Paolo Veneziano guidò la prima bottega pittorica nella Venezia tardo medievale, producendo opere che vanno dalle complesse pale d’altare ai piccoli dipinti destinati alla devozione personale. La mostra tematica riunisce pannelli che originariamente formavano un insieme più grande ma che oggi sono sparsi in diverse collezioni. Un capolavoro in prestito dal Complesso monumentale della Pilotta di Parma brilla nella mostra “Paolo Veneziano: Art and devotion in 14th-century Venice” che il pubblico internazionale può ammirare al Getty Center di Los Angeles dal 13 luglio al 3 ottobre 2021.

Si tratta del prezioso trittico di Paolo Veneziano raffigurante la “Crocefissione e la Madonna con il Bambino”, fondo oro datato tra il 1330 e il 1340, gioiello della sezione riservata alla Pittura Veneziana tra ‘200 e ‘500 della Galleria Nazionale. Il prestito rientra nel rapporto di collaborazione scientifica che intercorre tra il Getty Center e la Nuova Pilotta, favorito dal Ministero della Cultura, spiega il direttore Simone Verde, che ha personalmente accompagnato l’opera nel viaggio oltreoceano.

La mostra del Getty, curata dal Senior Curator of paintings Davide Gasparotto, propone anche alcune opere del Maestro veneziano per la prima volta ricomposte grazie ai prestiti dei diversi musei che ne conservano singole porzioni.

Con materiali e tecniche che arrivavano nella sua città natale da Bisanzio, dall’Africa e dall’Asia, Paolo Veneziano ha prodotto una vasta gamma di opere visivamente ricche, tra cui elaborate pale d’altare composte da numerosi pannelli dipinti collocate all’interno di cornici intagliate in legno dorato.

Il trittico del Complesso è un’opera di fondamentale importanza per la mostra, in quanto si tratta di una versione completamente integra che offrirà un’opportunità di confronto per la ricostruzione di un altro trittico dell’artista, le cui parti frammentate si trovano alGetty, ad Avignone, a Worcester e a Washington.

Inoltre, l’istituzione statunitense sta sostenendo il restauro di una pala di Girolamo Mazzola Bedoli raffigurante la Sacra famiglia con i santi Caterina eGiovannino. La grande tela che si trovava in cattive condizioni conservative, dopo ilrestauro sarà esposta nelle nuove sale dell’Ala Nord dedicate alla pitturaemiliana del Cinquecento e Seicento, insieme ad altreopere dell’artista parmense.

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Pilotta 13 luglio 2021

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