Prosegue incessantemente in tutta Italia l’attività dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Di seguito, le operazioni che, tra la metà di maggio e l’inizio di giugno 2021, si sono felicemente concluse con la restituzione dei capolavori d’arte ai legittimi proprietari. Le indagini sono spesso state svolte avvalendosi del formidabile ausilio della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte.

FRAMMENTi DI AFFRESCO DI BENOZZO GOZZOLI A PISA
(NEL CIMITERO DOVE RIPOSA IL CAPITANO KELLER DEI MONUMENTS MEN)
CARABINIERI TPC MONZA
È stato restituito uno strappo di affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli (1421-1497), probabilmente trafugato nel 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale, nel corso dei lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisadopo il bombardamento del 31 agosto 1943 da parte dell’aviazione americana. Esportato illecitamente, era stato acquistato da un cittadino lombardo presso un antiquario inglese negli anni Novanta.

La collaborazione con la Soprintendenza ha permesso di stabilire che gli affreschi provenivano dal Camposanto, dove, da maggio 2000, è sepolto per sua espressa volontà Deane Keller (14 dicembre 1901 – 12 aprile 1992), Capitano della V Armata statunitense, appartenente ai Monuments Men, che il 2 settembre 1944 entrò a Pisa con il compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d’arte, tra cui il Camposanto e il Battistero.

La riconsegna dell’affresco strappato è avvenuta l’11 giugno 2021 in piazza del Duomo a Pisa, nel Camposanto dell’Opera della Primaziale Pisana, al suo Presidente dott. Pierfrancesco Pacini, da parte del Maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Monza che aveva avviato le indagini nel 2020.

Il recupero del capolavoro rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che nel maggio 2021, a Castellammare di Stabia (NA), ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei (Vedi approfondimento DeArtes qui)

Pisa, 11 giugno 2021
Immagine di apertura:
Elementi pittorici facenti parte delle decorazioni presenti
nel corridoio affrescato del Camposanto Monumentale di Pisa.
La figura centrale proviene dal ciclo pittorico “Storia sogno e nozze di Giacobbe”, il volto a destra dal ciclo pittorico “Storie di Esaù e Giacobbe”, mentre quello a sinistra dall’affresco “Innocenza di Giuseppe”



RIMPATRIATA DA MONACO “MARIA MADDALENA PENITENTE” DEL 600
CARABINIERI TPC MONZA
Il dipinto a olio su tavola “Maria Maddalena Penitente” risalente al Seicento è statorecuperato a Monaco di Baviera. L’opera era stata rubata da un’abitazione privata di Milano nell’agosto del 1975 ed è stata individuata sul catalogo di una nota casa d’aste bavarese che lo offriva da una base di partenza di 15.000 euro. Deferito alle autorità per riciclaggio, un commerciante d’arte emiliano.

L’indagine era stata avviata nel 2016 dai Carabinieri TPC di Monza, con il Comandante Maggiore Francesco Provenza, su segnalazione dei militari della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC. Il rimpatrio dell’opera da Monaco di Baviera è avvenuto alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica della città tedesca e del Console Generale italiano, dottor Enrico De Agostini, al termine dell’attività di cooperazione internazionale giudiziaria, attraverso lo strumento giuridico dell’“Ordine Europeo di Indagine”.

È questo il secondo rimpatrio dalla Germania di un bene culturale nel giro di pochi mesi: a dicembre dello scorso anno, il Nucleo TPC di Monza aveva riportato in Italia un altro bene d’arte, anch’esso posto all’incanto da una casa d’aste di Monaco di Baviera, asportato sempre nel 1975 da un’abitazione di Calco (CO).

