È una dedica d’amore quella della XXXII edizione di Ravenna Festival, che trae ispirazione dal VII centenario della morte dell’Alighieri. “Dedicato a Dante” propone oltre 70 eventi: satelliti che ruotano attorno al sole centrale del Poeta e del suo capolavoro ma seguono anche altre eccentriche orbite. Dopo l’anteprima del 9 maggio con i Wiener (vedi notizia DeArtes qui) Riccardo Muti percorrerà con la sua Orchestra Cherubini Le vie dell’Amicizia fino a Erevan, per poi concludere le celebrazioni nazionali dantesche, in settembre, con un concerto solenne. Tra gli artisti ospiti al festival anche Alessandra Ferri, Beatrice Rana, Accademia Bizantina, Kavakos, Dutoit, Daniil Trifonov, Capossela, Elio, Neri Marcorè. Il Festival abita suggestivi spazi fra Ravenna, Cervia, Russi e Lugo – per lo più sotto le stelle – e conferma la scelta di prezzi accessibili e contenuti in streaming.
Il programma estivo, che durerà fino al 31 luglio 2021, inaugurerà il 2 giugno, nel giorno della Festa di una Repubblica che può e deve essere fondata anche sulla cultura e sulla musica. Nella dedica a Dante – del quale il Festival celebra vita e opera con nuove produzioni e commissioni a compositori, coreografi e drammaturghi – si realizza la natura tematica, multidisciplinare e peregrina della manifestazione, perché il grande viaggio della Commedia contiene in sé tutti i temi e i soggetti attinenti all’esperienza umana.
LE VIE DELL’AMICIZIA A EREVAN
L’annuale pellegrinaggio musicale delle Vie dell’Amicizia, guidato da Riccardo Muti alla testa della sua Cherubini, torna a Erevan per riallacciare il dialogo intrecciato vent’anni fa e che ha radici nella storia Romana e Bizantina, quando Ravenna vantava una fiorente comunità armena. “Il Paese delle pietre che urlano”, come lo descrisse Mandel’stam, trova espressione della propria sofferta spiritualità e tradizione musicale, oltre che nel concerto del Naghash Ensemble e una messa armena, nella commissione al più importante compositore di quella terra di confine, Tigran Mansurian.
È invece la Rocca a trasfigurarsi in cittadella infernale per Sei studi sull’Inferno di Dante di Giovanni Sollima; al fianco del compositore palermitano la Cherubini diretta da Kristjan Järvi, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Saracini” e il controtenore Raffaele Pe. O luce etterna, con cui Valentin Silvestrov dà forma sonora alla luminosa evanescenza del Paradiso, sarà eseguita dal Coro da camera di Kiev a Sant’Apollinare in Classe, fulgida di mosaici.
PROGRAMMA ESTIVO
Si inaugura con due prime. Il Festival torna a S. Vitale con l’opera da camera Teodora di Mauro Montalbetti, mentre Alessandra Ferri celebra al Festival quarant’anni di carriera in una coproduzione con il Royal Ballet.
La Basilica di S. Francesco, dove si tennero i funerali del Poeta, accoglie appuntamenti dedicati alla musica dei tempi di Dante o ispirata alla sua poesia, preceduti da una conversazione con il musicologo Piero Mioli. Sono coinvolte alcune tra le più autorevoli formazioni italiane specializzate in musica antica – Odhecaton, La Fonte Musica e l’Ensemble Micrologus – mentre la formula dei Vespri a S. Vitale si rinnova come Vespri danteschi, spaziando dalla tradizione trobadorica a nuove composizioni, a inclusione di una sortita nel “bestiario poetico” della Commedia, raccontato da Tiziano Scarpa.
La vastità del poema e la sua capacità di misurarsi con i linguaggi artistici più diversi è testimoniata dalla proiezione del capolavoro del muto Inferno (1911), sonorizzato live da Edison Studio in collaborazione con la Cineteca di Bologna; invece Flavio Caroli si concentrerà su I dipinti che hanno sconvolto il mondo dopo l’età di Dante e di Giotto. Altra importante prima è quella con Arto Lindsay, un omaggio alla Lectura Dantis di Carmelo Bene che nel 1981 commemorò la strage di Bologna dall’alto della Torre degli Asinelli.
VARIAZIONI PER ORCHESTRA
La sezione sinfonica include Accademia Bizantina e Ottavio Dantone in inedita versione Romantica per Mendelssohn e Schumann. Mentre sul podio della Cherubini sale Leōnidas Kavakos, anche solista al violino con il violista Antoine Tamestit in Mozart. Il 50° anniversario della morte di Stravinskij ispira il programma di Charles Dutoit e la Slovenian Philharmonic Orchestra, e dall’eredità di Stravinskij Roberto De Simone propone una rilettura inaspettata.
La stratificata identità della città è sempre vicina al cuore del Festival, che le rende omaggio, oltre che con Teodora, con La Pala d’oro di San Marco della Cappella Marciana, in occasione dei 1600 anni dalla fondazione di Venezia, nella Rocca costruita dai Veneziani.
Il concerto diretto da Sergio Balestracci e la Missa eseguita dagli Odhecaton sono parte di In templo Domini, con cui si rinnovano le liturgie nelle basiliche, e rendono omaggio al compositore franco-fiammingo Josquin Desprez per il V centenario dalla sua morte. Fra gli ensemble vocali ospiti anche gli Swingles e i corsi A Filetta con l’Ensemble Conductus.
