Un progetto che affronta temi di stringente attualità, cari al centro d’arte contemporanea che dal 2008 si occupa della relazione tra cultura e sostenibilità, come l’ecologia politica, la lotta per la decolonizzazione della conoscenza e delle memorie collettive, la crescita sostenibile del mondo, lo sviluppo di nuove fonti di energia, i progetti di riforestazione e tutela dell’ambiente.

L’avanzare della crisi ambientale, che neppure il lockdown è riuscito a rallentare, richiede anche alla cultura di scendere in campo e agire per un cambiamento concreto. Ed è in linea con queste urgenze che il PAV Parco Arte Vivente presenta “Sustaining assembly. Pratiche artistiche per una transizione ecologica dal basso”, una mostra che non solo denuncia la crisi attuale, ma propone delle possibili soluzioni.

Fernando Garcia – Dory, INLAND, immagini di repertorio. Courtesy l’artista

Il progetto, a cura di Piero Gilardi e Marco Scotini, rivela già nel suo titolo, con la parola assembly, il riferimento all’unione di tutti quegli attori che collaborano con l’obiettivo di raggiungere l’ecosostenibilità planetaria, rendendo visibile l’integrazione e l’interazione, già esistenti, tra diverse pratiche sostenibili come la ricerca e lo sviluppo di fonti di energia non fossili, pratiche di economia circolare, la diffusione della bioagricoltura, la rigenerazione degli spazi urbani.

Sustaining Assembly, attraverso il lavoro di artisti che sono stati capaci di attivare progetti in tutto il pianeta, offre al pubblico una carrellata di soluzioni alla crisi attuale, come il progetto collettivo Inland presentato da Fernando Garcia-Dory, o Free home University di Alessandra Pomarico.

Raphaël Grisey and Bouba Touré,
Xaraasi Xanne – Crossing Voices (Work in
Progress), 2020. Courtesy gli artisti e Archive Kabinett

Zheng Bo, Mao Chenyu raccontano esperienze della comunità asiatica, mentre le questioni ecologiche australiane e i diritti indigeni sono al centro del lavoro di Karrabing Film Collective. L’australiana Yasmin Smith propone un progetto dedicato alla Terra dei Fuochi, Michele Guido e la storica artista Maria Thereza Alves riflettono su alcune pratiche sostenibili. Il duo composto da Bouba Toure e Raphaël Grisey presenta una ricerca sull’esperienza africana di Somankidi Coura.

Nel corso della mostra verrà presentata un’inedita azione performativa di Piero Gilardi.Sempre nell’ambito della mostra, le AEF Attività Educative e Formative del PAV propongono al pubblico Semi per il cambiamento. In relazione alla ricerca dell’artista Maria Thereza Alves, nella quale emerge il tema della missione biologica delle piante in relazione alle migrazioni spontanee e forzate, il laboratorio è un incontro che affronta il tema della rappresentazione della natura nell’arte e di come, attraverso il tempo, si sia modificato il concetto di ambiente naturale e sociale, metafora dell’abitare, del muoversi e del costruire uno spazio libero e generativo. 

M.C.S.
Fonte: Facco P&C, 30 aprile 2021
Immagine di apertura:
Raphaël Grisey, Kàddu Yaraax e Bouba Touré
Still daTraana-temporary Migrant,2017. Courtesy gli artisti

SUSTAINING ASSEMBLY
Pratiche artistiche per una transizione ecologica dal basso
7 maggio – 24 ottobre 2021

PAV – Parco Arte Vivente
Centro sperimentale d’arte contemporanea
via Giordano Bruno 31, 10134 Torino
+39 011 3182235
www.parcoartevivente.it