Le vicende bibliche narrate come una speciale galleria di figure. Marc Chagall diceva che Vollard gli aveva commissionato di fare i “profeti”: per lui la Bibbia non era la storia della Creazione ma delle creature. Nella straordinaria cornice del Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, è ospitata una mostra dedicata al grande artista russo Marc Chagall (1887-1985), al suo rapporto con la religione ebraica e alla sua personale maniera di rileggere, in chiave pittorica, il messaggio biblico. La mostra Chagall. La Bibbia vede esposte 170 opere grafiche ed è corredata da un ampio apparato didattico sui temi chagalliani e biblici, sull’ebraismo in Calabria e sulle influenze dell’arte ebraica sulla cultura contemporanea. La mostra promuove anche la conoscenza dell’antica presenza di comunità ebraiche in Calabria, con l’obiettivo di far riscoprire un patrimonio culturale, materiale e immateriale, di primaria importanza nel definire l’identità di questo territorio.
Quindi Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: “Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare”, 1966, Da Les Livres Illustrés
n 64 – Mourlot 463,
285 esemplari (uno dei 50 esemplari su carta Japon Nacré)
© Chagall®, by SIAE 2021
LA MOSTRA
Attraverso le serie della Bibbia, in bianco e nero e a colori, e La storia dell’Esodo, la mostra evidenzia le motivazioni profonde delle scelte di Chagall, il suo approccio al Libro. E illustra come la Bibbia per lui sia soprattutto una storia di uomini, di patriarchi e di profeti, di re e di regine, di spose, di pastori: Noè, Abramo, Giacobbe, Isacco, Rebecca, Rachele, Giuseppe, Mosè, Aronne.
Ad arricchire l’inedito percorso espositivo, un nucleo di opere realizzato dall’artista contemporaneo Max Marra. La serie denominata Il ghetto, densa di drammatici rimandi all’immane tragedia del popolo ebreo, alle persecuzioni razziali nazifasciste e alla Shoah. A seguire, Pirgos, ceramiche parlanti, un’installazione appositamente creata dall’artista Antonio Pujia Veneziano per la Giudecca di Bova, sezione urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerhard Rohlfs” di Bova, prestatore dell’opera. 7 vasi in ceramica decorata con i sacri simboli ebraici della Menorah, della Stella di David o dello Shofar omaggiano la lunga presenza della comunità ebraica nell’area grecanica calabrese.
Gli apparve allora l’angelo del Signore come una fiamma di fuoco in un cespuglio. Mosè osservò e si accorse che il cespuglio bruciava ma non si consumava, 1966
Da Les Livres Illustrés n 64 – Mourlot 447,
285 esemplari (uno dei 50 esemplari su carta Japon Nacré) © Chagall®, by SIAE 2021
Per ultimo, una ristampa anastatica del 2006 del raro incunabolo conosciuto con il titolo Commentarius in Pentateuchumdi Rashi (Rabbi Salomon ben Isaac), tomo edito con caratteri ebraici mobili (senza vocali) a Reggio Calabria il 18 febbraio1475, il cui originale è conservato presso la Biblioteca Palatina di Parma.
Restituisce il sapore di memorie passate, la musica colta e popolare di Francesca Prestìa che, con tre brani, riattualizza le tradizioni musicali calabresi e promuove le conoscenze di antiche lingue che ancora oggi si parlano in alcuni contesti calabresi come il grecanico, l’arbëreshe e l’occitano-guardiolo.
La mostra, curata da Domenico Piraina e da Pasquale Faenza. è prodotta e organizzata dal Comune di Catanzaro e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro con Arthemisia. Catalogo di Editore Rubbettino.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Arthemisia
Immagine di apertura:
Marc Chagall, La storia dell’Esodo.
Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché
esercitino il mio sacerdozio 1966
Da Les Livres Illustrésn 64 – Mourlot 458,
285 esemplari (uno dei 50 esemplari su carta Japon Nacré)
© Chagall®, by SIAE 2021
CHAGALL. LA BIBBIA
23 maggio – 29 agosto 2021
Complesso Monumentale del San Giovanni
Corso Giuseppe Mazzini, 4, 88100 Catanzaro
Info e prenotazioni
T. + 39 348 724 67 47
comunicazione@4culture.it
www.catanzarodascoprire.it
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