Le sue opere sono impregnate di un sentimento inconfondibile e accendono una luce sulle lotte, concrete ed emotive, in particolare delle donne che, come lei, versavano in condizione di povertà. “Alice Neel: prima le persone” ripercorre l’intera carriera dell’artista statunitense attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni e acquerelli, inclusi i suoi ritratti più sorprendenti, celebrati oggi per la perspicacia psicologica. Presentata al Museo Guggenheim Bilbao, la retrospettiva è organizzata dal Metropolitan Museum of Art in collaborazione con il Museo spagnolo e con The Fine Arts Museums of San Francisco.

Il percorso inizia con alcune prime opere, eseguite probabilmente negli anni trascorsi alla Philadelphia School of design for women. Dopo il soggiorno nella vibrante Cuba degli anni ‘20, nel 1927 Alice Neel (Pennsylvania, 1900 – New York, 1984) arrivò a New York, dove si stabilì definitivamente. Qui, iniziò a ritrarre la lotta della sua gente e a testimoniare la vita che la circondava. Negli anni ‘30 e ‘40, Alice Neel lavorò per la Works Progress Administration – WPA – del programma New Deal del presidente Franklin D. Roosevelt.

Alice Neel Georgie Arce No. 2, 1955 Collection of Lonti Ebers © The Estate of Alice Neel, Bilbao, 2021

A partire dal 1938 e fino al 1962, abitò nello Spanish Harlem dove catturò con il suo pennello l’anima di una popolazione all’epoca giudicata etnicamente diversa e che fino ad allora raramente era stata considerata un soggetto artistico. La pittrice documentò scene di perdita e sofferenza, ma anche di forza e resistenza, con franchezza ed empatia. La sua attenzione verso le vulnerabilità fisiche e psicologiche dei personaggi, impregna di un sentimento inconfondibile i quadri di questo periodo.

L’esposizione comprende una sezione con paesaggi urbani che testimoniano la bellezza quotidiana degli edifici e dei parchi di New York, o ancora la natura morta, che offrì a Neel l’opportunità di sperimentare l’astrazione, oppure di palesare una vena umoristica. Quando il figurativismo passò di moda, negli anni ‘40 e ‘50 e a New York acquistò forza l’espressionismo astratto, Neel si rifiutò di abbandonare il proprio stile, definendo l’arte astratta “antiumanista”. Ma la riflessione che l’artista fece verso la fine della sua carriera, secondo la quale tutti i grandi dipinti hanno “buone qualità astratte”, denota che la sperimentazione formale e tecnica fu sempre presente nella sua prassi. La sua opera più astratta, Dipendenza (Addiction, 1931), suggerisce uno stato mentale alterato, di agitazione psichica e fisica: il dipinto risale all’anno in cui l’autrice fu ricoverata in ospedali psichiatrici vicino a Filadelfia.

Alice Neel Self-Portrait, 1980 National Portrait Gallery, Smithsonian Institution © The Estate of Alice Neel, Bilbao, 2021

La nudità e la sessualità sono due argomenti centrali nell’opera di Alice Neel come parte dell’esperienza umana. Nel corso della storia dell’arte, il nudo limitò il ruolo delle donne a mero oggetto erotico, invece Neel sovvertì con disinvoltura l’argomento: “Per me, le persone vengono per prime. Ho cercato di affermare la dignità e l’importanza eterna dell’essere umano” affermò nel 1950. L’attenzione che rivolse ai nudi di donne incinte e dopo il parto, non ha precedenti. Nel suo autoritratto del 1980 mostrò il proprio corpo anziano, come critica a una società che non era abituata a vedere tali modelli figurativi nelle belle Arti.

L’esposizione presenta decine di ritratti fra i più impressionanti di Neel, celebrati oggi per la sua perspicacia psicologica. Oltre a sconosciuti, dipinge membri della famiglia, artisti, attivisti, leader dei diritti civili e celebrità. È in lei costante l’impegno a realizzare “quadri di persone”, in particolare quelle che fanno parte della controcultura/cultura e che “riflettono il suo tempo come in nessun altro mezzo…”




Alice Neel Central Park, 1959 © The Estate of Alice Neel, Bilbao, 2021

M.F.C.S.
Fonte: Ufficio Comunicazione, 23 luglio 2021
Immagine di copertina: Alice Neel, Elenka, 1936,
The Metropolitan Museum, New York,
Donazione di Richard Neel e Hartley S. Neel, 1987
© The Estate of Alice Neel, Bilbao, 2021


ALICE NEEL: PRIMA LE PERSONE
17 settembre 2021 – 6 febbraio 2022

www.guggenheim-bilbao.eus