Nella riscoperta critica degli ultimi decenni, che ne ha consacrato il riconoscimento tra le più originali ricerche sulle potenzialità del medium fotografico in Italia, la vicenda creativa di Franco Vimercati è stata spesso avvicinata all’opera pittorica e incisoria di Giorgio Morandi, pur nelle differenze del linguaggio espressivo. Le poetiche dei due autori trovano un’occasione di accostamento unica e speciale nella mostra “Vimercati – Morandi. Ripetizioni differenti” allestita a Casa Morandi, la dimora atelier di via Fondazza dove il maestro bolognese visse e lavorò dal 1910 al 1964.
Le 23 fotografie esposte di Franco Vimercati (1940-2001), delle quali tre dalla serie Senza titolo (Fiori), sei dalla serie Senza titolo (Vaso) e la serie completa di quattordici immagini del corpus Senza titolo (Brocca), richiamano una diretta corrispondenza tematica con alcuni dei soggetti prediletti dal pittore, di cui a Casa Morandi si conservano alcuni originali. Analoga è infatti la tensione nel continuo esercizio dello sguardo verso umili oggetti di uso domestico, estremamente limitati nella loro differente tipologia, con cui i due artisti hanno instaurato un silenzioso colloquio interiore, ricomponendoli in un linguaggio personale di poetica complessità.
Entrambi assumono a pretesto questi modelli – sempre rappresentati in inquadrature frontali ravvicinate e isolati da ogni riferimento al contesto esterno – per restituirli nelle impercettibili variazioni prodotte da un gesto ininterrottamente reiterato, in una ricerca formale intransigente che si traduce in esaltazione dell’essenza e della purezza dell’immagine.
Se quello proposto in mostra è un dialogo fatto di punti di tangenza, si colgono anche le distanze concettuali, il differente approccio compositivo oltre che l’uso di tecniche diverse.
Mentre Vimercati, attraverso l’operazione fotografica, indaga il tema della luce e del movimento di uno stesso oggetto – sia esso fiore, bottiglia o vaso – ripreso centinaia di volte in bianco e nero mentre “galleggia” su un fondo prevalentemente scuro, Morandi, attraverso il suo pennello, si concentra maggiormente su composizioni di oggetti collocati sul tavolo e indagati nelle loro relazioni spaziali, tonali e luministiche.
L’esposizione, a cura di Lorenzo Balbi e promossa da Istituzione Bologna Musei | Museo Morandi in collaborazione di Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella
Cortese, si è aperto nell’ambito della nona edizione di ART CITY Bologna (vedi approfondimento DeArtes qui) per rimanere visibile fino al 18 luglio 2021. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente: https://www.midaticket.it/eventi/casa-morandi
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 8 maggio 2021
Immagine di apertura:
Franco Vimercati, Senza titolo (brocca), 1980-81,
14 fotografie b/n ai sali d’argento
Courtesy Archivio Franco Vimercati e Galleria Raffaella Cortese, Milano
VIMERCATI – MORANDI. RIPETIZIONI DIFFERENTI
8 maggio – 18 luglio 2021
Ingresso gratuito su prenotazione
Casa Morandi
via Fondazza 36 | 40125 Bologna
tel. +39 051 300150 / 6496611
www.mambo-bologna.org/museomorandi/
www.museibologna.it