Un cantaro e un’olla in ceramica, di stile preispanico, provenienti dal Perù sono stati restituiti, assieme ad altri due reperti, a S.E. Julio Eduardo Martinetti Macedo, Ambasciatore del Perù a Roma, dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

A seguito di una segnalazione anonima, i Carabinieri del Nucleo TPC di Roma hanno sequestrato 19 reperti di interesse storico-archeologico, risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche, che si trovavano in un convento romano. Di questi, solo due erano indiscutibilmente autentici e ascrivibili al periodo “intermedio tardo” (1000 d.C. – 1476 d.C.), provenienti dalle culture delle coste settentrionali e centrali del Perù, come è stato accertato con la collaborazione dei funzionari del Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma e successivamente degli archeologi della peruviana Direzione Generale di Difesa del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura. I due autentici sono stati restituiti, mentre gli altri 17 sono stati affidati al Museo “Pigorini”.

I Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari, insieme ai colleghi della Compagnia di Tonara (NU), indagando su scavi clandestini, nel dicembre 2017 hanno sequestrato a un privato un centinaio di reperti archeologici appartenenti a diverse civiltà, tra cui un’anfora peruviana di stile precolombiano della cultura Pativilca, databile tra il 200 d.C. e il 900 d.C., considerata autentica. Invece nel febbraio 2015 un’anfora fittile è stata individuata dai Carabinieri del Nucleo TPC di Palermo, nell’ambito dell’operazione “Demetra”, con il supporto di Eurojust ed Europol. Gli esami effettuati dal personale del Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma ne hanno attestato l’autenticità e la riconducibilità alla cultura Chancay (1000-1300 d.C.) della costa centrale del Perù.

Comando Carabinieri Roma, 22 luglio 2021
Immagine di apertura: Anfora dal bordo ogivale, di stile precolombiano,

proveniente dalla cultura “Pativilca”, databile tra il 200 e il 900 d.C.


RESTITUITO ALLA CROAZIA UN LIBRO DEL XVIII SECOLO
CARABINIERI TPC PERUGIA 
È stato restituito presso la sede della Rappresentanza Diplomatica della Repubblica di Croazia a Roma, all’Ambasciatore S.E. Jasen Mesić, dal Comandante il Nucleo Carabinieri TPC di Perugia Tenente Colonnello Guido Barbieri, un “Dizionario geografico portatile” del 1761, sottratto, assieme ad altri preziosi testi, dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Zagabria il 5 ottobre 1987. L’antico volume è stato ritrovato presso la sede di un’azienda privata in provincia di Perugia, nel corso di un’attività di indagine inerente biblioteche statali e istituti religiosi nazionali ed esteri.

30 luglio 2021

Opera recuperata
Foto in Banca dati

FURTI NEI MONASTERI DELLE CLARISSE
CARABINIERI TPC NAPOLI
Una scultura in legno policromo raffigurante “Bambinello con saio” è stata riconsegnata presso la chiesa Madonna del Soccorso e San Bartolomeo di Eboli (SA), dal Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Napoli, Magg. Giampaolo Brasili, al Vicario Generale della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, don Alfonso Raimo.

L’opera era stata trafugata dalla chiesa il 30 agosto 1992 ed è stata identificata ispezionando i registri commerciali di un rivenditore di Sorrento. Il recupero ha fatto parte di una più ampia indagine inerente l’intero patrimonio di opere dei Monasteri delle Clarisse. Controllando sui siti di e-commerce, si è risaliti a un antiquario romano che poneva in vendita, o aveva già venduto, numerosi beni artistici e bibliografici: infatti la biblioteca comprendeva oltre 1200 volumi antichi, provenienti dai monasteri delle Clarisse di Sezze (LT), di Latina e di Vitorchiano (VT).

30 luglio 2021