Il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta la mostra Albert Oehlen – “grandi quadri miei con piccoli quadri di altri”, progetto per il quale Albert Oehlen è allo stesso tempo artista, curatore e collezionista. Accanto a opere iconiche, che rappresentano diverse fasi della sua ricerca pittorica, è esposta una selezione di più di trenta artisti internazionali, comprendente pezzi appartenenti alla sua collezione privata, in un percorso curato e concepito dallo stesso artista in collaborazione con il MASI che permette non solo sorprendenti intuizioni sul suo lavoro, ma anche di scoprire, o riscoprire, autori di grande valore.
Da anni Oehlen arricchisce la sua collezione con artisti ai quali si sente legato, non per similitudine ma perché affrontano problemi e idee molto rilevanti anche per lui, spesso legati al concetto di pittura. Tuttavia, nonostante la selezione in mostra riveli ispirazioni e vicinanze, in alcuni casi anche molto evidenti, non bisogna dimenticare che l’artista rifiuta qualsiasi classificazione e analisi razionale della sua opera.
Sin dall’inizio della sua carriera, Albert Oehlen (1954) si sottrae attivamente a metodi interpretativi che cercano di definire il significato di forma e contenuto o, più semplicemente, rifiuta un approccio incentrato sul desiderio di comprendere l’arte in generale. L’intento della mostra non è quindi quello di suggerire confronti tra l’opera di Oehlen e quella di altri, o di inserire il suo lavoro in una genealogia, ma di permettere al pubblico di confrontarsi, forse per la prima volta, con il lavoro di importanti nomi internazionali, in un originale percorso che racconta la storia dell’arte degli ultimi decenni.
Il progetto espositivo presenta, dal 5 settembre 2021 al 20 febbraio 2022, sia opere di firme celebri – tra le quali Willem de Kooning, Mike Kelley, Paul McCarthy, Duane Hanson, Franz West, Julian Schnabel, Konrad Klapheck, Richard Lindner, Richard Artschwager, Daniel Richter, Malcolm Morley – sia lavori di autori meno noti al grande pubblico ma altrettanto stimolanti. Con il titolo dell’esposizione, volutamente provocatorio, Albert Oehlen svela sin da subito la sua attitudine irriverente e un senso dell’umorismo di chi guarda con serietà alla propria professione, ma scherza con il sistema dell’arte, prendendosi gioco delle condizioni che lo stesso spesso implica.
Catalogo in inglese e italiano edito da Mousse Publishing.
M.F.C.S.
Fonte: Studio Battage e ddlArts, 23 e 26 luglio 2021
Immagine di apertura: Albert Oehlen, Space is the Place, 2020
Foto: Simon Vogel © 2021, ProLitteris, Zurich
ALBERT OEHLEN
GRANDI QUADRI MIEI CON PICCOLI QUADRI DI ALTRI
5 settembre 2021 – 20 febbraio 2022
MASI Lugano | LAC
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
masilugano.ch