Con 14 nuove sale per i maestri della pittura del Cinquecento fiorentino, romano ed emiliano e nuovi spazi di biglietteria, accoglienza e bookshop, riaprono a Firenze le Gallerie degli Uffizi, con la mostra di scultura romana “Imperatrici, matrone, liberte” prorogata fino al 13 giugno (mostra e virtual tour vedi approfondimento DeArtes qui). Hanno già riaperto anche Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.
RIEMERGONO AFFRESCHI PERDUTI DEL SEI – SETTECENTO
Un affresco sovrapporta che raffigura il granduca Cosimo II da giovane e in un’altra sala pitture del Settecento sulle pareti e sulla volta del soffitto. Una sorpresa alle Gallerie degli Uffizi, durante i lavori di recupero e restauro degli spazi nell’ala di Ponente del museo, la più vicina al Ponte Vecchio.
In una sala sono infatti riaffiorati due interessanti affreschi del Seicento, in uno dei quali è ritratto il Granduca Ferdinando I in un clipeo; l’altro – più integro e senza dubbio più importante – raffigura il giovane Cosimo II de’ Medici a figura intera e a grandezza naturale, con le allegorie di Firenze e Siena, da attribuire all’ambito del pittore Bernardino Poccetti (1548-1612).
In una sala vicina sono state riportate alla luce tutte le decorazioni eseguite nel Settecento, probabilmente durante il regno di Pietro Leopoldo di Lorena. Si tratta di motivi vegetali che ornano le pareti e il soffitto, al centro del quale è affrescata una panoplia con fasci littori. Questi spazi, che si trovano al pianterreno della Galleria, faranno parte dell’ingresso al museo e saranno visibili al pubblico.
2000 MQ DI SPAZI EXTRA
Complessivamente sono state restaurati quasi 2000 metri quadrati finora inaccessibili, per un totale di 8 sale dell’ala di Ponente (409 mq) e 14 sale al piano terra dell’ala di Levante (699 mq) oltre ad altre 21 nel piano interrato (684 mq), nell’ambito dei lavori per la realizzazione dei Nuovi Uffizi. Nei sotterranei dell’ala di Levante, sono state restaurate anche le antiche scuderie medicee.
I nuovi spazi disponibili comportano il riassetto delle modalità di accesso al complesso vasariano (biglietto nell’Ala di Ponente e accesso dall’Ala di Levante) e nuovi punti di accoglienza. A breve, quando saranno risistemate le sale a pianterreno dell’ala di Levante, nelle sale a pianterreno verrà esposta la statuaria classica, con opere dai depositi e altre recentemente acquistate, spiega il Direttore Eike Schmidt.
RICERCHE ARCHEOLOGICHE
Il cantiere è stato anche l’occasione per approfondire le ricerche archeologiche in quest’area, aggiunge il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Andrea Pessina. Le indagini stratigrafiche che hanno preceduto i lavori di consolidamento e restauro hanno permesso di avviare uno studio storico-topografico di questa porzione di Firenze, con riferimento ai ricchissimi depositi di ceramiche, vetri, metalli, ossa animali recuperati, oltre a numerose sepolture, i resti delle fondazioni di numerosi edifici, dotati di cantine dove si conservavano merci e derrate alimentari, con scale, pozzi e smaltitoi, oggi visibili negli scantinati, restaurati, adibiti da epoca medicea a scuderie per gli animali in dotazione a ciascuna Magistratura.
M.F.C.S.
Fonte: Gallerie Uffizi, 22, 23 aprile 2021