Il Si Fest compie trent’anni: era il 1992 quando la piazza di Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, ospitò per la prima volta una schiera di fotografi e amanti della fotografia. Per questo importante compleanno, che cade in un’epoca storica incredibile, il direttore artistico Denis Curti ha compiuto una riflessione sul presente, partendo dal passato e cercando di dare una fisionomia all’avvenire, sotto al titolo “Futura. I domani della fotografia”.
La riflessione sulla Natura e sull’impatto dell’uomo su di essa inizia con la mostra Uguale ma diverso. Same but different, di Arno Rafael Minkkinen, che da oltre cinquant’anni si dedica all’autoritratto, fondendosi con il paesaggio selvaggio e naturale, per ribadire che l’uomo non è che una parte infinitesimale di un ecosistema complesso. Le immagini di Esther Horvath in Polarnight sono realizzate a bordo di una nave rompighiaccio durante una spedizione artica per raccogliere dati scientifici. Alla prima edizione del Festival, Mario Vidor aveva portato le sue poetiche immagini Riflessi sull’acqua, ora riproposte.
Dreams presenta il fotoreportage di Elena Givone nelle zone abitate dalla disperazione: le favelas di Florianopols e il carcere minorile di Salvador de Bahia, l’arido Mali e gli orfanotrofi in Myanmar, le zone più povere in Sri Lanka e Ucraina e le macerie di Aleppo.
In collaborazione con la Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (vedi approfondimento DeArtes qui e qui) Federica Belli, Francesca Cesari, Aida Silvestri, Francesca Todde e Sofia Uslenghi si interrogano su temi strategici per un mondo diverso e possibile: la natura e il paesaggio, il lascito generazionale, la migrazione forzata e l’umanità futura che si troverà a gestire le sorti del pianeta.
Presenti anche i vincitori dei premi dell’anno scorso: Giulia Gatti con Su mia madre tira vento si è aggiudicata il Premio Pesaresi 2020; Maria Cristina Comparato della Presenza ha vinto il Premio Portfolio Italia – Gran Premio Fujifilm 2020, grazie al suo percorso dalla scoperta della malattia all’integrazione di una nuova quotidianità; Lorenzo Zoppolato è il vincitore con Le immagini di Morel del Premio Portfolio Werther Colonna 2020, diario di viaggio in Patagonia alla ricerca delle radici del realismo magico.
Il Si Fest ospita anche la videoinstallazione Sarà perché la amo di Valentina Cenni, che pone l’accento sul trovare quanto di positivo esista al mondo e i motivi per essere felici nonostante le difficoltà e gli ostacoli.
Nella storia del festival un ruolo centrale l’hanno sempre giocato i censimenti fotografici: non a caso la popolazione di Savignano sul Rubicone è in assoluto la più fotografata di tutti i Comuni italiani, e quest’anno appare in 241 metri. Invece Luce in archivio. Percorsi visivi dai cataloghi fotografici di Palazzo Vendemini attinge all’archivio fotografico del Comune, che conta oltre 200.000 tra fotografie e cartoline postali storiche.
Sono inoltre esposti i progetti vincitori della open call Reset. Il Sistema Festival Fotografia racconta la società contemporanea, indetta nell’ambito del bando “Strategia Fotografia 2020”, promosso della Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) del Ministero della Cultura (MiC).
Al palinsesto si aggiungono lo spazio Casa UniBo, che accoglie progetti sviluppati da studenti e docenti nell’ambito della collaborazione con l’Università di Bologna – Campus di Rimini; le mostre di Si Fest Off; l’anteprima estiva di Underground (Revisited) – Marco Pesaresi, reportage del fotografo riminese dedicato alle metropolitane del mondo.
Le mostre sono fruibili nel fine settimana inaugurale il 10, 11 e 12 settembre e nei successivi fine settimana, il 18 e 19 e il 25 e 26.
M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa 21 luglio 2021
Immagine di apertura: © Arno Rafael Minkkinen, Grand Canyon, Arizona, 1995, Uguale ma diverso. Same But Different
30° SI FEST
FUTURA. I domani della fotografia
Inaugurazione 10 settembre 2021
Mostre aperte 11.12, 18.19 e 25.26 settembre
Savignano sul Rubicone (FC)
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