Un festival ideato per esplorare le tradizioni legate all’uso e al suono degli strumenti di vari Paesi del mondo e valorizzare le melodie di America, Africa, Asia, Medio Oriente ed Europa. Un festival diventato risorsa ancor più preziosa per offrire al pubblico esperienze sonore originali e sostenere gli artisti e gli operatori del settore musicale, da quando la crisi generata dalla pandemia ha fortemente colpito tutto il comparto dell’intrattenimento live. La musica dal vivo torna ad arricchire l’offerta culturale del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna con la decima edizione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete in programma dal 27 luglio al 14 settembre 2021, ogni martedì sera alle ore 21.
Un nuovo giro musicale intorno al mondo attraverso otto viaggi sonori per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti declinazioni della musica etnica e popolare contemporanea, oltre i confini geografici e di genere. A fare da filo conduttore nel cartellone è ancora una volta l’attenzione verso il talento e l’originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti.
Si debutta il 27 luglio con l’Orquesta de tango nomade e il suo Mondo Tango, fenomeno transculturale nato agli inizi del ‘900 con la prima orchestra di “tango nomade”, che gira il mondo per raccogliere un repertorio dimenticato, meticcio, cantato in lingue diverse: polacco, francese, turco, greco, italiano, spagnolo, giapponese, inglese.
In agosto si avvista la Stella d’Oriente con il Gafarov Ensemble fondato e diretto dal maestro azero Fakhraddin Gafarov, già direttore del Conservatorio Nazionale di Musica di Baku e solista nell’Orchestra della Radiotelevisione di Stato dell’Azerbaijan. Il loro repertorio spazia tra musiche di Azerbaijan, Iran, Afghanistan, Turchia, l’area dei Balcani e musica rom.
Si arriva in Africa con Freedom of Movement, progetto nato dall’incontro di due anime musicali. Da un lato la kora del griot gambiano Jabel Kanuteh, reduce da un drammatico viaggio di due anni da migrante tra il Sahara, la Libia e il Mediterraneo, dall’altro la batteria di Marco Zanotti, visionario musicista romagnolo già direttore della Classica Orchestra Afrobeat e di Cucoma Combo. Eccezionalmente solo per (s)Nodi, il duo viene affiancato da Stefano Pilia, chitarrista e compositore elettroacustico di base a Bologna.
L’ensemble Incontro a Est presenta Karşılama passando per danze greche che sanno di Turchia, Klezmer di ebrei balcanici, versioni Rom accelerate dei Klezmer balcanici, Taksim e poi musica tradizionale curda, dove già risuonano echi di Caucaso e Iran… Dall’incontro tra Manuel Buda, ebreo milanese con origini miste, Fabio Marconi, milanese, cristiano, famelico ricercatore di musiche popolari d’Italia e del mondo e Ashti Abdo, musicista del Kurdistan siriano, testimone di una storia e di una cultura che ancora oggi lottano per esistere, nasce un itinerario musicale che da Vienna arriva fino al Caspio.
Dall’Est Europa (s)Nodi continua la sua rotta tornando verso il Sud Italia con Mescarìa, il nuovo progetto di tre membri della Baro Drom Orkestar (una delle più importanti world band europee) con Arianna Romanella, giovane cantantessa lucana. Con loro si va dalla Campania, alla pizzica di Puglia, facendo sosta in Basilicata.
Si passa al Bel canto dei Phase Duo, frutto del connubio artistico tra Stefano Greco, producer, dj e sound designer attivo nella scena elettronica milanese, con una passione sfrenata per i poliritmi, l’Africa e Mussorgsky, ed Eloisa Manera, violinista, compositrice e improvvisatrice italo-spagnola di formazione classica, con all’attivo collaborazioni con Mario Brunello e Herbie Hancock, inclusa dalla storica rivista “Musica Jazz” nella shortlist delle “10 donne che stanno rivoluzionando il jazz”.
In settembre è la volta della Musica da anticamera del Baraccone Express, formazione a quattro nata come brindisi all’arte di strada, ai personaggi surreali dei film di Fellini, al circo, all’intrattenimento d’altri tempi, alla musica dell’est, alle carovane degli zingari, al viaggio. Il loro repertorio ci fa conoscere il cymbalom, strumento orientale dalla storia antica portato dai Crociati.
Conclusione con i Linguamadre e la loro interpretazione del Canzoniere di Pasolini. Provenienti da diverse regioni dell’Italia e da differenti ambiti musicali, i quattro talenti del nuovo folk italiano – il duo Bottasso (Simone e Nicolò Bottasso), Elsa Martin e Davide Ambrogio – ridanno suono e voce alle poesie raccolte da Pier Paolo Pasolini nel Canzoniere Italiano del 1955.
La decima edizione di (s)Nodi festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa Bologna Musei, 23 luglio 2021
(S)NODI FESTIVAL DI MUSICHE INCONSUETE
27 luglio – 14 settembre 2021
Ogni martedì alle h 21.00
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica