Fondazione Arena presenta una stagione che rileggerà in maniera tecnologica gli imponenti spazi areniani. La nuova narrazione abbraccerà idealmente tutta la bellezza italiana avvalendosi della collaborazione con eccellenze museali, espositive, artistiche e culturali di ogni parte del Paese. Saranno racconti nei quali si fonderanno i linguaggi artistici, visivi e musicali e dove le istituzioni culturali daranno vita a innovative sinergie mai prima d’ora presentate sul palcoscenico areniano. Il progetto ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura ed è stato fortemente sostenuto anche dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.

Quando a febbraio Fondazione Arena ha confermato il Festival 2021 mantenendo invariati titoli, date e cast (vedi notizia DeArtes qui) è risultato evidente che la normativa vigente imponesse la necessità di snellire le produzioni con un progetto, guidato dal Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, che fosse anche l’opportunità di sperimentare nuovi linguaggi artistici per l’Arena del futuro.

Per i seimila spettatori consentiti dalle autorità per l’estate 2021, verranno messe in scena nuove regie e allestimenti più snelli, meno invasivi soprattutto per le movimentazioni di retropalco. Le realtà culturali daranno specifici contributi con elementi di scenografia, che si integreranno con i 400 mq di ledwall e alle nuove tecnologie di D-WOK, attiva nel video design per grandi eventi sportivi e teatrali, dalle cerimonie di campionati mondiali alle più recenti prime del Teatro alla Scala trasmesse in mondovisione.

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ABBINAMENTO MUSEI / OPERE
Biblioteca Apostolica Vaticana e Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi tratteggeranno la cultura e la tradizione popolare siciliana, con particolare riferimento all’ambito religioso, che caratterizza Cavalleria rusticana. Il dittico di apertura sarà completato da Pagliacci, dove si avranno suggestioni felliniane grazie al Museo del Cinema di Torino e al Fellini Museum che il Comune di Rimini inaugurerà a breve.

Per Aida il partner narrativo sarà il Museo Egizio di Torino con le sue straordinarie collezioni fra le più importanti al mondo. In Nabucco si attiverà la collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara per un excursus sulla storia dell’ebraismo italiano dalle origini agli anni ’40 del Novecento.

Turandot nascerà dal dialogo con il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, luogo di scoperta di tesori di epoche e popoli lontani, ma anche di incontro tra culture. La traviata, capolavoro verdiano costruito intorno a una protagonista assoluta, di inedita forza e profondità e di sconvolgente impatto sulla società dell’epoca, scaturirà da un percorso di studio sulla figura femminile attraverso la ricca collezione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

Nella serata Verdi Requiem si celebreranno i 120 anni dalla scomparsa del grande compositore. Il suo lavoro, sacro e umano, teatrale e intimo al tempo stesso, offrirà spunti di riflessione e memoria illuminata dal monumentale patrimonio del Sito Archeologico di Paestum e del Parco Archeologico di Pompei.

La IX Sinfonia di Beethoven ha cambiato per sempre la storia della musica: il suo “abbraccio alle moltitudini” citato nell’Ode alla gioia di Schiller messo in musica dal genio di Bonn, è idealizzato in un percorso curato dalla Fondazione Alinari per la Fotografia focalizzato sull’iconografia delle piazze, simbolico luogo d’incontro universale, come universale è la sinfonia e il suo messaggio extramusicale di letizia e speranza.

Completeranno il cartellone altre serate evento uniche, con l’atteso debutto di Jonas Kaufmann, oltre al ritorno della danza con Roberto Bolle and Friends e a quello di Plácido Domingo, beniamini areniani e creatori del mito dell’Arena. Questa, quindi, è l’identità collettiva che darà vita agli spettacoli in scena dal 19 giugno al 4 settembre, a partire dall’attesissima inaugurazione con Riccardo Muti.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Arena di Verona, 25 maggio 2021
Contributi fotografici della conferenza stampa: Opera Festival Fondazione Arena, Ennevifoto. Da sinistra a destra: Il vice Direttore artistico Stefano Trespidi, Il Sovrintendente e Direttore artistico Cecilia Gasdia, il Sindaco e Presidente di Fondazione Arena Federico Sboarina, il Direttore generale di Fondazione Arena Gianfranco De Cesaris


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