Si è accorciato il percorso di avvicinamento a Expo 2020 Dubai. Negli Emirati Arabi Uniti è stato infatti presentato il Padiglione Italia, completato nella parte esterna. La cerimonia pre-inaugurale del 27 aprile 2021 si è svolta alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio.
A cinque mesi dal taglio del nastro della prima Esposizione Universale nel mondo arabo, fissata (pandemia permettendo) dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022, sono stati svelati i tre scafi rovesciati rosso bianco e verde che coprono il Padiglione Italia, formando il più grande tricolore finora realizzato nella storia del nostro Paese (n.d.r. secondo solo, in dimensioni, a quello immaterico che le Frecce Tricolori sono solite dispiegare nei cieli italiani).
Presso il cantiere è stata svelata la tecnologica riproduzione a dimensioni reali del David di Michelangelo (vedi approfondimento DeArtes qui). Durante i sei mesi di Expo, la narrazione delle bellezze italiane sarà affidata al regista Premio Oscar Gabriele Salvatores.
IL GEMELLO DEL DAVID AL TEATRO DELLA MEMORIA
LE PAROLE DEL SINDACO DI FIRENZE
Il David di Michelangelo è un’opera incomparabile che non solo ci inebria con la sua perfezione ma anche ci ammonisce come simbolo, un’energia che nasce dalla bellezza e spinge al bene. Una bellezza che unisce le persone, come recita il motto di Expo, e non divide le nazioni. Sono certo che la sua immagine iconica contribuirà alla rinascita non solo dell’Italia ma del mondo dopo la pandemia. Queste, le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, a Dubai per Expo 2020.
Il sindaco è giunto nella città araba accompagnato dall’assessore alla cultura e relazioni internazionali Tommaso Sacchi. La giornata del 27 aprile 2021 è iniziata con una breve cerimonia nel Padiglione Terra di Expo. Erano presenti tra gli altri il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il Commissario per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai Paolo Glisenti, i progettisti del Padiglione Carlo Ratti e Italo Rota e il suo direttore artistico Davide Rampello. Infine, non ultimi, Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze e Grazia Tucci dell’Università degli Studi di Firenze che ha guidato il progetto di riproduzione del capolavoro michelangiolesco.
Il David di Michelangelo – ha detto il sindaco Nardella – è un’opera che ha superato tutte le altre, come ebbe a scrivere Vasari: il segreto è la luce interiore, il segreto dell’anima, una bellezza spirituale che riveste il corpo atletico e che trascende l’umano… Egli volle eliminare da quella statua tutti i simboli della violenza e della lotta. Michelangelo non amava i conflitti, non sopportava la guerra, la lotta fratricida tra le genti. Pensava solo in termini di bellezza e di divina perfezione. Nell’uomo e nella donna vedeva il riflesso di una bellezza superiore, ispirata dall’Altissimo. Un’umanità che superasse le forze negative, gli istinti, e che si facesse strumento del bene.
Per Michelangelo lo scopo dell’arte era quello di elevare i pensieri e le azioni verso la perfezione morale e spirituale…. Ecco perché ammiriamo ancora oggi questo giovane così fiero e così pieno di grazia atletica. Perché in lui riconosciamo, come in uno specchio, la parte migliore di noi, la natura superiore dell’umanità. Quella che è a servizio del bello e del bene, che agisce a servizio della dignità dell’uomo e delle donne di tutto il mondo.
LE PAROLE DEL DIRETTORE DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE
Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, si è confrontata con Reem Al Hashimy, Ministro per la Cooperazione Internazionale degli Emirati Arabi Uniti e Direttore Generale di Expo 2020, Ida Zilio-Grandi, direttrice del primo istituto italiano di cultura negli Emirati Arabi ad Abu Dhabi, e Manuel Rabaté, direttore del Louvre Abu Dhabi. Nell’ottica di una rinascita di un turismo culturale dell’Italia, si è parlato di collaborazioni e progetti futuri che possano coinvolgere le istituzioni di questi due Paesi.
La cultura è la base per l’intesa tra Paesi nel rispetto delle nostre diversità – ha detto Hollberg. È molto importante sostenere e sviluppare progetti condivisi e grazie a questo evento si sono create le condizioni per iniziare delle collaborazioni proficue con il nostro museo, la Galleria dell’Accademia di Firenze. Intenzioni che sono state ribadite dal Ministro Reem Al Hashimy, un segno di amicizia e di universalità, in un’epoca come quella che stiamo vivendo in cui il mondo ha un forte bisogno di guarire.
LA COPIA DEL DAVID
Dopo le fasi di digitalizzazione della statua originale presso la Galleria dell’Accademia, dell’elaborazione dei dati, della riproduzione fisica in scala 1 a 1 grazie ad alcune delle migliori stampanti 3D disponibili in Italia, della finitura con l’apposizione di polvere di marmo sulla struttura di resina da parte di un team guidato dal restauratore Nicola Salvioli, il Gemello del David ha lasciato Firenze il 14 aprile per poi volare da Milano Malpensa nella notte tra il 19 e 20 aprile. Nei giorni successivi è stato collocato nel Padiglione Italia divenendo il fulcro del cosiddetto Teatro della Memoria. Parte della copia della scultura michelangiolesca è stata ottenuta riciclando le bottiglie recuperate dall’ambiente, contribuendo così a trasformare il rifiuto in risorsa, secondo i migliori principi dell’economia circolare. (Digitalizzazione del David: vedi approfondimento DeArtes qui).
LA NARRAZIONE DI GABRIELE SALVATORES
Sarà il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a narrare le bellezze e le caratteristiche che rendono unico il territorio italiano. Il titolo del progetto, “La Bellezza unisce le Persone”, declina la richiesta dell’Esposizione Universale “Connettere le menti, creare il futuro”. Grazie a Indiana Production, Salvatores effettuerà in molte Regioni italiane riprese cinematografiche di grande impatto visivo, che verranno mostrate per tutto il semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia. Le immagini si soffermeranno sul paesaggio e sull’architettura, sul cinema, sul teatro e sulle imprese, sulla tecnologia e sulla sostenibilità italiane.
I percorsi narrativi formeranno un “Giardino delle storie”. Il Belvedere prevederà proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi mentre il film sul ‘Saper Fare’, proiettato su un maxi schermo di 100 metri quadrati, si soffermerà sulle competenze artigiane, sull’agroalimentare, sul design e sulle tecnologie più avanzate. Inoltre le mostre temporanee ‘Short Stories’ approfondiranno i temi della cultura e dell’arte italiane.
EXPO DUBAI 2020
È la prima Esposizione Universale che si svolge in un Paese arabo – nell’area ME.NA.SA. Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale – e si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022. Saranno 200 i Paesi partecipanti che presenteranno al mondo le loro idee e i loro modelli nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali. I temi affrontati ruoteranno attorno a tre fulcri: Opportunità, per sviluppare le potenzialità dei singoli e delle comunità, Mobilità, sui sistemi innovativi di trasporto logistica e comunicazione, Sostenibilità, sull’accessibilità e resilienza delle risorse ambientali, energetiche e idriche.
M.F.
Fonti: Area Comunicazione Commissariato Generale Italia per Expo Dubai 2020, sito, Ufficio Stampa Comune di Firenze (edl), Ufficio Stampa Galleria dell’Accademia Davis & Co
Contributi fotografici attinti al sito: © Massimo Sestini per Italy Expo 2020 oppure forniti dagli Uffici Stampa
Immagine di apertura: Rendering esterno
Il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai (italyexpo2020.it)
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