali, ma anche come soluzione a questi cambiamenti, per la loro capacità di assorbire anidride carbonica. Si passa poi a una comprensione metafisica degli alberi come organismi viventi, che costituiscono per l’umanità un avvertimento contro lo sfruttamento dei territori e le monocolture. 

La mostra, originariamente iniziata e organizzata dalla Serpentine Gallery, è stata curata a Londra da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin, e con Cristiana Perrella al Centro Pecci. Nella presente occasione, Nero Editions pubblica una nuova edizione in italiano del volume precedentemente edito da Koenig Books. La mostra e il volume sono realizzati con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.

LA DIGITALIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO VIDEO E LA WEB TV
Iniziata nel 2018 in occasione della mostra realizzata per il trentennale dell’istituzione, la completa digitalizzazione dell’archivio video, seguendo il programma della Direttrice Cristiana Perrella, è in dirittura d’arrivo.

Oggi l’archivio, confluito nella Web Tv creata dal museo nel 2016, consente l’accesso per tutti a interviste, backstage, immagini di mostre, concerti, incontri realizzati in oltre 30 anni di attività. Si sono aggiunte di recente le voci di Paolo Canevari, Loris Cecchini, Enzo Cucchi, Emilio Isgrò, Ettore Sottsass, che raccontano la vibrante realtà della prima istituzione dedicata in Italia al dialogo tra tutte le arti contemporanee.

Dall’intervista a un giovane Julian Schnabel del 1989, al racconto di Germano Celant di una mostra da lui curata nel 1993-1994; dal film documentario su Gerhard Richter del 2000, al video della mostra Ufo Story del 2012; dal simposio del 1998, all’intervista dell’artista italo-greco Jannis Kounellis. E poi ancora si trovano il laboratorio tenuto da Bruno Munari nel 1992, il documentario sul maestro dell’Arte Povera Gilberto Zorio del 1992, la personale del fotografo giapponese Nobuyoshi Araki.

Un progetto che si è intensificato durante il primo lockdown grazie alla creazione di Centro Pecci Extra – palinsesto on line  di approfondimenti dedicati a mostre, video d’artista, materiali d’archivio, contributi di scrittori, artisti e critici.

Oggi che l’attenzione alla produzione di contenuti digitali assume un ruolo sempre più importante per alimentare il pensiero critico e il confronto con la scena culturale globale, il Centro Pecci ha avviato una convenzione con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, per condividere alcuni dei contenuti della Web Tv del museo, con sottotitoli in russo.

WEBINAIR
In occasione dell’acquisizione dell’imponente archivio di Lara-Vinca Masini, che conta circa 200 mila oggetti tra libri, documenti e opere, e che andrà ad arricchire il CID/Arti visive, il 28 aprile202, ore 10.00-13.00 / 15.00-17.00, il CID/Arti Visive del Centro Pecci e l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo) presentano un webinar pubblico dal titolo Archivi e centri di documentazione d’arte contemporanea. Pratiche e progetti a confronto tra musei e istituzioni in Italia. Partecipano i referenti di alcuni tra i principali musei e istituzioni d’arte contemporanea in Italia.

L’iniziativa è collegata a una ricerca biennale coordinata dall’Ateneo fiorentino dedicata al tema Arte contemporanea in Toscana, il futuro dell’arte nella storia (Act-Fast). Scopo del progetto di ricercaè quello di tracciare una mappa e definire l’identità della storia dell’arte contemporanea in Toscana dal 1980 al 2000.

M.F.C.S.
Fonte: Facco P&C, 16, 19, 22 aprile 2021
Immagine di apertura:
©Margherita Villani, Formafantasma, Cambio, Vallombrosa

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