A ventiquattro anni dall’ultima mostra a lui dedicata, torna a Bologna il genio creativo di Andrea Pazienza, che con le sue vignette ha cambiato per sempre il mondo del fumetto e che all’ombra delle Due Torri ha vissuto il suo periodo più creativo e stimolante. “Fino all’estremo” si intitolava la prima stesura di quello che sarebbe poi diventato “Gli ultimi giorni di Pompeo”, il vertice artistico e narrativo del fumettista, disegnatore, illustratore e pittore, tra i massimi esponenti di quello storytelling tutto italiano, libero, al servizio di un flusso di coscienza inarrestabile.

Classe 1956, scomparso prematuramente a soli 32 nella sua casa di Montepulciano nel 1988, Pazienza si trasferì a Bologna nel ’74 per iscriversi al DAMS e iniziare nel ’77 la sua carriera sulle pagine di “Alter Alter”, delineando fino all’84 i tratti del suo periodo più creativo e stimolante.

Andrea Pazienza, Corteo a Bologna
© Marina Comandini Pazienza

In mostra oltre 100 opere provenienti dagli archivi delle persone a lui vicine – tra i quali il fratello, la sorella, la moglie – tra tavole originali dei fumetti e opere pittoriche fatte con i materiali più diversi: dai pennarelli alle tempere, dalla matita ai colori acrilici e molto altro. Ad arricchire la mostra anche una selezione di storiche immagini del fotografo e artista visuale Enrico Scuro.

Partendo dalla produzione artistica che poggia sui tre pilastri Pentothal, Zanardi e Pompeo, la mostra è un viaggio nella vita dell’artista e tra le vie di una Bologna resa calda dai movimenti studenteschi del ’77. Un racconto di rivolte, amori, guerre politiche e turbamenti vissuti da una generazione di meravigliosi sognatori che hanno inciso sulla loro pelle una via crucis di libertà e rivoluzione.

Andrea Pazienza, Zanardi (copertina)
© Marina Comandini Pazienza

Nel giro di un solo decennio, Andrea Pazienza lasciò la sua firma indelebile nella narrativa illustrata non solo coi bianchi e neri dell’epopea di Fiabeschi, ma anche coi colori del Giallo Matematico e delle Notti di Carnevale di Zanna, Colas e Petrilli, i pennarelli sui fogli a quadretti coi quali Pompeo correva incontro al suo destino, ma anche tutte quelle bellissime illustrazioni che – da Betta sullo squalo al Corteo di Bologna – hanno reso Pazienza uno dei più significativi maestri del colore.


M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Arthemisia, 30 aprile 2021

ANDREA PAZIENZA. FINO ALL’ESTREMO
7 maggio – 26 settembre 2021

Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28 – 40123 Bologna
www.palazzoalbergati.com
www.arthemisia.it
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