Si presenta estremamente ricca e diversificata l’offerta culturale estiva al MASI | LAC, Museo d’arte della Svizzera italiana a Lugano. Diverse sono le mostre di recente apertura, alcune delle quali si protrarranno fino al prossimo autunno/inverno. Si aggiunge un palinsesto di spettacoli all’aperto, tra musica, teatro, danza, conversazioni e una gigantesca installazione interattiva.

MATHIAS GMACHL. ECHOES – A VOICE FROM UNCHARTED WATERS
Lugano, Parco Ciani
25 giugno – 12 ottobre 2021
www.luganolac.ch/echoes

Giunge a Lugano nella cornice del Parco Ciani, l’installazione artistica “Echoes – a voice from uncharted waters” dell’artista austriaco Mathias Gmachl. Realizzata da LAC Lugano Arte e Cultura in coproduzione con MuseumsQuartier di Vienna e Quartier des Spectacles di Montréal, l’opera di grandi dimensioni, dall’aspetto di una balena, invita all’ascolto e alla riflessione, mettendo l’osservatore di fronte all’impatto delle sue azioni sull’ambiente circostante.

Echoes – a voice from uncharted waters è un’opera sonora, luminosa e interattiva, realizzata in acciaio, dal peso di 5 tonnellate e 17 metri di lunghezza. È stata progettata e sviluppata dall’artista insieme ad alcuni biologi marini nell’arco di un anno: le linee si ispirano al ventre striato delle balene, mentre i colori sono stati scelti per rappresentare tutte le creature marine.

Mathias Gmachl, Echoes – a voice from uncharted waters © 2021 LAC Lugano Arte e Cultura. Parco Ciani Foto Studio Pagi

L’opera è dotata di un sensore che delimita un’area entro cui la balena può vivere indisturbata: interagendo rispettosamente con lo spazio vitale del mammifero marino, il pubblico si immerge nel paesaggio sonoro di mari e oceani, un universo melodico, grazie alle registrazioni effettuate da esperti del suono con speciali idrofoni. Se l’osservatore si avvicina troppo, viene posto a confronto con l’inquinamento acustico: l’illuminazione dell’opera si attenua e i suoni diventano sempre più flebili fino a scomparire completamente ed essere sostituiti dal rumore dei porti industriali, attirando l’attenzione sulle minacce che incombono sulle specie marine.

Echoes – a voice from uncharted waters è un’installazione itinerante tra Austria, Svizzera e Canada: esposta a Vienna nel cortile del MuseumsQuartier fino all’11 giugno, lascerà Lugano il 12 ottobre per essere presentata a Montréal a fine anno.
Durante il periodo dell’esposizione, Lac edu propone attività per bambini.

LAC en plein air  © 2021 LAC Lugano. Foto Studio Pagi

LAC EN PLEIN AIR. IL VOLTO ESTIVO DEL LAC
6 luglio – 10 settembre 2021
www.luganolac.ch

L’Agorà del centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura torna ad essere il luogo in cui incontrarsi, in totale sicurezza. La rassegna estiva LAC en plein air festeggia i suoi primi quattro anni di vita proponendo due mesi di visioni e ascolti di qualità, da martedì 6 luglio a venerdì 10 settembre 2021. Un palinsesto di oltre 35 appuntamenti, che ospita artisti cari al LAC, volti nuovi per la scena ticinese, grandi protagonisti della danza contemporanea, musicisti provenienti da tutto il mondo.

L’edizione 2021 presenta concerti di musica classica e contemporanea, incursioni nelle sonorità del mondo, spettacoli di teatro e danzaincontri con artisti e curatorieventi e attività dedicati alle famiglie. Un’offerta pensata e programmata in virtuosa collaborazione con LuganoMusica, Orchestra della Svizzera italiana e Museo d’arte della Svizzera italiana, nell’ambito del programma di mediazione culturale LAC edu. L’offerta musicale si arricchisce di due iniziative in collaborazione con LongLake Festival e MyNina Spettacoli, in Piazza Riforma.  
Per il programma completo si rimanda al sito.

Nicolas Party, Still Life, 2017, Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. Deposito dell’Associazione ProMuseo. Foto: Isabelle Arthuis © Nicolas Party

NICOLAS PARTY. ROVINE
27 giugno 2021 – 9 gennaio 2022
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
MASI | LAC
masilugano.ch

Il Museo d’Arte della Svizzera italiana presenta “Rovine”, la prima grande mostra monografica di Nicolas Party (Losanna, 1980) allestita in un museo europeo. Con questo progetto immersivo l’artista ha dato vita a un universo straniante, contraddistinto da audaci contrasti cromatici, avvolgenti forme architettoniche e inaspettate decorazioni trompe l’œil, all’interno del quale sono messe in scena le sue magnetiche opere: ampi dipinti murali site-specific, intriganti sculture policrome e luminosi dipinti a pastello.


L’allestimento presenta 31 dipinti a pastello e 4 sculture dipinte realizzate tra il 2013 e oggi,alcune delle quali vengono presentate per la prima volta al pubblico.

