Dieci giorni di musica, teatro, danza, performance e installazioni, dj set, incontri e progetti di arte pubblica. La forma operistica che incontra l’epica africana, la poesia Romantica a confronto con la militanza ambientalista, la decostruzione dell’immaginario maschilista del rap, le danze di resistenza e autodeterminazione, le cartografie corporee, gli spazi hackerati e le disseminazioni urbane. Un festival in cui si incontrano artisti e artiste, teorici, musicisti, poetesse, autrici, collettivi, spettatori e spettatrici provenienti dalle diverse anime che attraversano la città.
Giunto alla XVI edizione, torna a Roma Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts, come sempre disseminato in spazi diversi della città, dal 3 al 13 settembre 2021 (anteprima il 2).
Wegil (ex Gil) dal 3 al 5 settembre ospita Cratere, uno spazio da cui sgorga verso l’esterno un flusso collettivo di voci, suoni, poesie, corpi, vibrazioni. La Pelanda – Mattatoio dal 6 all’11 settembre vede i suoi ambienti, principalmente quelli esterni, radicalmente trasformati grazie al progetto di arte pubblica Cheap Street Poster Arteattraversati da sonorizzazioni, ascolti musicali, live e dj set. Il Teatro Argentina e il Teatro India dal 9 al 13 settembre si muovono tra i classici della cultura occidentale e la creazione contemporanea, prestigiose co-produzioni, un master di alta formazione teatrale e una prima europea. Inoltre sono coinvolti il Teatro del Lido di Ostia e altri spazi urbani, in risonanza con le realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino. Anteprima, come di consueto,alla Reale Accademia di Spagna.
La coreografa cileno-messicana Amanda Piña e l’afroamericana Nora Chipaumire, la cantante lirica svedese di origini eritree Sofia Jernberg, l’eclettico e radicale artista francese François Chaignaud e il performer e regista coreano Jaha Koo, la scrittrice femministadi origini marocchine Wissal Houbabi e la diva apolide Lafandawh, la compagnia Motus e il collettivo Kinkaleri sono solo alcuni dei nomi di punta.
L’edizione 2021 è la prima con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo che subentra a Francesca Corona ma la programmazione di quest’anno, che recupera alcuni progetti previsti nel 2020 e posticipati causa covid, porta la firma di entrambe, risultato di un dialogo continuo durante i mesi di avvicendamento.
Il titolo di questa edizione è The Voice This Time. Eco vocali, falde sonore sotterranee, fremiti fantasmatici, frequenze interdette dal discorso maggiore, parole poetiche, atti di creolizzazione, ritmi e tuoni che sappiano invocare zone di attesa, di non ancora, di vibrazione tra i corpi: un continuo contrappunto fra udibile e visibile in grado di generare un ambiente che riverberi nel legame tra poesia, vocalità, suono. Sono queste le parole chiave di Short Theatre 2021, che si innestano in un percorso pluriennale di ricerca sulle questioni dei formati espressivi, sul rapporto con lo spazio pubblico, sulle stratificazioni culturali prodotte dalla Storia, sui processi di decolonizzazione delle arti e degli immaginari, e sulle identità di genere.
Per il programma si rimanda al sito
M.C.S.
Fonte: GDG Press, 27 luglio 2021
Immagine di apertura: François Chaignaud © Iliaria Scarpa
SHORT THEATRE
THE VOICE THIS TIME
3 – 13 Settembre 2021
Anteprima 2 settembre 2021