Trentacinque opere appartenenti alla Collezione Würth, che coprono l’arco temporale dal 1953 al 2012, approfondiscono uno dei filoni alternativi più interessanti della produzione artistica del XX secolo, quello costituito dalla triade Op Art, Arte Cinetica e Light Art. Tre correnti legate tra loro da uno sviluppo simultaneo qui rappresentato da 24 artisti. Dopo essere stata presentata nel 2015 alla Kunsthalle Würth di Schwäbisch Hall, la mostra “[E]motion. Op Art, Arte Cinetica e Light Art dalla Collezione Würth” fa tappa all’Art Forum Würth Capena.
Op Art, Arte Cinetica e Light Art corrono parallelamente alle arti visive e plastiche, suscitando da sempre negli artisti un vivo interesse, ma è alla fine degli anni Cinquanta e Sessanta, in concomitanza con il processo di industrializzazione e del conseguente mutamento della struttura sociale, che diventano veri protagonisti della pratica artistica.
Attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie avanzate, meccanismi e strutture industriali, questi artisti cercano collegamenti tra mondo e arte, tra funzionalità dell’opera e il suo valore estetico.
Gli artisti “cinetici” si concentrano sullo studio della visione, dei fenomeni ottici e della luce, puntando a coinvolgere lo spettatore non sul piano formale o emozionale, ma su quello percettivo e psicologico, affermando l’idea che l’arte sia tale solo quando è percepita o sperimentata direttamente dal suo spettatore.
LA MOSTRA
[E]motion è un viaggio assieme a quanti hanno indagato le potenzialità di luce, spazio, colore, prospettiva e, soprattutto, movimento. Molteplici le declinazioni presentate in mostra: il movimento illusorio, con la semplice attivazione ottica di una superficie di Victor Vasarely; quello fisico prodotto dallo spettatore che cambia la prospettiva delle opere e ne influenza direttamente il contenuto, come nelle opere di Yaacov Agam, Patrick Hughes e Jesús Rafael Soto; il movimento reale dell’oggetto stesso determinato da una forma di energia naturale come per Alexander Calder o meccanica per Jean Tinguely o elettrica per Omar Carreño.
La rassegna si apre, al piano inferiore, con le opere di alcuni degli artisti che hanno ispirato la fondazione teorica dei movimenti come Josef Albers, František Kupka, Auguste Herbin, Alexander Calder e Lucio Fontana, prosegue con una serie di opere degli artisti che hanno definito la Op Art come Victor Vasarely, Karl Gerstner e Jesús Rafael Soto, per arrivare a François Morellet, fondatore del GRAV e maestro dell’Arte Cinetica e della Light Art.
Una sezione a parte viene dedicata all’artista inglese contemporaneo Patrick Hughes, creatore della prospettiva inversa e grande illusionista. Al piano terra, la mostra riunisce opere di artisti che hanno sperimentato le diverse possibilità offerte da movimento, luce e spazio come Carlos Cruz- Diez, Günther Uecker e Omar Carreño, insieme a una delle opere più significative di Arte Cinetica della Collezione Würth, “L’Illumination” di Jean Tinguely e Niki de Saint Phalle.
Il catalogo edito da Swiridoff contiene, tra gli altri, un saggio di Werner Spies, ex-direttore del Centre Georges Pompidou di Parigi e uno degli storici dell’arte più influenti del XX secolo.
C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Bonmassar, 7 maggio 2021
Immagine di apertura: Victor Vasarely EGI, 1967 Coll. Würth,
© VG Bild Kunst, Bonn 2021
[E]MOTION. Op Art, Arte Cinetica e Light Art nella Collezione Würth
10 maggio 2021 – 8 ottobre 2022
Ingresso gratuito solo su prenotazione
Art Forum Würth Capena
Viale della Buona Fortuna, 2
00060 Capena (Rm)
Tel. 06/90103800
art.forum@wuerth.it
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