Sette decenni di teatro, 534 spettacoli prodotti, migliaia di spettacoli ospitati e un bagaglio umano immenso e prezioso, costituito dalle centinaia e centinaia di persone che hanno lavorato sopra e dietro il palco e da intere generazioni di spettatori. Il Teatro di Genova festeggia il settantesimo anniversario dalla fondazione avvenuta nel 1951, quattro anni dopo il Piccolo di Milano, insieme al quale ha dato vita al Teatro Pubblico in Italia.
«È una data importante perché 70 anni fa la nascita di questo teatro ha dato il via a un processo che ha portato alla creazione di altri Teatri Stabili sul territorio nazionale, Teatri che sono stati luogo di riflessione e di crescita di tutta la società italiana, favorendo la partecipazione delle persone alle attività culturali» commenta il Direttore Davide Livermore. «Festeggiamo questo prestigioso traguardo con un progetto speciale che … porterà il mondo a Genova e Genova nel mondo».
Nell’ultimo anno segnato dalla pandemia, il Teatro Nazionale di Genova ha aperto un sipario virtuale attraverso il sito e i canali social, forte di una community di follower in costante crescita. Incontri e dialoghi in diretta facebook, spettacoli in streaming, Inside delle prove, Teatro in classe via zoom, video racconti, virtual tour dai teatri. Ancora, la mostra performativa “Edipo: io contagio” a Palazzo Ducale, che sarà riallestita dal 7 al 28 maggio nella Sala del Munizioniere (vedi approfondimento DeArtes qui). E poi i podcast di Cento giorni con Dante in collaborazione con Rai Radio 3 (vedi approfondimento DeArtes qui), le live performance di Happy Theatre Hour in streaming e i radiodrammi di Onde Teatrali (vedi approfondimento DeArtes qui).
RIPRENDONO LE ATTIVITÀ DAL VIVO
La ripresa degli spettacoli dal vivo ha inizio da Grounded con la regia dello stesso Livermore e Solaris con la regia di Andrea De Rosa, in scena dal 30 aprile 2021, e l’avvio del progetto Genova e il suo teatro: nuove produzioni, manifestazioni site-specific, workshop, incontri, mostre per celebrare i 70 anni. L’articolata serie di iniziative si estenderà sino alla fine del 2021.
LO SPETTACOLO NEL CENTRO STORICO
Il primo grande evento del progetto per il settantennale sarà la messa in scena di un’opera che ha Genova per protagonista, La congiura del Fiesco di Friedrich Schiller, allestita dal 17 giugno al 4 luglio 2021 nella straordinaria versione site specific in uno dei luoghi simbolo del centro storico di Genova, con la regia di Carlo Sciaccaluga e le scene e i costumi di Anna Varaldo.
Genova è l’unica grande città d’Europa, insieme a Venezia, a essere rimasta indipendente dal Medioevo fino alla fine del Settecento, resistendo a re e imperatori. Il dramma di Schiller del 1783, un’opera pressoché inedita per l’Italia, ha al suo centro la congiura di Gianluigi Fieschi contro Andrea Doria avvenuta nel 1547. Quei personaggi riprenderanno vita nelle piazze in cui i fatti ebbero luogo, quasi mezzo millennio fa.
FOCUS G8
Tra gli avvenimenti che in tempi più recenti hanno segnato in modo indelebile la città di Genova c’è il drammatico G8 del 2001. A venti anni di distanza, il Teatro Nazionale di Genova propone un Focus G8 della Cultura per riflettere sui grandi temi della convivenza civile, delle relazioni internazionali e della politica culturale come fondamento della vita sociale.
Otto drammaturghi tra i più interessanti della scena mondiale, provenienti dai Paesi che presero parte al G8 genovese, sono stati invitati a raccontare, attraverso gli strumenti del Teatro, il presente e il futuro del nostro pianeta. I testi su cui sono al lavoro Roland Schimmelpfennig (in rappresentanza della Germania), Fausto Paravidino (Italia), Fabrice Murgia (Unione Europea), Joris Lacoste (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone) e Wendy MacLeod (USA) inaugureranno la stagione 2021/22.
Negli stessi giorni il Teatro Nazionale di Genova promuoverà anche un convegno internazionale che intende porsi come un simbolico G8 del Teatro e della cultura, cheindividui nuovi scenari e politiche teatrali per l’immediato futuro.
La distanza dal G8 ad oggi, corrisponde a una generazione intera, quella dei ragazzi che nel 2001 non erano ancora nati. A loro è dedicato Quel che resta del fuoco, percorso laboratoriale curato da Giorgio Scaramuzzino ed Elena Dragonetti. Attraverso il confronto tra due generazioni e un’indagine sui concetti di sogno e utopia, in autunno nascerà uno spettacolo in cui 15 studenti saliranno sul palco insieme ad attori professionisti.
Farà parte del focus sul G8 anche un’installazione d’arte e memoria ideata per l’occasione da Davide Livermore, e il workshop rivolto ad attori e drammaturghi, intitolato …Un altro mondo è possibile? condotto da Giorgio Gallione, che avrà inizio a settembre e avrà un momento pubblico in ottobre, incentrato su temi quali l’economia sostenibile, il nuovo umanesimo, l’ambiente, il presente e il futuro del nostro pianeta.
GLI INCONTRI
L’attenzione ritorna al periodo complessivo che va dal 1951 al 1921 con Testimoni del tempo, rassegna curata dal Presidente del Teatro Nazionale di Genova Alessandro Giglio, che dialogherà con alcune personalità di spicco della carta stampata e del panorama televisivo. Sette incontri per parlare degli avvenimenti che hanno segnato la storia e la società, sul filo del ricordo e della testimonianza.
LA MOSTRA
Quando venne fondato nel 1951, il Teatro di Genova si era già nutrito di alcune fertili sperimentazioni della seconda metà degli anni Quaranta ed è quindi naturale portare avanti il dialogo con i nuovi linguaggi dell’Avanguardia storica. Su questo particolare aspetto si concentra la mostra “Alla scoperta del nuovo: 70 anni di ricerca teatrale”, che sarà realizzata a novembre attingendo ai materiali dell’Archivio del Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore: dalle esperienze di Aldo Trionfo alla Borsa di Arlecchino, dalla presenza a Genova di protagonisti della ricerca teatrale come Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Leo De Berardinis, il Living Theatre, al primo storico tentativo di collaborazione tra una istituzione teatrale e la scena indipendente con lo spettacolo Zip, Lap, Lip, Vap, Mam, Crep, Scap, Plip, Trip, Scrap e la grande Mam alle prese con la società contemporanea, su testo di Giuliano Scabia e regia di Carlo Quartucci.
LA FACTORY
Alcuni progetti sono destinati a durare nel tempo, come la creazione di una Factory del Teatro che, a partire da settembre, trasformerà la Sala Mercato in un hub creativo, aperto alle nuove proposte della città e della regione, alla contaminazione di generi e stili, ai nuovi linguaggi, alla creazione contemporanea.
PREMIO IVO CHIESA
A dicembre avrà luogo la seconda edizione del Premio Ivo Chiesa, dedicato allo storico direttore che ha portato Genova a diventare un punto di riferimento per tutto il teatro italiano.
LA SCUOLA DI RECITAZIONE
Novità in vista anche per il formidabile serbatoio di energie e talento che è la Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”. La preziosa eredità di Marco Sciaccaluga sarà raccolta da una nuova Direzione Didattica.
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 24 aprile 2021
Immagine di apertura: Grounded, ph Federico Pitto