Surviving Humanity documenta il viaggio intorno al mondo del fotografo Alberto Giuliani, in quei luoghi dove la scienza guarda al futuro, come i centri di crioconservazione, gli istituti che si occupano di robotica, le strutture dove si simula la vita su Marte e altro ancora. Photolux Festival di Lucca, la Biennale Internazionale di Fotografia (vedi approfondimento DeArtes qui), torna da protagonista a Les Rencontres International de la Photographie di Arles (Francia), uno degli appuntamenti più importanti e riconosciuti a livello mondiale.

Gli spazi della Fondation Manuel Rivera-Ortiz ospitano, dal 4 luglio al 26 settembre 2021, la mostra che presenta 15 immagini tratte dal progetto di Alberto Giuliani (Pesaro, 1975), attraverso il quale il fotografo italiano s’interroga sul futuro dell’umanità sempre più incerto a causa del cambiamento climatico, dei problemi demografici, dei timori di una possibile guerra nucleare, del fenomeno delle migrazioni, del pericolo delle pandemie. L’umanità, nei prossimi decenni, dovrà affrontare sfide enormi e, per la prima volta, avrà a che fare con la propria sopravvivenza su questo pianeta.

Sooam Biotech, Seul, Corea. Questo cucciolo di German Shepherd appena nato è uno dei 150 commissionati dall’esercito americano. Sono tutti copie di Quentin, un cane capace di rompere l’osso del collo di un potenziale nemico con un solo morso

Da questi presupposti, Alberto Giuliani, tra il 2017 e il 2019, ha intrapreso un viaggio intorno al mondo per raccontare, attraverso le sue fotografie, le esperienze di uomini e donne che si stanno occupando del nostro destino e documentare quei luoghi dove l’essere umano sta organizzando la propria resilienza. Tra questi, la base scientifica al Polo Nord, il Global Seed Vault alle Isole Svalbard, la banca dei semi che fornisce una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi, i centri di crioconservazione (USA), gli allevamenti di insetti commestibili (Olanda), la biosfera per preservare la biodiversità delle foreste (Regno Unito).

Giuliani ha inoltre visitato gli istituti di robotica che sviluppano tecnologia umanoide (Giappone) o i laboratori che conducono ricerche sulla genomica umana (Cina), ha incontrato astronauti della NASA che simulano la vita su Marte, gli scienziati che hanno creato il primo sole artificiale (Germania) e molto altro ancora.

La mostra, promossa da Photolux, è curata da Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti, rispettivamente direttore e codirettrice di Photolux Festival di Lucca.

M.C.S.
Fonte: CLP Relazioni Pubbliche, 28 giugno 2021
Immagine di apertura: Vulcano Mauna Loa, Hawaii, USA. L’astronauta francese della NASA Damien Verseux salta durante un’esercitazione di attività extra veicolare. Sei astronauti hanno trascorso 365 giorni in completo isolamento sul vulcano, in un paesaggio che si avvicina molto a quello che troveranno su Marte. Questa quarta missione di allenamento nella quale si è simulata la vita su Marte, è la più lunga mai organizzata dalla NASA

Humanoids robots in Japan – National Museum of Emerging Science and Innovation (Miraikan)
Università di Osaka, Giappone. Questo robot Geminoid è stato programmato per leggere notizie da tutto il mondo, in tempo reale, 24 ore su 24. Si tratta probabilmente di una provocazione, ma evidenzia uno dei motivi per i quali queste macchine sono pensate per sostituire gli umani: occuparsi di attività che necessitano di molta pazienza.


SURVIVING HUMANITY
4 luglio – 26 settembre 2021

Fondation Manuel Rivera-Ortiz
18 Rue de la Calade – Arles (Francia)
Informazioni: T. +33 (0)4 90 96 76 06
www.mrofoundation.org