Monza, 29 maggio 2021


STRUMENTI MUSICALI ANTICHI
BLOCCATI PRIMA CHE VARCASSERO IL CONFINE
CARABINIERI TPC BOLOGNA
È stata sequestrata un’intera collezione privata di strumenti musicali, la più grande al mondo di questo genere, databile dal 1550 al 1780. Gli oltre 150 pezzi – fra cui 95 strumenti musicali antichi a corda quali viole da gamba, violed’amore, violini, viole, violoncelli, violoni, violini speciali, clavicembali, archi storici e persino unsaranji indiano – e altri manufatti artistici di assoluto pregio quali un vaso cinese antico, 4 spartiti musicali d’epoca, 2 dipinti raffiguranti scene con musici risalenti al XVII secolo, stavano per lasciare il territorio nazionale. Gli oggetti si trovavano su tre furgoni provenienti da Bologna, che sono stati fermati a Tarvisio sulla rampa di accesso all’Autostrada A/23 prima che potessero attraversare il confine con l’Austria.

L’attività investigativa è stata condotta dal Nucleo TPC di Bologna, con il Comandante Ten. Col. Giuseppe De Gori, in collaborazione con i Nuclei di Udine e Roma e con il fattivo supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tarvisio (UD).

La collezione, di proprietà del defunto Prof. Josè Vazquez, artista di primo piano nel panorama musicale mondiale, già docente presso l’Università di Vienna e il conservatorio di Winterthur, nonché direttore della Orpheon Foundation, organizzazione votata alla conservazione e alla valorizzazione degli strumenti musicali antichi, era stata esposta in mostra da giugno 2020 a gennaio 2021 presso il Museo di San Colombano di Bologna; da gennaio 2021 si trovava presso il Castello Orsini – Odescalchi di Bracciano (RM) e in precedenza presso il Castello di Duino (TS).

Bologna 28 maggio 2021


ATLANTE “THEATRUM ORBIS TERRARUM” DEL 600
RIPORTATO ALLA BIBLIOTECA LUCCHESIANA DI AGRIGENTO
CARABINIERI TPC BOLOGNA
L’Atlante “Theatrum Orbis Terrarum” di Abraham Ortelius, importante opera libraria risalente al 1612, è stato restituito alla prestigiosa Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, da dove era stato sottratto prima del 1947 e dove sarà ricollocato per essere restituito alla collettività per la pubblica fruizione e lo studio.

La restituzione a Don Angelo Chillura, Direttore della Biblioteca, da parte del Ten. Col. Giuseppe De Gori, Comandante del Nucleo di Bologna, si è svolta il 10 giugno 2021 alla presenza di S.E. Mons. Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento, e del Col. Vittorio Stingo, Comandante Provinciale Carabinieri di Agrigento.

Gli accertamenti hanno preso il via a seguito della richiesta, da parte di un commerciante, dell’attestato di libera circolazione finalizzato all’uscita definitiva dall’Italia del volume, che riportava timbri erasi su tutte le tavole. Le complesse indagini – svolte con l’ausilio tecnico scientifico dei R.I.S. di Parma e dei funzionari della Soprintendenza – hanno permesso di isolare la traccia di un timbro a umido ancora presente sull’opera libraria e accertarne così la certa provenienza.

Bologna, 10 giugno 2021


SCULTURA “SANTA LUCIA” DI WILDT
E DIPINTI DEL XVII – XX SEC
CARABINIERI TPC FIRENZE
La scultura in marmo che ritrae Santa Lucia, opera dell’artista Adolfo Wildt, è stata restituita all’Azienda Sanitaria Locale Toscana Nord Ovest. La scultura era stata alienata nel 2015 dalla sede della Sezione Provinciale di Livorno dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus. I cittadini potranno ammirare l’opera collocata all’interno del Museo Fattori di Livorno, luogo dove è avvenuta la restituzione, il 7 giugno 2021, da parte del Capitano Claudio Mauti, Comandante del Nucleo TPC di Firenze. Erano presenti il dott. Luca Salvetti, Sindaco di Livorno, e la dott.ssa Maria Letizia Casani, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria.

