Un’occasione unica e irripetibile per ammirare un prezioso lacerto di affresco, dalla grande importanza sia artistica che di fede, prima del suo rientro definitivo nelle Sacre Grotte della Basilica vaticana. Dopo un lungo e complesso restauro, viene esposta in anteprima assoluta, nella Corte Medievale di Palazzo Madama, La Madonna delle Partorienti dipinta da Antoniazzo Romano nell’ultimo decennio del XV sec.

«Per la prima volta la Madonna delle Partorienti, venerata da oltre cinque secoli nella Basilica di San Pietro, lascia il Vaticano per essere presentata a Torino in una mostra che ne racconta la secolare storia e il restauro. Vi giunge – non per caso – nel mese mariano, per portare conforto in questo tempo di pandemia e speranza per giorni meno difficili e più sereni». I visitatori sono accolti con queste parole del Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Papale Basilica Vaticana. La mostra, presentata da Fondazione Torino Museicon il patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano e dell’Arcidiocesi di Torino, si tiene dal 14 maggio al 20 luglio 2021.

Fasi del restauro con la restauratrice Lorenza M. G. D’Alessandro © Fabbrica di San Pietro in Vaticano foto Mallio Falcioni

L’IMMAGINE SACRA
Una Madonna “piena di grazia” che sostiene teneramente il Bambino Gesù, accostandolo a sé. I due volti, dipinti con sapienza e perizia, hanno una straordinaria forza espressiva: l’amorevole sguardo della Madre Celeste, serenamente diretto verso i fedeli, invita alla preghiera in un raccolto e silenzioso dialogo; quello del Figlio sembra invece estendersi all’intera umanità in un simbolico abbraccio.

Grotte Vaticane, 13 novembre 2019, momentanea sostituzione del lacerto di affresco della Madonna delle Partorienti con una fedele copia pictografica per consentire le opere di restauro senza privare la cappella delle sacre grotte della sua pala d’altare © Fabbrica di San Pietro in Vaticano, foto Mallio Falcioni

L’AFFRESCO
Realizzato da Antoniazzo Romano (1435-1508) alla vigilia del Giubileo del 1500, si trovava in origine nel transetto meridionale della vecchia basilica, sopra l’altare della cappella Orsini. Durante i lavori per la costruzione del nuovo San Pietro, fu staccato dalla parete e nel 1574 fu collocato dietro un altare a ridosso del muro che divideva l’antica chiesa dal cantiere del nuovo San Pietro, dove continuò a essere oggetto di devozione popolare. Nel 1605, venne portato nelle Grotte Vaticane e nel 1616 trovò definitiva collocazione in una cappella appositamente ricavata sotto il pavimento della basilica.

L’immagine della Madonna delle Partorienti – o “degli Angeli” come veniva chiamata nel Cinquecento – venne allora ridotta di dimensione, perdendo l’originaria mandorla con variopinte figure di cherubini, che possiamo ammirare nell’inedita e attendibile proposta ricostruttiva presentata in mostra.
Catalogo Sagep Editori.

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei, 7 maggio 2021
Immagine di apertura: Madonna delle Partorienti dopo il recente restauro. Antoniazzo Romano, ultimo decennio del XV secolo
© Fabbrica di San Pietro in Vaticano, foto Mallio Falcioni

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello, 10122 Torino
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