L’ambizioso progetto espositivo, visibile dal 27 giugno 2021 al 9 gennaio 2022, è stato concepito dall’artista espressamente in relazione alla struttura della vasta sala espositiva situata al piano interrato del MASI, nella sede del centro culturale LAC, dove è sorta un’imponente architettura a pianta centrale, articolata in cinque ambienti distinti dedicati ad altrettanti temi ricorrenti nell’opera di Nicolas Party: la natura morta, il ritratto, le vedute rocciose, le grotte e il paesaggio.

All’esterno della struttura, Party ha realizzato quattro ampi dipinti murali a pastello ispirati ad altrettante opere di Arnold Böcklin (1827-1901), pittore svizzero fra i principali esponenti del simbolismo, raffiguranti enigmatiche vedute di edifici in disfacimento a cui fa allusione il titolo della mostra.
Catalogo edito da Scheidegger & Spiess e Edizioni Casagrande in tre, lingue: italiano, inglese, tedesco.

Marianne von Werefkin, Il Ticino, 1927, Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. Collezione Cantone Ticino

SENTIMENTO E OSSERVAZIONE. ARTE IN TICINO 1850-1950
Le collezioni del MASI
Dal 9 maggio 2021
masilugano.ch

Dal XIX secolo, le collezioni del MASI non sono improntate solamente dalla comunità artistica regionale, bensì anche dagli artisti, collezionisti, commercianti e studiosi che hanno scelto il Ticino come patria d’adozione. Nelle collezioni è rappresentata l’ambivalenza caratteristica del Cantone, che da un lato ha un’identità culturale italiana e dall’altro appartiene politicamente allo Stato federale svizzero.

La presentazione delle collezioni del MASI, arricchita da alcune importanti opere in prestito, offre una visione di come l’arte in Ticino – a partire dalla fondazione dello Stato federale nel 1848 fino alla fine della seconda Guerra mondiale – si sia dinamicamente evoluta nel suo contesto culturale specifico, e mostra le influenze, provenienti da Sud e da Nord, che si sono affermate nella regione.

Il percorso espositivo è strutturato cronologicamente in cinque parti, dal paesaggio alle atmosfere all’osservazione della vita quotidiana fino alla modernità, e segue alcune tappe fondamentali: dal tardo Romanticismo al Realismo, dall’Impressionismo fino al Post-Impressionismo; attraverso il Simbolismo, l’Espressionismo, la Nuova Oggettività e il Realismo Magico si giunge alle prime fioriture del Surrealismo.

HIERONYMUS BOSCH. IL GIARDINO DELLE DELIZIE
Dal 23 maggio 2021
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
MASI | Palazzo Reali
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Il MASI di Lugano ospita a Palazzo Reali un’opera straordinaria: la copia d’epoca più significativa del capolavoro universalmente conosciuto di Hieronymus Bosch, Il Giardino delle delizie. La cosiddetta “Copia di Norimberga”, presentata dal 23 maggio 2021, è considerata la più importante di tutte le copie storiche conservate fino a oggi: datata in un arco temporale che va dal 1500 al 1550-1560 circa, è stata dipinta quando Bosch era ancora in vita o al più tardi poco più di 40 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1516.

La copia esposta è particolarmente preziosa perché riprende ampiamente l’originale nella tecnica e nello stile pittorico, nel modo di rappresentare le figure, nella resa della luce e delle ombre, nonché nella stesura a sottili strati del colore sullo sfondo chiaro. Il dipinto, che riproduce il pannello centrale del trittico, è stato esposto nelle più importanti mostre dedicate a Bosch, sia a quella del Prado di Madrid tenutasi nel 2000 che a quella allestita alla Gemädegalerie di Berlino nel 2016.

Il Giardino delle delizie di Bosch (Museo del Prado, Madrid) è uno dei dipinti più famosi, ma anche più misteriosi della storia dell’arte europea. Malgrado l’enigmatico e complesso tema iconografico, la rappresentazione del paradiso e dell’inferno di Bosch ha affascinato per oltre 500 anni il pubblico e gli studiosi. Il trittico, realizzato attorno agli anni 1490-1500, è un olio su tavola di quercia. L’eccezionale significato dell’opera fu subito riconosciuto dai contemporanei. Ancora prima della morte di Bosch, furono infatti realizzate una serie di copie di pregio, in alcuni casi dipinte da pittori famosi come ad esempio il pittore di corte Michiel Coxcie o addirittura Lucas Cranach il Vecchio.

 ALTRE MOSTRE IN CORSO

CAPOLAVORI DELLA FOTOGRAFIA MODERNA 1900-1940: La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York
25 aprile – 1 agosto 2021
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
Vedi approfondimento DeArtes qui

LUIGI PERICLE. AD ASTRA 
18 Aprile – 5 Settembre 2021
MASI | Palazzo Reali
Vedi approfondimento DeArtes qui

M.F.C.S.
Fonte: Studio Battage e ddlArts

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