Gli avvenimenti storici si intrecciano con la realtà quotidiana della nuova Capitale, con le trasformazioni urbanistiche della Terza Roma, con la cronaca e i mutamenti socio-culturali, in un arco temporale che va dalla Breccia di Porta Pia alla Prima Guerra Mondiale. Ideata in occasione delle celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale, apre al Museo di Roma a Palazzo Braschi la nuova mostra: “Roma. Nascita di una capitale 1870-1915”.

Nel racconto, visibile al pubblico dal 4 maggio al 26 settembre 2021, le circa 600 opere tra dipinti, sculture, disegni, grafica, fotografie e materiale documentario provenienti da raccolte pubbliche e private sono poste in dialogo con le suggestive immagini tratte dafilmati originali che descrivono Roma nel passaggio tra Otto e Novecento, fino al termine del primo conflitto mondiale. Presenza costante lungo il percorso sono le fotografie di straordinaria qualità realizzate dal conte Giuseppe Primoli tra il 1888 e il 1903, che al valore documentario uniscono un carattere di reportage ante-litteram.

Edoardo Gioia, L’Italia vittoriosa con la forza e l’intelligenza (particolare), 1911, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Apparati didattici, installazioni immersive, supporti multimediali e video, a volte accompagnati da citazioni di scrittori italiani e stranieri, illustrano i tanti aspetti legati a politica, arte, commercio, industrie nascenti, turismo, sport, vita sociale e mondana che costituirono l’impalcatura su cui costruire l’immagine di una città rivolta alla modernità. 

Al grande dipinto di Michele Cammarano con la Breccia di Porta Pia, che per la sua valenza simbolica apre il percorso espositivo, fanno da contrappunto alcuni fotogrammi del film “La presa di Roma” (1905) di Filoteo Alberini,documento storico presentato per la prima volta in quell’anno sulle mura di Porta Pia e in seguito riproposto in tutte le ricorrenze dell’evento.

Giuseppe Primoli, Bambini a piazza del Popolo, Roma, Fondazione Primoli

Ai ritratti in pittura e scultura dei protagonisti – Cavour, Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele – si alternano dipinti e documenti celebrativi del Plebiscito, di carattere ufficiale e popolare. Attraverso le rappresentazioni planimetriche del territorio urbano e della salubrità dell’aria, viene raccontato anche il drammatico rapporto della neo-capitale con il flagello della povertà e della malaria, testimoniato dal grande dipinto di Federico Zandomeneghi, I poveri sui gradini della chiesa di San Gregorio al Celio

Uno spazio è dedicato alla stretta relazione fra Roma e il Tevere. Il fiume, via di comunicazione e luogo di scambi commerciali e di svago, è vissuto dagli abitanti anche come costante pericolo legato alle frequentissime e distruttive piene.

Si ripercorrono le trasformazioni urbanistiche della Capitale attraverso modelli, progetti architettonici e bozzetti decorativi degli edifici più significativi costruiti in quegli anni, con una riccadocumentazione d’archivio sulle demolizioni, come l’apertura delle grandiarterie di Via Nazionale e Corso Vittorio Emanuele, e della realizzazione deimonumenti più rappresentativi dell’epopea risorgimentale, tra i qualiPalazzo del Parlamento, Palazzo di Giustizia, Vittoriano.

Giacomo Balla, La Guerra, 1916, Proprietà UniCredit © Giacomo Balla, by SIAE 2021

Assieme a frasi inerenti la distruzione/costruzione della città, di scrittori e intellettuali come Gabriele D’Annunzio, Ermanno Grimm, Émile Zola, viene mostrata la febbrile attività dei cantieri edili, che apriranno lo sguardo anche su nuove tematiche sociali e politiche, fino alla nascita del socialismo. Oggetto di focus specifici sono la nascita di nuovi quartieri e la trasformazione del Ghetto, con la realizzazione della nuova Sinagoga.

In una ideale passeggiata attraverso la città, sono proposti numerosi manifesti provenienti dall’importante Collezione Salce di Treviso e una mostra nella mostra, costituita da circa 70 immagini pressoché inedite, dedicata all’attività fotografica del conte Giuseppe Primoli.

Aleardo Terzi, Manifesto per l’Esposizione Internazionale Roma 1911, Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano

Dopo la promozione dell’immagine internazionale di Roma con la grande esposizione del cinquantenario dell’Unità d’Italia del 1911, la mostra si conclude temporalmente con lo scoppio della guerra che, con i suoi enormi stravolgimenti politici e sociali, segnerà uno spartiacque cruciale nella storia del Novecento. Alla proiezione di alcuni frammenti tratti dal film “Gloria” con immagini del conflitto e di fotografie di manifestazioni interventiste – accompagnate dalla lettura attoriale delle parole di Gabriele D’Annunzio a favore dell’entrata in guerra – è riservata una sala con un effetto “immersivo”. Concludono l’esposizione alcuni dipinti interventisti di Giacomo Balla.
Catalogo De Luca Editori D’Arte.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura, 4 maggio 2021
Immagine di apertura: Michele Cammarano, La presa di Porta Pia, 1870, collezione privata, Courtesy Galleria W. Apolloni, Roma

ROMA. NASCITA DI UNA CAPITALE 1870-1915
4 maggio – 26 settembre 2021

Museo di Roma – Palazzo Braschi (Sale espositive del I piano)
Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10 – 00186 Roma
Info: 060608

www.museodiroma.it
www.museiincomune.it
www.zetema.it