Un omaggio espositivo alla ceramista Rosanna Bianchi Piccoli, che, dalla fine degli anni Cinquanta, si è dedicata al design ceramico con spirito innovativo, sempre in contatto con gli artisti del suo tempo, da Lucio Fontana a Giò e Arnaldo Pomodoro, e sempre capace di imporsi grazie a uno stile personale, caratterizzato dalla profonda conoscenza del materiale ma allo stesso tempo aperto alle ricerche contemporanee.

“Rosanna Bianchi Piccoli. Ricerca etno-socio-antropologica 1957–1963 è allestita nei rinnovati antichi spazi dell’ISIA di Faenza, dal 3 settembre al 8 ottobre 2021. La mostra è composta da 33 pezzi provenienti dalla collezione di Rosanna Bianchi Piccoli (Milano, 1929) realizzati in Abruzzo, Marche e Sicilia tra il 1958 e il 1963, alcuni dei quali prodotti appositamente in occasione della mostra a partire dal progetto originale. Sono oggetti d’uso comune senza tempo, insieme antichi e moderni, contraddistinti da un’intensa ricchezza formale, che la ceramista ha appreso nelle antiche botteghe dei maestri e che ha imparato felicemente a reinterpretare, con il suo approccio intellettuale di donna colta e raffinata.  

RBP,1958 Famiglia Terre Bottega Popolare di Mastro Zizi Tritapepe – Lanciano, foto Marirosa Toscani Ballo

Come scrive la curatrice Anty Pansera nel catalogo della mostra: «Rosanna ha studiato a fondo i tratti, le caratteristiche, le specificità essenziali della tradizionale ceramica italiana, e così ha saputo rivisitarle/reinventarle dando loro nuove funzioni anche del decoro: progettando/mettendo in forma pezzi vitali, ever green, che continuano a saper suscitare suggestioni ed emozioni, rigenerando anche antichi colori. La sua padronanza della materia ha una valenza indiscutibile e indiscussa, ben visibile».

Maria Concetta Cossa, Direttore di ISIA Faenza, nel suo testo in catalogo ricorda che «Rosanna si era fatta valere – cosa non facile per una donna che nell’immediato dopoguerra aveva scelto un mestiere storicamente maschile e addirittura confrontandosi con le botteghe più artigianali e inevitabilmente più arcaiche – lavorando come e meglio di un uomo, non temendo di “sporcarsi le mani”, di dormire nei retrobottega e di perseguire quel sogno utopistico di recuperare gli antichi saperi, le antiche manualità ormai spazzate via dall’avvento della civiltà industriale e del consumismo». 

L’esposizione è promossa dall’Associazione DcomeDesign ed è organizzata con ISIA Faenza e con il patrocinio di Comune di Faenza e Amici della Ceramica e del MIC di Faenza, in concomitanza con la seconda edizione della manifestazione Made in Italy dell’Ente Ceramica Faenza

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 25 agosto 2021
Immagine di copertina: RBP,1960-61 Famiglia Pignatte,
Serie limitata e siglata Fabiani Fratte Rosa x Il Sestante MI,
foto di Marirosa Toscani Ballo


ROSANNA BIANCHI PICCOLI
RICERCA ETNO-SOCIO-ANTROPOLOGICA 1957-1963
3 settembre 2021 – 8 ottobre 2021

ISIA Faenza – Palazzo Mazzolani
Corso Mazzini, 93 – 48018 Faenza (RA)
www.isiafaenza.it