Tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e design, la mostra Escher permette di conoscere da vicino un artista inquieto, riservato ma geniale, e di misurarsi con i tanti paradossi prospettici, geometrici e compositivi che stanno alla base delle sue opere. Il suo lavoro continua ancor oggi ad affascinare milioni di persone in tutto il mondo e a ispirare intere generazioni di artisti, architetti, matematici, musicisti e designer, ammaliati dalle sue fantasie giocose e dalle costruzioni accattivanti. Palazzo Ducale di Genova accoglie la più grande e completa mostra antologica dedicata al grande genio olandese Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972), uno degli artisti più amati a livello globale e i cui mondi impossibili sono entrati nell’immaginario collettivo rendendolo una vera icona del mondo dell’arte moderna.

Con oltre 200 opere – tra cui i suoi lavori più rappresentativi e la serie degli Emblemata – la mostra presenta in otto sezioni un excursus della sua intera e ampia produzione artistica, assieme a brevi spezzoni di filmati d’epoca che mostrano Escher al lavoro nel suo studio. L’immaginifico universo escheriano è esperito tramite inedite sale immersive e strutture impossibili.

LA MOSTRA
Le opere esposte compongono una retrospettiva degli schizzi enigmatici e dei disegni paradossali dell’artista olandese. Il percorso espositivo inizia con le sue prime stampe e disegni realistici ispirati alla natura e ai paesaggi italiani per arrivare poi ad analizzare il lavoro svolto da Escher nell’ambito della tassellatura e della trasformazione di forme. La metamorfosi è diventata con il tempo una caratteristica fondamentale della sua arte, in grado di amalgamare fantasia e geometria.

I capolavori più celebri, come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), nascono dalle sue ricerche nell’ambito della matematica e rappresentano l’infinito attraverso immagini incredibilmente dettagliate, eseguite con estrema precisione.

Ancora oggi la comunità scientifica internazionale considera l’opera di Escher una pietra angolare delle interrelazioni tra arte e scienza: benché le sue conoscenze matematiche fossero prevalentemente visive e intuitive, l’artista ha giocato con architettura e prospettiva per dare forma a universi infiniti e coinvolgenti, carichi di meraviglia.

La complessità del genio olandese è evidenziata in mostra nella sezione “Paradossi geometrici” dove insieme a opere famose come Cascata, Belvedere, Salendo e Scendendo ispirate alla tribarra, il triangolo impossibile teorizzato del matematico e fisico Sir Roger Penrose, sono esposte alcune stampe dellaserie delle Carceri di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), che già in precedenza aveva usato il principio della tribarra perrappresentare un’architettura irreale.

In merito all’illusione ottica, che fa oscillare la percezione dei cubi reversibili tra il concavo ed il convesso e che era già nota ai Romani, Escher ne fece un uso magistrale nell’opera “Concavo e Convesso”; ma l’illusione ottica generata dai cubi reversibili si trova anche in opere di artisti suoi contemporanei, appartenenti al movimento della “optical art”. In particolare Victor Vasarely (1906-1997) vi fece ricorso nella sua “cinetica visiva” basata su illusioni ottiche indotte nello spettatore.

Promossa e organizzata dal Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Arthemisia, in collaborazione con M. C. Escher Foundation, la mostra, visibile dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022, è curata da Mark Veldhuysen – CEO della M.C. Escher Company – e Federico Giudiceandrea – uno dei più importanti esperti mondiali di Escher.
Per un approfondimento sull’artista e una galleria immagini, vedi qui la mostra Escher allestita a Trieste nel 2019-2020

M.C.S.
Fonti: Ufficio Stampa Palazzo Ducale 26 agosto 2021 e Arthemisia

Immagine di copertina: Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935,
Olanda, Collezione Escher Foundation
All M.C. Escher works © 2021 The M.C. Escher Company The Netherlands.

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ESCHER
9 settembre 2021 – 20 febbraio 2022

Palazzo Ducale di Genova
Piazza Matteotti 9,
16123 Genova (GE)
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