Un invito a elaborare una memoria condivisa, comune e partecipata, rinsaldando il ruolo di agorà pubblica connaturato al teatro. Un’innovativa installazione tecnologica, ideata dal direttore Davide Livermore, apre ufficialmente il G8 Project, con cui il Teatro Nazionale di Genova riflette sul drammatico G8 svoltosi a Genova nel 2001. Dopo questa prima tappa il percorso proseguirà in autunno, tra settembre e novembre 2021, con laboratori, spettacoli, incontri.
G8 PROJECT: FARE LUCE / MAKING LIGHT
Fare Luce / Making light è il titolo dell’installazione di memoria al Teatro Ivo Chiesa, dal 19 al 22 luglio 2021, in coincidenza con il ventennale del G8 di Genova. Di quei giorni resta un’imponente bibliografia, una miriade di fotografie, servizi TV, film, documentari. Ma anche quando le testimonianze sono dirette, esiste sempre una voce intermediaria, una scelta, un montaggio che in qualche modo esprime un giudizio. L’obiettivo di Davide Livermore, che si è ispirato al modello della “Casa della memoria” di Santiago del Cile, è quello di offrire una sorta di “cronaca pura” degli eventi di quel G8 e dei giorni che lo precedettero.
Il gruppo di lavoro del Teatro Nazionale di Genova, supervisionato dal giornalista del Secolo XIX Marco Menduni, Premio Saint Vincent del giornalismo proprio per i suoi servizi sul G8, ha portato avanti la ricerca sulle fonti con la massima oggettività possibile, per arrivare a un’esposizione aderente ai nudi fatti.
Gli spettatori entrano in un enorme cubo bianco, allestito sul palco del Teatro Ivo Chiesa, avvolti dalle musiche di Stellare – Sartoria Sonora. Grazie a una app sviluppata da ETT, ognuno inquadra con il proprio cellulare alcuni marker, che sbloccano elenchi, date, cifre, cronache, sentenze: una sintesi senza precedenti di ciò che accadde durante e attorno a quei giorni. Un racconto suddiviso in dieci step che ciascun spettatore può comporre e portare via con sé sul proprio smartphone. Nella scheda finale, realizzata con la realtà aumentata, il confronto delle prime pagine dei quotidiani dell’epoca, italiani e stranieri. Ingresso gratuito su prenotazione.
G8 PROJECT
Nell’ambito delle manifestazioni legate ai festeggiamenti per i 70 di storia (vedi approfondimento DeArtes qui) il Teatro Nazionale di Genova, sotto la direzione di Davide Livermore, propone il G8 PROJECT per riflettere sui grandi temi della convivenza civile, delle relazioni internazionali e della politica culturale come fondamento della vita sociale.
Nel luglio del 2001 la città fu epicentro di uno scontro durissimo tra forze dell’ordine e manifestanti pacifici, arrivati in città da tutto il mondo, per esprimere una visione alternativa alle strategie di politica economico-internazionale rappresentate dai cosiddetti “8 Grandi”. Cosa sarebbe il mondo, oggi, se non ci fosse stata la “chiusura” di quei giorni?
Gli eventi legati al G8 Project – laboratori, spettacoli, incontri, un’installazione firmata dallo stesso Livermore – si articoleranno nel corso dell’anno.
G8 PROJECT: QUEL CHE RESTA DEL FUOCO
La distanza dal G8 ad oggi corrisponde a una generazione intera, quella dei ragazzi che nel 2001 non erano ancora nati. A loro è dedicato il percorso laboratoriale curato da Giorgio Scaramuzzino ed Elena Dragonetti. I ragazzi del 2001 erano animati dal desiderio di costruire un mondo nuovo frantumato dalle violenze di quei giorni. Cosa sognano i ragazzi di oggi? Cosa significa per loro lottare e qual è la loro visione di un altro mondo possibile in questo contesto di pandemia? Attraverso il confronto tra due generazioni e un’indagine sui concetti di sogno e utopia, tra settembre e ottobre 2021 nascerà uno spettacolo in cui 15 studenti saliranno sul palco insieme ad attori professionisti.
G8 PROJECT: OPENING CONFERENCE
Un incontro internazionale aprirà il “G8 del Teatro e della cultura”. Il simposio, il 9 ottobre, vuole essere utile a focalizzare i nuovi scenari e le politiche teatrali da ipotizzare nell’immediato futuro in Italia, in Europa e nel contesto internazionale. Quale ruolo ha il Teatro nel tratteggiare una nuova convivenza civile e una riconquistata relazione di contatto umano e superamento della pandemia e della paura? Come tessere reti tra persone e istituzioni, in Europa e nel mondo, per ripensare le politiche culturali del prossimo futuro?
All’incontro, cui sono invitate le personalità rappresentative delle massime istituzioni nazionali ed europee, parteciperanno le autrici e gli autori coinvolti nel progetto “Il mondo che abbiamo – 9 spettacoli tra memoria e futuro”.
G8 PROJECT: IL MONDO CHE ABBIAMO / THE WORLD WE HAVE
Il Teatro Nazionale di Genova, dal 9 ottobre al 6 novembre, ha invitato otto autori e autrici, di caratura internazionale, provenienti dai paesi rappresentativi del G8 di venti anni fa, a raccontare, attraverso gli strumenti del Teatro, con opere inedite, il presente e un futuro del nostro pianeta. Fare sentire le voci di artisti d’Europa e del mondo, significa contribuire non solo alla riapertura dei teatri, ma anche al tentativo di ricostruire una comunità. Affronteranno teatralmente temi e ricordi, suggestioni e illusioni, ideali e disillusioni, i 9 spettacoli “tra memoria e futuro”, al Teatro della Corte Ivo Chiesa e al Teatro Gustavo Modena a Sampierdarena. Le opere saranno raccolte e pubblicate in italiano con testo originale a fronte.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 9 luglio 2021
Teatro Nazionale Genova
Tel. 010 53421
teatro@teatronazionalegenova.it
www.teatronazionalegenova.it
G8 PROJECT: FARE LUCE / MAKING LIGHT
Installazione di memoria
19 – 22 luglio 2021
Genova, Teatro Ivo Chiesa
G8 PROJECT: QUEL CHE RESTA DEL FUOCO
Laboratorio per studenti e spettacolo
settembre – ottobre 2021
G8 PROJECT: OPENING CONFERENCE
9 ottobre 2021
G8 PROJECT : IL MONDO CHE ABBIAMO / THE WORLD WE HAVE
Spettacoli tra memoria e futuro
9 ottobre – 6 novembre 2021