La Valle Camonica romana, una delle realtà archeologiche più sorprendenti dell’intero arco alpino, avrà un nuovo museo di riferimento, in una più grande e adeguata sede. La nuova struttura, che compendia in sé testimonianze della romanizzazione dell’intero arco alpino, si colloca nel cuore della Civitas romana e dell’abitato medioevale di Cividate Camuno, l’antica Civitas Camunnorum.
Il sito museale, che aprirà l’11 giugno 2021, è stato fortemente voluto dal precedente direttore regionale Musei Lombardia Stefano L’Occaso (n.d.r. ora direttore del Polo Museale di Palazzo Ducale a Mantova), si estende su spazi quadruplicati rispetto alla vecchia sede, oggi angusta, e potrà accogliere in modo adeguato i reperti già esposti dal 1981 oltre che dare spazio a un patrimonio in continua crescita, anticipa Emanuela Daffra, attuale direttore regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura.
La missione del museo è raccontare l’incontro fra Camuni e Romani, illustrando i cambiamenti e le novità insieme agli aspetti di sovrapposizione e continuità,spiega Serena Solano, funzionario archeologo della Soprintendenza, direttore dei Parchi della Valle Camonica romana e curatore scientifico del nuovo sito museale. La Valle Camonica esemplifica in maniera straordinaria la romanizzazione dell’area alpina: la trasformazione del territorio, lo sfruttamento delle risorse, i culti, gli insediamenti, la vita quotidiana, gli spazi pubblici, la sfera funeraria.
DA VEDERE NEL MUSEO
Nelle otto sezioni sono esposti i materiali di età romana trovati a Cividate Camuno e nel territorio: una ricca collezione epigrafica, importanti elementi architettonici e scultorei e ricchi corredi funerari dalle necropoli, con pendenti e amuleti anche in oro e argento, preziosi e carichi di valenze simboliche.
Dalla modestia quotidiana all’enfasi monumentale, il museo raccoglie oggetti d’eccezione: la porta carbonizzata in legno risalente al II-I secolo a.C., ritrovata a Pescarzo di Capo di Ponte, una delle meglio conservate per il periodo di tutto l’arco alpino; la statua della dea Minerva dal santuario di Breno, in marmo greco; un pregevole ritratto maschile in nudità eroica dall’area del foro di Cividate Camuno, in marmo locale di Vezza d’Oglio. Una piccola area archeologica nel cortile interno dell’edificio offre uno sguardo sulla città antica.
IL PERCORSO ROMANO NELLA VALLE
Il Museo è cuore, punto di partenza e di arrivo del percorso della Valle Camonica romana che a Cividate Camuno ha come altre tappe l’area del foro e il Parco Archeologico del teatro e dell’anfiteatro, e non lontano, attraverso un piacevole percorso ciclo-pedonale lungo fiume, il Parco Archeologico del Santuario di Minerva in località Spinera di Breno.
La visita al Museo e alle aree e ai Parchi della Valle Camonica romana, nel cuore della Valle dei Segni, caratterizzata dalla millenaria tradizione dell’incidere sulle rocce, è un viaggio alla scoperta di uno degli itinerari archeologici più affascinanti di tutto l’arco alpino.
ARTE RUPESTRE DELLA VALLE CAMONICA
10.000 ANNI DI CIVILTÀ
FISSATI SULLE ROCCE
Nel 1955 a Naquane, in comune di Capo di Ponte, venne istituito il primo Parco
Archeologico d’Italia attorno ad alcune
rocce ricoperte di incisioni risalenti in prevalenza al primo millennio avanti
Cristo. Il progredire delle ricerche ha via via fatto emergere altre aree
di grande interesse archeologico, situate in differenti comuni della Valle.
Una simile concentrazione non ha confronti: non a caso già dal 1979 l’UNESCO ha dichiarato l’arte rupestre della Valle Camonica Patrimonio dell’Umanità. Un doppio primato, poiché è stato il primo sito italiano e primo sito preistorico in assoluto inserito nella World Heritage List.
In questa Valle e su queste rocce sono fissati oltre 10.000 anni di civiltà dell’uomo, raccontati attraverso un’infinità di simboli, immagini e scene di vita quotidiana. È la “Valle dei Segni”, luogo magico dove i diversi Parchi d’arte rupestre sono inseriti in contesti di grande suggestione, anch’essi riconosciuti dall’UNESCO come Riserva della Biosfera.
PASS INCISIONI
I parchi archeologici del territorio possono essere visitati con un biglietto unico, Valle Camonica Pass Incisioni.
Acquistabile on-line dal 8 maggio, è valido fino al 31 dicembre 2021, con possibilità di un solo ingresso per ciascuno dei siti.
Tutto al prezzo di € 11. Sono confermate le gratuità di legge per gli aventi diritto. Chi desideri visitare un solo parco può acquistare l’accesso presso ogni biglietteria.
Il Pass Incisioni, acquistabile sui siti web dei luoghi coinvolti e sul sito www.musement.com permette di visitare:
Capo di Ponte
• Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane,
• Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo
• Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina (con all’interno la raccolta museale “Battista Maffessoli”)
• Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica
Ceto, Cimbergo e Paspardo
• Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo
• Museo didattico della Riserva
Darfo Boario Terme
• Parco Archeologico Comunale di Luine
M.F.C.S.
Fonte: Studio Esseci, 28 aprile e 5 maggio 2021
Immagine di apertura:
Statua in marmo locale di Vezza d’Oglio (alta Valle Camonica) raffigurante un personaggio maschile ritratto in posa eroica, forse un giovane principe della famiglia imperiale. Datata ad età giulio-claudia, proviene dall’area del foro dell’antica Civitas Camunnorum. I-II d.C.