L’esportazione dal territorio nazionale e la vendita presso una nota casa d’aste londinese, alla cifra di 600.000 euro, sono state dichiarate irregolari. Pertanto l’opera è stata ritirata dal collezionista parigino che se l’era aggiudicata all’asta di Londra del 2015, favorevole al suo ritorno in Italia. Il 26 giugno 2019 i militari del Nucleo TPC di Firenze si sono recati a Parigi per rimpatriare la scultura.

Il Nucleo fiorentino ha riconsegnato anche sei tele sequestrate nel febbraio 2014 durante le attività che hanno portato al ritrovamento di importanti opere d’arte asportate dal Museo San Matteo di Pisa. Si tratta di dipinti eseguiti tra il XVII e il XX secolo che, insieme ad altri quadri, furono affidati nel 1993 a un artigiano accreditato per il restauro dalla Soprintendenza, presso il quale sono stati ritrovati.

Firenze, 7 giugno 2021


55 DOCUMENTI STORICI DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
CARABINIERI TPC FIRENZE
55 documenti archivistici risalenti al 1948 sono stati recuperati a Lucca presso una libreria antiquaria. Il recupero dei documenti demaniali, inalienabili in quanto appartenenti allo Stato, è stato possibile grazie alla segnalazione pervenuta da un bibliotecario milanese il quale, navigando su un sito e-commerce, ha notato l’inserzione intitolata “Missione italiana a Cefalonia 1948”, proveniente dal Ministero Affari Esteri.

È stato accertato che i documenti – fonogrammi, telespressi, cartine geografiche e carteggio relativo alla missione italiana – erano nella disponibilità di un Funzionario del Dicastero romano residente a Lucca e deceduto alla fine degli anni Sessanta. Rimasti all’interno di una cartellina nella sua casa, erano stati prelevati dalla persona incaricata dello sgombero dei locali e venduti alla libreria antiquaria lucchese.

La restituzione è avvenuta a Roma il 24 maggio 2021, alla dott.ssa Paola Busonero, Funzionario responsabile della Sezione III dell’Archivio Storico – Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, da parte del Cap. Claudio Mauti, Comandante del Nucleo TPC di Firenze.

Firenze, 24 maggio 2021


OPERAZIONE “PAESAGGIO VIOLATO”
11 VILLE SEQUESTRATE NEL COMUNE DI GOLFO ARANCI
CARABINIERI TPC CAGLIARI
Nel corso dell’operazione chiamata “Paesaggio violato”, una maxi lottizzazione di 11 ville, per un valore di circa 10 milioni di euro, è stata sequestrata in località Terrata – Sottomonte del Comune di Golfo Aranci (SS), nel complesso residenziale denominato “Ville del Golfo”. Quest’area infatti è stata dichiarata di notevole interesse pubblico dal Ministero della Cultura, perché caratterizzata dal susseguirsi di quadri naturali mozzafiato, creati da promontori di granito che svettano dal mare e dalla rigogliosa flora mediterranea. Un territorio quindi tutelato da vincolo paesaggistico dove, oltre agli abusi edilizi è emersa una lottizzazione abusiva. Diciassette sono le persone indagate. Si aggiunge il grave pericolo in caso di calamità naturali, per la presenza nell’area dell’alveo di un torrente. Per questo motivo, sono state ipotizzate responsabilità penali anche per la Pubblica Amministrazione che aveva rilasciato le autorizzazioni edilizie.

Dopo verifiche e indagini iniziate nel 2019, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari, con l’ausilio del Nucleo di Firenze e del Reparto Territoriale di Olbia, l’8 giugno 2021 hanno proceduto al sequestro dei lotti. Il risultato è stato raggiunto grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza di Sassari e con il 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia che, con i suoi velivoli, ha contribuito in maniera determinante a far emergere le criticità.

Tempio Pausania, 8 giugno 2021


M.F.C.S.
Fonte: comunicati stampa maggio e giugno 2021