Un omaggio alla natura e ai miti di una terra in cui il reale e il simbolico si intrecciano nella sperimentazione fotografica della composizione e dei cromatismi. Un equilibrio estetico e narrativo che trova il suo fondamento nella bellezza dirompente del paesaggio e nella genuinità della vita di montagna, in cui riecheggiano le antiche leggende ladine di cui l’artista si fa interprete attraverso una selezione di 32 opere fotografiche. Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano ospita “Dolomiti trasfigurate”, in ladino Crepes trasfegureded, la mostra monografica che la fotografa centenaria Marcella Pedone dedica al mondo reale e immaginario delle Dolomiti.

Dolomiti trasfigurate, da giovedì 29 luglio a domenica 3 ottobre 2021, è la prima rassegna che il Museo dedica a Marcella Pedone a seguito dell’acquisizione e musealizzazione, nel 2017, della sua intera collezione: un archivio di 170mila scatti realizzati tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta, un’attrezzatura fotografica e audiovisiva di circa 100 elementi, tra macchine fotografiche Rolleiflex, Hasselblad, Mamya e Nikon, obiettivi e accessori, e perfino l’ultima delle roulotte usate come studio viaggiante.

Da lontano il segnale d’ingresso alla mitica Shangri-la, dove le montagne sono d’oro © MPedone

Di famiglia toscana, milanese d’adozione, Marcella Pedone nasce a Roma il 27 aprile 1919. Fotografa, documentarista, viaggiatrice, si è fatta strada in un mondo lavorativo a prevalenza maschile, divenendo nel secondo dopoguerra una delle rare donne in Italia a esercitare professionalmente la fotografia e la cinematografia documentarie, avvalendosi del colore. Sola, a bordo dell’inseparabile roulotte, percorre lo Stivale a caccia di scatti perfetti per documentare mondi oggi scomparsi, inerpicandosi su montagne, vivendo tra pescatori e contadini, calandosi nelle miniere, avventurandosi in fabbriche e cantieri, raccontando per immagini la trasformazione del nostro Paese da società agricola a realtà industriale, fino agli anni più recenti.

Intraprende anche un percorso artistico e personale lontano dai tempi e dalle logiche del mercato editoriale, alla ricerca di una propria interpretazione della Natura e della Bellezza. Una piccola parte di questo suo lungo lavoro è dedicata al mondo reale e leggendario delle Dolomiti.

Marcella Pedone ritorna a quel mondo magico e gli dedica uno sguardo intimo e onirico, diverso da quello adottato precedentemente nelle sue fotografie, e in cui lo splendore estetico, l’asprezza e il fascino dei paesaggi si intrecciano a una vita più segreta e profonda, fatta di durezza e fatica ma anche di magia e miti quasi dimenticati.

La montagna irride a chi presume di “conquistarla”
© MPedone

Per comporre le sue opere, Pedone utilizza una tecnica particolare: attraverso un’attenta progettazione preliminare, sovrappone due o più pellicole a colori, sommando fra di loro ritratti e paesaggi, particolari e panoramiche, talvolta ritoccando cromaticamente i dettagli fino a raggiungere il risultato desiderato. Compone così un racconto che conduce il visitatore dal mondo reale fino a una dimensione fiabesca e onirica, in cui convivono pastori e Salvane, coraggiosi Arimanni, abitanti delle selve, Maghi e Ondine che si muovono fra le malghe, i mulini e i castelli dei Monti Pallidi.

Spiega Marcella Pedone: «In quelle crode ascetiche e dirute io riconobbi le rovine affascinanti e nostalgiche di un Reame mitico sia per magnificenza che per costumanze ispirate a una conoscenza superiore, ormai perduta. Forse un mondo visionario che solo è mio… o forse no…».





M.C.S.
Fonte: Area stampa sito, 28 luglio 2021
Immagine di apertura: Bimbe e palloncini in un rifugio d’alta quota © M. Pedone

DOLOMITI TRASFIGURATE
29 luglio – 3 ottobre 2021

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Via San Vittore, 21 – Milan
Museo + Mostra: biglietto unico con accesso da Via San Vittore 21
Solo Mostra: ingresso gratuito con accesso da Via Olona 6
Info: 02 485 551 | info@museoscienza.it
www.museoscienza.org