«Ancora un passo avanti verso la ricostruzione dell’arena, un progetto ambizioso che aiuterà la conservazione e la tutela delle strutture archeologiche recuperando l’immagine originale del Colosseo e restituendogli anche la sua natura di complessa macchina scenica». Con queste parole il Ministro della Cultura Dario Franceschini commenta la nuova tappa del percorso che restituirà il Colosseo al suo aspetto originario e aprirà alla possibilità di utilizzarlo per eventi d’eccellenza.
Era il 2 novembre 2014 quando Franceschini rilanciò l’idea dell’archeologo Daniele Manacorda di restituire al Colosseo la sua arena. Il 1° settembre 2015 fu inserita tra i Grandi Progetti Beni Culturali con un finanziamento di 18,5 milioni di euro. Dal 2015 al 2020 si sono susseguite le indagini che hanno ora portato alla definizione delle modalità di intervento.
Il bando promosso da Invitalia è stato vinto da un gruppo di lavoro composto da Milan Ingegneria e altri partner. La struttura, altamente tecnologica, sarà leggera, reversibile e sostenibile, e assicurerà sicurezza e funzionalità. Inoltre, garantirà una migliore conservazione delle strutture ipogee.
Il piano sarà rivestito di un particolare legno di Accoya, il cui processo di lavorazione garantisce resistenza e durata nel tempo. La nuova pavimentazione proteggerà la zona sottostante dagli agenti atmosferici e consentirà anche il recupero dell’acqua piovana. Pannelli mobili permetteranno l’apertura, o la chiusura, della pavimentazione sopra le strutture ipogee, la cui temperatura e umidità sarà monitorata, mentre ogni trenta minuti ci sarà un completo ricambio dell’aria.
M.F.C.S.
Fonte: Sito Mic, 2 maggio 2021
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