Il Complesso monumentale del Duomo di Siena amplia la propria offerta di visita rivolta a un turismo di qualità, aprendo la mostra dedicata alla committenza del cardinal Antonio Casini, vescovo di Siena tra il 1408 e il 1426, un principe della Chiesa al centro della politica religiosa del suo tempo, tanto da essere definito “l’altro papa” da un diplomatico senese. Fra le opere appartenute all’insigne umanista e teologo si segnala la Madonna col Bambino, detta ‘del solletico’, di Masaccio, tangibile segno del legame intenso del Casini con la Vergine Maria, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi. La mostra dal titolo “Masaccio, Madonna del solletico. L’eredità del cardinal Antonio Casini, principe senese della Chiesa” è visibile nella ‘Cripta’ dal 22 maggio al 2 novembre 2021.

Antonio Casini nacque, per via paterna, da una eminente famiglia di archiatri pontifici, mentre la madre era imparentata con la famiglia Colonna, la medesima di Martino V, il papa dal quale fu creato prete cardinale del titolo di San Marcello nel 1426.

Manifattura Veneziana (?), Pastorale in avorio con il Battesimo di Cristo, inizi secolo XV. Siena, Museo dell’Opera

IL COMMENTO CRITICO DI ANTONIO PAOLUCCI
Come osserva Antonio Paolucci, che ha offerto il suo prestigioso contributo alla realizzazione della mostra, «è ragionevole pensare che la Madonna del solletico sia stata dipinta in quella occasione o poco dopo. In quel dipinto si incontrano due destini. Da una parte il potente prelato, ricco e sagace protagonista del suo tempo, già vescovo di Siena che con la nomina cardinalizia tocca il culmine della sua fortuna politica. Dall’altra Masaccio, un giovanissimo artista che sta affermandosi faticosamente sulle piazze artistiche di Firenze e della Toscana. Due uomini, Masaccio e Antonio Casini, divisi da rango sociale e dal censo e tuttavia arrivati fino a noi grazie a un piccolo dipinto che racconta di una mamma che gioca con il suo bambino».

L’ITINERARIO DI VISITA ALLA MOSTRA
All’interno del Complesso del Duomo di Siena il Casini ha lasciato un’eredità artistica significativa, come il rilievo di Jacopo della Quercia nella Galleria delle Statue del Museo dell’Opera, la copia del suo testamento nell’Archivio dell’Opera della Metropolitana o l’elegante pastorale con il Battesimo della Sala del Tesoro.

Tra i manoscritti figurano il Cerimoniale dei vescovi miniato da Martino di Bartolomeo, concesso in prestito dalla Biblioteca Laurenziana di Firenze e il Messale romano della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena con carte decorate da un miniatore attivo a Siena intorno al 1428-30.

Stefano di Giovanni, detto il Sassetta, Madonna delle ciliegie. Grosseto, Museo Archeologico e d’Arte della Maremma – Museo d’Arte Sacra della Diocesi (dalla cappella del Crocifisso nella Cattedrale di Grosseto)

Casini aprì percorsi di comunicazione tra Siena, Firenze, Grosseto, Roma e altre città. Ne sono testimonianza alcuni prestiti, come la Madonna delle ciliegie del Museo d’Arte Sacra della Diocesi di Grosseto. Nella città eterna, il cardinale dedicò le proprie cure alla chiesa titolare di San Marcello al Corso e, in particolare, alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per la quale commissionò la grande pala dipinta su due lati, dove Masaccio e Masolino ebbero a confrontarsi. Nella medesima chiesa il Casini predispose di essere sepolto, legando se stesso alla basilica esquilina in vita e dopo la morte sopraggiunta nel 1439.

La mostra è promossa dall’Opera della Metropolitana, con il Rettore Guido Pratesi, è ideata e organizzata da Opera Laboratori, con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di val d’Elsa – Montalcino, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo, della Biblioteca comunale degli Intronati.
Alla realizzazione ha contribuito un comitato scientifico internazionale costituito da insigni studiosi italiani e stranieri, le cui ricerche sono confluite nel catalogo della casa editrice Sillabe.



COME IN CIELO COSÌ IN TERRA
SCOPERTURA DEL PAVIMENTO DEL DUOMO DI SIENA
Dal 26 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 17 ottobre 2021

La Cattedrale di Siena scoprirà il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano: Come in Cielo, così in Terra.

Il prezioso tappeto di marmi policromi è straordinario, unico, non solo per la tecnica utilizzata ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e autorevoli filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto.



Il pavimento è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento, tarsia dopo tarsia, oltre cinquanta in tutto, i cui cartoni preparatori furono disegnati da artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore, “un sentiero sicuro anche fra le onde” (Sap. 14,3).

I visitatori potranno ammirare il pavimento in sicurezza, grazie anche all’app gratuita The right distance e all’installazione della membrana Culture, pellicola protettiva con proprietà antivirali e antibatteriche con un’efficacia certificata di 3 anni.

In occasione della scopertura, i visitatori potranno inoltre deambulare intorno al coro e all’abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile a quella del commesso marmoreo, con legni di diversi colori.

Il “catalogo” relativo alla scopertura del Pavimento della Cattedrale, alla Porta del Cielo, dal titolo Virginis Templum (Siena, Cattedrale, Cripta, Battistero), pubblicato in cinque lingue, guida il visitatore all’interno del Complesso monumentale del Duomo.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Opera Laboratori, 21 e 18 maggio 2021
Immagine di apertura: Masaccio, Madonna col Bambino, detta ‘del solletico’; verso: stemma del cardinal Antonio Casini, 1426-1427 circa. Firenze, Gallerie degli Uffizi

Info e booking
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