Le opere Martine Syms esplorano le rappresentazioni del corpo nero femminile nello spazio digitale e il senso di frammentazione e performatività che caratterizzano la cultura al tempo di internet e dei social media. Attraverso l’oscillazione continua tra immagine fissa e in movimento, cinematico e quotidiano, monologo e ensemble, i suoi lavori svelano i modi in cui l’identità è oggi costruita, esibita, confezionata e consumata. Neural Swamp, una nuova installazione di Martine Syms – assegnataria della seconda edizione della Future Fields Commission in Time-Based Media, conferita all’artista dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dal Philadelphia Museum of Art – è in mostra a Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 14 settembre 2021 al 30 gennaio 2022, e successivamente sarà presentata al Philadelphia Museum of Art, dove aprirà nella primavera 2022.

La nuova opera in mostra si fonda sull’interesse di Martine Syms (USA, 1988) verso la proliferazione, circolazione e fruizione delle immagini, così come sulla sua costante ricerca intorno ai sistemi tecnologici che cancellano o rendono invisibili i corpi, le voci e le narrazioni nere.

Athena

L’INSTALLAZIONE
Neural Swamp è una installazione immersiva che vede protagoniste tre entità: Athena, Dee e la narratrice. Ciascuna appare su un monitor o su uno schermo, le loro immagini si proiettano sulla superficie espositiva, invadono lo spazio insieme alle loro voci, impegnate nella lettura di un copione che è generato in tempo reale da un software AI di scrittura. Anche le voci delle protagoniste sono prodotte da una intelligenza artificiale, che l’artista ha sviluppato e addestrato sulla base della propria voce e di quelle di due attrici famose. Il modello di generazione di testo produce le parole e la sceneggiatura in progress che le attrici interpretano attraverso queste voci artificiali. I personaggi interagiscono, ma le loro voci definiscono più una distanza che una relazione.

A cura di Irene Calderoni e Amanda Sroka, lo spazio espositivo è concepito come una esperienza immersiva in cui si rispecchiano elementi della narrazione video, con particolare riferimento al mondo dello sport, cui appartiene il personaggio di Athena, ex campionessa di golf. Attrezzature per allenamenti ginnici fanno da supporto ai dispositivi video, mentre l’ambientazione ricorda un campo da golf o una tenso-struttura sportiva. Il pubblico esplora così uno spazio ambiguo tra interno ed esterno, artificiale e reale, umano e non umano.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Re Rebaudengo, 30 agosto 2021
Contributi fotografici: Martine Syms, Neural Swamp, 2021
Credit: © Martine Syms, courtesy Sadie Coles HQ, London
Immagine di copertina: Dee

Portrait Martine Syms
Vive a Los Angeles, dove insegna alla Facoltà di arte del 
California Institute of the Arts

MARTINE SYMS: NEURAL SWAMP
14 Settembre 2021 – 30 Gennaio 2022

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16, Torino
www.fsrr.org