421-2021: Venezia celebra i 1600 anni dalla sua nascita e una monumentale mostra viene ‘messa in scena’ nel luogo simbolo del potere e della gloria della Serenissima, il Palazzo dei Dogi in Piazza San Marco. Con oltre 250 opere d’arte, preziosi manufatti antichi e documenti “Venetia 1600. Nascite e rinascite” è un sorprendente racconto illustrato attraverso i secoli degli episodi, dei luoghi, dei monumenti e dei personaggi che hanno segnato la storia di Venezia, scegliendo l’inedito punto di vista degli innumerevoli momenti di crisi e rotture, e delle altrettante rigenerazioni e rinnovamenti che hanno segnato la sua esistenza.

Il mito di Venezia poggia anche nella leggenda della sua fondazione, che coincide con la posa della prima pietra della chiesa di San Giacometo a Rivoalto il giorno dell’Annunciazione alla Madonna, il 25 marzo, ma anche della creazione del mondo e di Adamo, nonché dell’Incarnazione di Cristo e della sua crocifissione. Una leggenda che, tramandata nei secoli dagli storiografi, ha alimentato la straordinarietà di Venezia come città eletta da Dio.

Vittore Carpaccio, Leone di San Marco andante “da tera e da mar”, 1516, Fondazione MUVE -Venezia, Palazzo Ducale, Restaurato nel 2021 da Save Venice Inc. con il sostegno di Richard & Jill Almeida

La storia e il mito sono anche intrecciati indissolubilmente all’Evangelista Marco, che la Repubblica elesse come santo patrono fin dal trafugamento delle sue spoglie da Alessandria d’Egitto nell’828 e che legò a sé con la diffusione della leggenda dell’apparizione di un angelo che avrebbe annunciato a San Marco, naufrago nelle paludi attorno all’isola di Rivoalto, il ritorno del suo corpo in Laguna.

“Nascite e rinascite”: le tappe salienti della storia e dell’identità di Venezia più e più volte chiamata a ridisegnare il suo futuro e ripensare il suo destino, sono testimoniate dalle opere e dai documenti dei massimi artisti che in laguna hanno operato nell’arco di quasi un millennio, tra i quali Carpaccio, Bellini, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Rosalba Carriera, Guardi e Canaletto, fino a Canova, Hayez, Appiani; e poi Pollock, Vedova, Tancredi, Santomaso. Assieme a loro, architetti, uomini d’arte, letterati e musicisti.

Manifattura bizantina (Italia meridionale?), Lampada o bruciaprofumo a forma di edificio a cupole, Fine sec. XII, Argento in parte dorato; Venezia, Procuratoria di San Marco

Un’occasione preziosa per ammirare una parte importante dell’immenso patrimonio conservato in città e in particolare nelle collezioni dei Musei Civici (la mostra è promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia) con tanti e significativi restauri sostenuti per l’evento (in particolare da Save Venice Inc.) come la grandiosa tela con il Leone di San Marco di Vittore Carpaccio, opera di oltre 3 metri di lunghezza, il Ritratto di famiglia di Cesare Vecellio e la monumentale pala di Jacopo Palma il Giovane con Madonna col Bambino in gloria, San Magno che incorona Venezia affiancata dalla Fede, e anche un raffinato mosaico cinquecentesco, rari manoscritti miniati, preziosi disegni, un importante vaso cinese della dinastia Yuan del XIV secolo e molto altro ancora.

Con un allestimento scenografico affidato al regista Pier Luigi Pizzi e la direzione scientifica di Gabriella Belli, curata da Robert Echols, Frederick Ilchman, Gabriele Matino e Andrea Bellieni, la mostra è divisa in 12 sezioni. Un percorso incalzante e intenso, dove tutte le arti, compresa la decima musa, sono state chiamate a raccolta per ripensare ai sedici secoli della Serenissima, tra trionfi e domini, di terra e di mare, grandezza e bellezza, ma anche tra incendi, sconfitte militari e pestilenze, fino all’Acqua Granda del 1966 e del 2019. L’ultima sala è un invito alla riflessione sul futuro, sulla salvaguardia del patrimonio di questa città e sulla ricerca della sostenibilità.

La Repubblica Serenissima cadde nel 1797, ma Venezia è ancora viva e cosciente della sua identità e della sua fragile e potente unicità, continuamente alla ricerca di un dialogo tra passato e presente e di una soluzione per il domani.

C.S.M.
Fonti: Muve press e Villaggio Globale, 2 agosto 2021
Immagine di apertura: Antonio Canal (detto Canaletto),
Piazzetta San Marco con la Loggetta e la Libreria, 1730-1740,
Roma, Gallerie Nazionali d’Arte Antica

VENETIA 1600. Nascite e rinascite
4 settembre 2021 al 25 marzo 2022  (prorogata fino a giugno 2022)

Venezia, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
Call center: 848082000 (dall’Italia); +39 041 42730892 (dall’estero/only from abroad)
email prenotazionivenezia@coopculture.it  
http://palazzoducale.visitmuve.it