Interprete di una comedie humaine divertente e senza tempo, il personaggio di Andy Capp conquistò il pubblico di tutto il mondo, arrivando, nel momento di massima fama, a essere pubblicato su 1.700 quotidiani e riviste in oltre 50 nazioni. Andy Capp debuttò nel 1957, nell’edizione di Manchester del Daily Mirror distribuita nel nord dell’Inghilterra, uscito dalla penna di Reg Smythe, all’epoca autore semisconosciuto di fumetti per quotidiani di una certa fama.

Il linguaggio apparentemente elementare, in realtà universale, di Andy Capp è attinto a una specifica parte della società inglese, a quella piccola borghesia o classe operaia che viveva nei sobborghi e la cui vita quotidiana era scandita da piccoli riti, sempre gli stessi: il lavoro o il sussidio di disoccupazione, le bevute con gli amici al bar, lo sport amatoriale, il sermone domenicale in chiesa, i battibecchi con la moglie. Situazioni sostanzialmente egualiin ogni Paese, dalla Francia alla Germania all’Australia e via dicendo, compresa l’Italia dove le strisce vennero pubblicate spesso sotto al titolo “Carlo e Alice”.  

Dopo la morte di Smythe e su sua stessa autorizzazione, la serie continuò con altri autori, Roger Mahoney e Roger Kettle. Queste storie, inedite in Italia, finalmente vengono tradotte e pubblicate in italiano. Tutte le strisce inedite di Andy Capp, apparse quotidianamente sul Daily Mirror dal 2007 a oggi, sono pubblicate in una serie di volumi di oltre 200 pagine, in libreria dal 20 settembre 2021. Un’opera filologicamente accurata, con la prefazione di Alessandro Bottero, che mantiene il testo e gli spazi originali, con la traduzione in calce.

M.C.S.
Fonte: 1A Comunicazione, 31 agosto 2021