L’artista altoatesino Andreas Senoner fa dell’immobilismo arcaico e severo il cardine della propria ricerca espressiva, in cui il legno è il materiale d’elezione. Transitory bodies si inserisce nel solco della collaborazione tra lo Studio Museo Francesco Messina e il progetto non-profit Cramum, di cui Senoner è risultato vincitore della sesta edizione, nel 2018. Ospitando questa personale, il museo milanese si conferma nel ruolo di laboratorio e centro di sperimentazione artistica.

Transitory bodies presenta la ricerca di Andreas Senoner (Bolzano 1982) sull’essere umano, inteso non come corpo ma come espressione di interiorità.L’artista considera i corpi meri involucri transitori di un’anima laicamente intesa e impegnata in un processo di metamorfosi continua verso un’inafferrabile forma finale. Senoner realizza opere sospese, immobili, avvolte da un alone di mistero e intrise di solitudine.

Andreas Senoner, Involucre

Come spiega il curatore Sabino Maria Frassà, dopo gli anni trascorsi tra Firenze, gli Stati Uniti e la Spagna, Andreas Senoner tende sempre più a un forte ermetismo e una conseguente letterale scarnificazione progressiva dei personaggi ritratti. Le opere più recenti mostrano un inesorabile abbandono della rappresentazione della figura intera per concentrarsi su singole parti di corpo. Prende così forma un’originale analisi del frammento quale metafora stessa dell’esistenza.

È lo stesso Senoner a spiegare che “la storia umana è fatta di frammenti, nell’archeologia per esempio si studiano le culture antiche attraverso le tracce e i frammenti rinvenuti. Nel frammento si ritrovano storie, azioni passate e simboli che hanno un impatto molto forte anche a livello di immaginario collettivo. Lavorare sui frammenti è lavorare intimamente al Tutto”.

Dal 2019 le opere di Senoner appaiono sempre più inquiete. L’iniziale rifugio trovato nella natura non riesce a sopportare il continuo riaffiorare di antiche ferite interiori, da lui definite spine, che diventano un’arma di difesa nei confronti del mondo esterno. Abbandonati i corpi-involucri di piume e licheni, la leggerezza e la speranza del volo sembra oggi del tutto persa. Non è quindi un caso che l’opera scelta per rappresentare il completamento di tale percorso sia Fear, una mano trafitta da spine.
Il nuovo Andreas Senoner modella la propria inquietudine attraverso una ritrovata poetica ermetica, che ben si adatta al complesso momento storico che viviamo.

La mostra fa parte de “La Bella Estate”, il palinsesto culturale estivo promosso dal Comune di Milano, fino al 21 settembre (vedi approfondimento DeArtes e riferimenti qui).

M.F.C.S.
Fonte: Studio Messina, 5 luglio 2021
Immagine di apertura: Andreas Senoner, Fear

Andreas Senoner, Absence

TRANSITORY BODIES
16 luglio – 29 agosto 2021
Ingresso gratuito

Studio Museo Francesco Messina
Via San Sisto 4/A, Milano
Info: +39.02.86453005
c.museomessina@comune.milano.it
www.studiomuseofrancescomessina.it
www.andreassenoner.com