Le mezze stagioni sono tornate. La Fondazione I Teatri di Reggio Emilia ribalta il detto popolare e propone il calendario da settembre a dicembre 2021. Opera, concerti, danza e prosa, oltre agli spettacoli del Festival Aperto, torneranno nei Teatri Valli, Ariosto e Cavallerizza.
CONCERTI
Il primo appuntamento della riapertura sarà con due serate, il 9 e 10 settembre, con Camerata Salzburg, impegnata in un programma dedicato a Mozart assieme al violinista francese Renaud Capuçon. Stravinskij, di cui si celebrano i 50 anni dalla morte, è il protagonista di due concerti in condivisione tra Stagione dei Concerti e Festival Aperto. I Solisti della Mahler Chamber Orchestra presentano musiche da camera risalenti agli anni Venti. Katia e Marielle Labèque ai pianoforti si misurano con La sagra della primavera, sempre di Stravinskij. Alexander Malofeev, classe 2001, eseguirà il concerto più volte saltato causa pandemia, con musiche di Schubert, Medtner, Rachmaninov.
OPERA
Se si esclude Il barbiere di Siviglia di Rossini trasmesso in streaming lo scorso marzo, e il recente Ballo / Combattimento di Monteverdi, l’opera manca dal Teatro Valli da quasi due anni. L’idea è di recuperare il tempo perduto con proposte di qualità, che non si esauriscano con l’autunno. Si comincia con Giovanna D’Arco il 26 e 28 novembre. A dicembre, Werther di Massenet in una coproduzione fra Opera Lombardia e i teatri di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Pisa. Rientra nel Festival Aperto l’opera contemporanea di Federico Gardella Else, dalla novella di Schnitzler, coprodotta con Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.
DANZA
Anche questa sezione si intreccia col Festival Aperto, foriero a sua volta di altri importanti appuntamenti con coreografi italiani e internazionali. Transverse Orientation porta al Teatro Valli la mitologia, i simboli e le metafore del visionario Dimitris Papaioannou. Doppio appuntamento per i Peeping Tom: la commissione site specific La Visita, vincitrice del Premio Fedora – Van Cleef & Arpels Prize for Ballet 2021, e la nuova creazione Triptych, un mondo inquietante, con un linguaggio unico ed estremo di movimento e performance. Infine l’iconica coreografia Political mother unplugged di Hofesh Shechter, incentrata sui temi di totalitarismo e violenza ideologica, in un intenso viaggio visivo e sonoro.
PROSA
Il ritorno del teatro di parola avviene attraverso la riprogrammazione di Orgoglio e Pregiudizio, romanzo di fine 800 di Jane Austen per la regia di Arturo Cirillo, cancellato durante la pandemia. Bros di Romeo Castellucci sta per “Brothers”, fratelli: un lavoro sulla polizia pensato in chiave antropologica. Si affianca a un altro lavoro di Castellucci, l’installazione Il Terzo Reich sul potere del linguaggio. Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in Diplomazia tornano a ‘sfidarsi’ sul palco in un nuovo affondo nella storia del ‘secolo breve’.
PRINCIPIO SPERANZA: TORNA IL FESTIVAL APERTO 2021
Il Festival Aperto, da sempre, propone con il suo programma di spettacoli una indagine sui linguaggi espressivi contemporanei a partire dalle riflessioni su temi di grande respiro: in questa edizione, che segna la ripartenza, occorre affidarsi al “principio speranza”, evocando la filosofia di Ernst Bloch, che incarna quella continua tensione verso il futuro – insufficiente e necessaria insieme – che ci restituisce ogni volta la direzione e il senso del nostro agire.
Il Festival Aperto 2021, tredicesima edizione, si svolge a Reggio Emilia dal 18 settembre al 24 novembre, a cura della Fondazione I Teatri con il Reggio Parma Festival. Trenta spettacoli, 43 repliche complessive, 11 fra produzioni e coproduzioni, 8 fra prime assolute e italiane. Concerti, opere, performance, coreografie, installazioni, spettacoli, multimedia destinati ad interrogarsi su una contemporaneità. Teatro Municipale Valli, Teatro Ariosto, Teatro Cavallerizza, Collezione Maramotti, Chiostri di San Pietro, Piazza Martiri del 7 luglio sono i luoghi che accolgono musicisti, danzatori, circensi, performer, coreografi, artisti italiani e internazionali.
STRAVINSKIJ E DANTE
Il progetto Stravinskij presenta due appuntamenti in condivisione con la Stagione dei Concerti, di cui si è detto sopra. Dante Alighieri rivive in Vox in Bestia di Laura Catrani, prontuario di animali divini; in Intelletto d’amore (e altre bugie), nato dalla collaborazione del violoncellista Michele Marco Rossi con Andrea Camilleri, un mese prima della scomparsa del grande scrittore; nell’incredibile film del 1911 Inferno, musicato dal vivo da Edison Studio; nella costruzione di un giardino-Paradiso di Virgilio Sieni e negli esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Chiara Guidi e Francesco Guerri.
In mezzo a questi estremi, si incrociano numerose proposte della già citata stagione autunnale. Si aggiungono la performance multimediale ideata da Melnyk e Spime.Im, The end of the world; l’inizio prima di ogni inizio nel “buio totale” di Friedrich Haas Solstices, la frammentazione grottesca di Kagel Repertoire, le percezioni ingannevoli di Christos Papadopoulos, l’omaggio ad Alice e John Coltrane della sassofonista afroamericana Lakecia Benjamin e il pianoforte di Ciro Longobardi che continua l’integrale pianistica di Messiaen. Inoltre interessanti novità di giovani artisti e altro ancora.
ANTEPRIMA NAZIONALE
Concerto di presentazione del nuovo album dedicato all’Italia di Massimo Zamboni, La mia patria attuale, in collaborazione con Musiche Metropolitane.
PROGETTO SPECIALE
Su commissione del Festival Aperto e Reggio Parma Festival, Eva Jospin, artista visiva francese che con cartone compresso e ritagliato trasforma gli spazi in luoghi archetipici e incantati, realizza double scène/scena doppia, scultura-installazione che per due mesi occupa la Sala Ottagonale al Ridotto del Municipale Valli e attorno alla quale Michele Di Stefano / mk realizza una coreografia site specific.
RING
Lo stesso Michele Di Stefano è l’artista selezionato per il 2021 dalla rete Ring che vede coinvolti, oltre al Festival Aperto, Torino Danza – Bolzano Danza / Fondazione Haydn – FOG Triennale Milano Performing Arts. Di Stefano debutta al Teatro Cavallerizza in prima assoluta con maqam, con musica dal vivo orchestrata da Lorenzo Bianchi Hoesch e il canto del jazzista Amir ElSaffar, un “concerto coreografia” che esplora la relazione compositiva tra ambiente sonoro e coreografico.
M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa I Teatri, 17 e 30 luglio 2021
Immagine di copertina: Christos Papadopoulos Larsen ©Pinelopi Gerasimou for Onassis Stegi
STAGIONE AUTUNNALE
9 settembre – dicembre 2021
FESTIVAL APERTO
18 settembre – 24 novembre 2021