Ha compiuto 50 anni nel 2020, la Concattedrale Gran Madre di Dio, progettata dal celebre architetto Gio Ponti. Evento principale delle celebrazioni è la mostra “Gio Ponti e la Concattedrale di Taranto 1970-2020. Il sogno di una città, il sogno dei suoi cittadini e il sogno di Guglielmo e di Giovanni” allestita presso il Museo Diocesano di Taranto già dal dicembre 2020, ma la cui apertura al pubblico è stata posticipata a causa della pandemia.
Nel percorso espositivo – visibile dal 16 giugno al 26 settembre 2021 e curato da Fernando Errico, Gabriele Rossi, Francesco Simone, con Maria Piccarreta – la Concattedrale si svela al pubblico attraverso le fasi cruciali dell’iter progettuale: dal racconto epistolare con la committenza, ai disegni interlocutori, agli studi di dettaglio, fino alla redazione degli elaborati esecutivi e l’avvio del cantiere.
La mostra, suddivisa in cinque sezioni tematiche e arricchita da supporti audio e video, conduce il visitatore alla comprensione graduale del processo ideativo, partendo dalla conoscenza dei due personaggi cardine dell’opera: Gio Ponti (1891-1979), esponente di spicco dell’architettura italiana del Novecento e mons. Guglielmo Motolese (Martina Franca, 5 novembre 1910 – Taranto, 5 giugno 2005), arcivescovo di Taranto e committente illuminato, che consacrò la chiesa il 6 dicembre 1970.
Come evidenziato in mostra, l’incontro fra i due si fece subito operativo, come dimostrano le cospicue corrispondenze frutto di proposte e suggerimenti volti a definire quello che diventerà il “il sogno di una città, il sogno dei suoi cittadini e il sogno di Guglielmo e di Giovanni”. Taranto era in quegli anni una città in espansione, in cui la nascita dei quartieri periferici rischiava di frammentare l’unitarietà non solo urbana, ma anche spirituale. Da giovane prelato, Guglielmo Motolese intuì l’esigenza di una nuova cattedrale più ampia accogliente e luminosa, dove poter radunare i numerosi fedeli che sentivano lontana “l’antica e veneranda Basilica” di San Cataldo.
Gio Ponti, ormai ottantenne, mise in atto la sua indiscussa professionalità per un incarico di alta responsabilità: architettare una visione. Durante un processo creativo lungo e tormentato, Ponti elaborò numerose soluzioni ma ne presentò solo tre al committente: il Tempio, la Nave e la Vela. A conclusione del cantiere, l’ultima sezione della mostra è dedicata agli aspetti cerimoniali dell’inaugurazione e della consacrazione. Le riprese video supportate dagli audio originali ampliano la percezione della magnificenza del progetto di Ponti.
M.F.C.S.
Fonte: Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura, 11 giugno 2021
Immagine tratta da pagina FB Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce
GIO PONTI E LA CONCATTEDRALE DI TARANTO 1970-2020. Il sogno di una città, il sogno dei suoi cittadini e il sogno di Guglielmo e di Giovanni
16 giugno – 26 settembre 2021
Museo Diocesano di Taranto
Vico I Seminario (centro storico)
info@concattedraletaranto2020.it – sabap-le.eventi@beniculturali.it
Info per accesso:
Associazione Culturale Obiettivo Borgo Antico Taranto
Tel 099.4716003 | 346.3083297 | 329.4129812
Mail: obiettivoborgoantico@gmail.com
www.concattedraletaranto2020.it | www.museodiocesanotaranto.it
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