Oltre alla collezione permanente, le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini presentano due nuove occasioni di visita: “Tempo barocco”, che inaugura il nuovo spazio mostre al piano terra del museo, con 8 sale per un totale di 750 mq completamente restaurati e rinnovati, e l’esposizione, per la prima volta dopo il restauro, della Madonna del latte di Murillo. Inoltre, sono prorogate fino a domenica 4 luglio 2021 le mostre temporanee “Plasmare l’idea. Pierre-Étienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi”, e “La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti” (per entrambe, vedi approfondimento DeArtes qui). Un’altra mostra temporanea, “Italia in-attesa” è allestita fino al 13 giugno (vedi approfondimento DeArtes qui). Invece la Galleria Corsini rimane chiusa al pubblico per il protrarsi degli interventi di manutenzione e riallestimento delle sale espositive.


Simon Vouet (Parigi, 1590 – 1649)
Il Tempo sconfitto dalla Speranza e dalla Bellezza, 1627
Madrid, Museo Nacional del Prado
© Photographic Archive. Museo Nacional del Prado. Madrid

TEMPO BAROCCO
15 maggio – 3 ottobre 2021

La mostra esplora il concetto di barocco, ovvero un sistema unitario delle arti che vede la luce a Roma nei primi decenni del XVII secolo e che trova nella spettacolare volta con il Trionfo della divina Provvidenza di Pietro da Cortona a Palazzo Barberini la sintesi di tutti gli aspetti fondanti della sua estetica: teatralità, magniloquenza, meraviglia, e la rielaborazione libera e inventiva in chiave grandiosa e patetica del mito classico e delle opere d’arte antica.

L’arte barocca è caratterizzata dalla continua ricerca della più efficace resa del movimento nella raffigurazione di gesti e azioni. La pittura di scene mitologiche così come quella di storia si trasformano in rappresentazioni teatrali, ricche di pathos ed emotività; nella composizione della scena vengono rielaborati i temi derivati dal coevo dibattito attorno alle emozioni, alle espressioni, e ai loro effetti sullo spettatore.

Alessandro Algardi (Bologna, 1598 – Roma, 1654)
Allegoria del Sonno, 1635 – 1639
Roma, Galleria Borghese

Filo conduttore di questa esplorazione, a cura di Francesca Cappelletti e Flaminia Gennari Santori, è il concetto di Tempo, indagato in tutte le sue forme e declinazioni, come l’amore, le stagioni, la bellezza, l’azione, attraverso capolavori di artisti italiani e stranieri, per la maggior parte vissuti a Roma nel corso del Seicento. Il percorso è scandito da sontuosi e raffinati orologi prodotti all’epoca.

Nella mostra, divisa in cinque sezioni, si trovano 40 opere dei grandi protagonisti della cultura barocca: da Pietro da Cortona a Gian Lorenzo Bernini, da Valentin de Boulogne a Nicolas Poussin, da Anton Van Dyck a Domenichino, da Andrea Sacchi a Guido Reni, solo per citarne alcuni.

Molti, e importanti, i musei che hanno concesso le opere in prestito, fra cui gli Uffizi di Firenze, il Museo di Capodimonte di Napoli, il Museo del Prado di Madrid, il Musée Jacquemart-André di Parigi, il Rijksmuseum di Amsterdam, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, lo Staatliche Museen di Berlino, la National Gallery di Londra.
Catalogo edito da Officina Libraria.


Bartolomé Murillo, Madonna del latte, Post restauro

OCCHI COME LANTERNE DANZANTI. STORIA E RESTAURO DELLA MADONNA DEL LATTE DI MURILLO
19 maggio – 11 luglio 2021

Dopo un accurato restauro durato quasi 10 mesi è esposta nella sede di Palazzo Barberinila Madonna del latte, capolavoro del pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo.

Detta anche Madonna zingara, come la definì lo storico Carl Justi nel 1892, l’opera di Murillo (1670-1675 ca.) è una delle più lodate e più ammirate della Galleria Corsini (attualmente chiusa per lavori di ristrutturazione). Faceva parte della collezione del cardinal Neri Maria Corsini (1685-1770) che ne rimase così impressionato da collocarla in un luogo intimo e privato del suo appartamento: la sala dell’alcova, proprio di fronte al letto.

Per la forza espressiva dei due protagonisti, l’opera fu celebrata nel corso dell’Ottocento da numerosi viaggatori che ricordano nei loro diari, nelle lettere e persino in articoli di giornale l’effetto suscitato dalla visione del dipinto. Tra questi, Gustave Flaubert scrisse all’amico Bouilhet nel 1851: «sono innamorato della Vergine di Murillo della Galleria Corsini. La sua testa mi perseguita e i suoi occhi continuano a passarmi davanti come due lanterne danzanti».

L’intervento è stato effettuato dal Laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali di Arte Antica ed è stato possibile grazie ai proventi della vendita del Vino Civitas. Le delicate operazioni di pulitura hanno restituito leggibilità all’opera, recuperando particolari minuti e preziosi, dai piccoli boccioli della pianta dietro Maria ai delicati passaggi cromatici delle vesti e del cielo. Le indagini scientifiche hanno permesso di conoscere meglio la tecnica del pittore e i pigmenti impiegati.

Tassello restauro

Durante il restauro è stata anche realizzata per la prima volta una radiografia completa del dipinto che ha permesso di individuare, al di sotto dell’attuale strato pittorico, la figura di un San Francesco inginocchiato in un paesaggio. Questa prima stesura, condotta a unavanzato stato di finitura, venne poi abbandonata dal pittore, che riutilizzò la tela dipingendo sopra il San Francesco senza ulteriori preparazioni e reimpiegandone addirittura alcune parti, come l’albero per le ombre del muro o le pieghe del saio per la veste di Maria. Pertanto, l’opera è ora esposta insieme ad una riproduzione a grandezza naturale della radiografia, che rende possibile anche al pubblico di analizzare la sottostante prima stesura.

A corredo, il volume La Madonna del latte di Murillo alla Galleria Corsini. Storia e restauro(editore Marsilio), al quale viene dedicato il terzo appuntamento del ciclo di webinair #dialoghibarberinicorsini, in programma lunedì 7 giugno 2021, alle ore 17.30.



M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bonmassar, 14 e 18 Maggio 2021
Immagine di apertura:
Erasmus Pirenbrunner, attr. (Augusta, att. 1580- 1590)
Automa in forma di elefante, 1580-1590 circa.
Giordano Art Collections © Guillaume Benoit

TEMPO BAROCCO
15 maggio – 3 ottobre 2021

OCCHI COME LANTERNE DANZANTI. 
STORIA E RESTAURO DELLA MADONNA DEL LATTE DI MURILLO
19 maggio – 11 luglio 2021

Palazzo Barberini
via delle Quattro Fontane, 13, Roma
gan-aar.comunicazione@beniculturali.it
Prenotazioni: https://www.ticketone.it/city/roma-216/venue/palazzo-barberini-16406/Oppure: 06-32810
www.barberinicorsini.org 

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