Più di cinquanta dipinti di maestri italiani e internazionali, molti dei quali inediti esposti per la prima volta, raccontano l’universo artistico all’epoca dell’apertura e dei primi anni di vita dell’Accademia di Carrara. La mostra si pone infatti come un cardine delle iniziative per celebrare i 250 anni dell’istituzione toscana, che aprì i suoi corsi nella primavera del 1770. Scultore, abate, praticante di pittura e primo Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Giovanni Antonio Cybei (Carrara 1706–1784) fece tesoro delle suggestioni pittoriche ricevute nei suoi viaggi, che questa esposizione vuole ricreare. La mostra racconta Carrara nel Settecento, quando la città scopri la sua vocazione artistica e, da mero luogo di scavo e commercio del marmo, divenne un centro di produzione di scultura e polo di formazione degli artisti.

Sebastiano Ricci (Belluno 1659-Venezia 1734), Impresa di Alessandro Farnese (atto di resa di una città?), Pienza, collezione privata

Cybei, fra i personaggi poco noti del Settecento artistico italiano, fu una delle personalità più interessanti, come dimostrano le sue opere destinate ai più importanti luoghi d’arte d’Europa: dalla Basilica di San Pietro alla Reggia di Venaria, dall’Ermitage di San Pietroburgo, al Victoria & Albert Museum di Londra.

All’artista e all’universo di relazioni e influenze che ebbe nel corso della sua non breve vita, è dedicata la mostra “Goya Boucher Ricci Batoni e i maestri del ‘700 nelle città del Cybei”a cura di Marco Ciampolini, allestita dall’11 giugno al 10 ottobre 2021 al Museo Carmi di Villa Fabbricotti.



François Boucher (Parigi 1703–1770), Paesaggio arcadico,
Siena, Museo Civico

I dipinti forniscono una rappresentazione completa dei generi pittorici settecenteschi, dagli episodi storici a quelli religiosi, dall’allegoria alla mitologia, dal ritratto alla scena di genere, dalla veduta al capriccio.

Sono opere spesso sconosciute, dimenticate o difficilmente accessibili: 16 inedite, 7 mai studiate in sede scientifica,10 esposte per la prima volta e 4 provenienti da enti pubblici o istituzioni museali poco note. La mostra illustra un’epoca in cui gli artisti si muovevano tra il Ducato di Modena, di cui faceva parte il Principato di Carrara, e il resto d’Italia, da Roma a Torino, da Pisa a Napoli: tutti luoghi frequentati dallo scultore.


Francisco José de Goya y Lucientes (Fuendetodos, 1746–Bordeaux, 1828), Autoritratto a 25 anni, Collezione Privata

Nel percorso si ammirano lavori di Pompeo Batoni, tra i più grandi ritrattisti del suo tempo, le tele a tema religioso di Giovanni Battista Tempesti, un soggetto allegorico di Sebastiano Ricci, le vedute Giovanni Paolo Pannini, l’imponente ciclo delle quattro stagioni di Francesco Corneliani, e molti altri dipinti di artisti meno noti al grande pubblico ma di assoluto talento.

Tra i nomi internazionali troviamo il parigino François Boucher, pittore della corte di Luigi XIV, Pietro Pedroni anticipatore del Neoclassicismo, e due preziosi autoritratti di Francisco Goya, che dimostrano l’evolvere dello stile dell’artista nello stesso soggetto.

Opere che accompagnano il respiro culturale che caratterizzò la produzione scultorea di Cybei, destinata alle grandi corti europee.
Catalogo di Silvana Editoriale.

M.F.C.S.
Fonte: Facco P&C, 3 giugno 2021


GOYA BOUCHER RICCI BATONI
E I MAESTRI DEL ‘700 NELLE CITTÀ DEL CYBEI
11 giugno – 10 ottobre

Carmi | Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti
Parco della Padula, Via Sorgnano, 42–54033,Carrara
museo.carmi@comune.carrara.ms.it
+39 3351047450
Comune di Carrara – CARMI | Museo Carrara e Michelangelo a Villa Fabbricotti