Ad Astor Piazzolla il Festival dedica, oltre a una serata a Lugo, la sua “operita” Maria de Buenos Aires e una rilettura di Romance del Diablo, con il saxofono di Marco Albonetti accanto all’Orchestra Filarmonica Italiana. Invece Vinicio Capossela si accompagna all’Orchestra Maderna diretta da Stefano Nanni per un Bestiario d’Amore ispirato all’opera del XIII secolo di Richard de Fournival. Per il solo recital al piano di quest’edizione, Daniil Trifonov sceglie Prokof’ev, Debussy e Brahms. Ancora, le formazioni da camera della Cherubini visitano luoghi della città e della provincia destinati al volontariato, alla cura e al recupero delle persone con la rassegna La musica senza barriere.
UN FESTIVAL CHE DANZA
Il percorso danza apertosi con L’heure exquise include il fiammante Don Juan creato da Johan Inger per Aterballetto. La serata Stravinsky’s Love curata da Daniele Cipriani unisce in scena Beatrice Rana, Massimo Spada e Andrea Obiso, alle étoiles internazionali Vladimir Derevianko, Sergio Bernal, Ashley Bouder, Davide Dato, Simone Repele, Sasha Riva…, mentre il Progetto RIC.CI punta su La rivolta degli oggetti della Gaia Scienza, pièce del ‘76 ispirata a Majakovskij e oggi affidata a Fattore K. La terza cantica è l’orizzonte della collaborazione tra gruppo nanou e Alfredo Pirri, che presentano un bozzetto della coreografia che debutterà nel 2022.
IL TEATRO SPECCHIO DEL MONDO E DELLA
CITTÀ
Poiché la pandemia ha reso
necessario posticipare al 2022 la formula della “chiamata pubblica”, Verso
Paradiso è la tappa di avvicinamento alla conclusione del trittico
teatrale sulla Commedia di Marco Martinelli ed Ermanna
Montanari. Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio propone Esercizi
per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante,
mentre Lumina in tenebris nasce dalla collaborazione tra Chiara
Muti ed Elena Bucci.
Gli appuntamenti teatrali continuano con Fanny e Alexander, con
Menoventi, ispirato al testo di Serena Vitale sulla morte di Majakovskij,
e la coproduzione internazionale Confini di ErosAntEros.
IL FESTIVAL A CERVIA-MILANO MARITTIMA
Si rinnova Il Trebbo in musica. La rassegna di parole e note – estesa, oltre che all’Arena dello Stadio dei Pini, a Piazza Garibaldi – include appuntamenti danteschi: da Aldo Cazzullo in scena con Piero Pelù, a Neri Marcorè affiancato dall’Orchestra Corelli, fino al Convivio con Ambrogio Sparagna, Peppe Servillo, Mario Incudine e il coro “Libere note” diretto da Catia Gori. La Carovana creativa percorrerà il Cammino di Dante da Firenze a Ravenna. Marco Belpoliti racconta di queste terre con il controcanto di Giovanni Lindo Ferretti e il repertorio iconico di CCCP e CSI.
Cervia ospita anche Vi raccontiamo Lucio Dalla, di e con i critici musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo e lo Stefano Di Battista Jazz Quartet; Federico Buffa per il racconto dell’amicizia fra Fabrizio De André e Gigi Riva; il tributo a Enzo Jannacci firmato da Elio.
IL FESTIVAL A LUGO
Al Pavaglione di Lugo,
il Quinteto Astor Piazzolla è con l’Orchestra Filarmonica
Salernitana G. Verdi per un tributo al centenario della nascita del
compositore argentino. Ennio Morricone è celebrato, a un anno dalla
scomparsa, da un concerto con Tosca e la Roma
Sinfonietta diretta da Paolo Silvestri. A guidarel’Orchestra
Corelli sarà Timothy Brock.
IL FESTIVAL A RUSSI
A Palazzo San Giacomo un focus sul rap: un convegno-incontro e un concerto di Rancore preceduto dal genius loci Moder. Si celebra la stagione italiana del Rock Progressivo con Uno nel tutto, che reinventa l’esperienza del Progetto Uno (nato dall’incontro fra due componenti dei disciolti Osanna con Vince Vallicelli) con il contributo di Enrico Gabrielli (Calibro 35) e Roberto Dell’Era e Stefano Pilla (Afterhours) e la dedica a Danilo Rustici.
TRILOGIA D’AUTUNNO
Il percorso dantesco sarà
coronato da Trilogia d’Autunno – La Danza, La Musica, La Parola. Il
progetto di Cristina Muti si compone di Metànoia (1-5
settembre) di e con Sergei Polunin; Faust rapsodia (1-3
ottobre), che unisce musica di Schumann e versi di Goethe con la regia di Luca
Micheletti e la direzione musicale di Antonio Greco; i
luminosi endecasillabi di Dante nella voce di Elio Germano (11-13
ottobre) con Teho Teardo e regia di Simone Ferrari e Lulu
Helbaek per Paradiso XXXIII.
Il concerto solenne del 12 settembre che concluderà le celebrazioni nazionali vedrà Riccardo Muti, l’Orchestra Cherubini e il Coro del Maggio Fiorentino visitare, dopo Ravenna, anche Firenze e Verona, unendo sotto il segno della musica le tre città di Dante.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 8 maggio 2021
RAVENNA FESTIVAL
2 giugno – 31 luglio 2021
Biglietti: è consentito l’acquisto di massimo 2 biglietti per spettacolo in considerazione delle limitate agibilità dei luoghi di spettacolo a seguito delle norme vigenti.
Biglietteria Teatro Alighieri tel. +39 0544 249244
La Cassa di Ravenna Spa
IAT Ravenna Piazza San Francesco 7, tel. +39 0544 482838
IAT Ravenna Teodorico via delle Industrie 14, tel. +39 0544 451539
IAT Cervia via Evangelisti 4, tel. +39 0544 974400
IAT Milano Marittima piazzale Napoli 30, tel. +39 0544 993435