Anghiari, la città toscana dove ebbe luogo la celebre battaglia raffigurata da Leonardo, ospita una mostra che ha al centro il ritratto del principe e condottiero Federico da Montefeltro, alleato e parente di famiglie nobili del comune della Valtiberina. “La civiltà delle armi e le Corti del Rinascimento” racconta la trasformazione di una parte dei notabili del luogo, da guerrieri e combattenti in cortigiani eruditi e amanti della cultura.

La città di Anghiari in quel periodo storico fornì uomini d’arme fedeli a vari eserciti delle Signorie italiane, la cui nobiltà era spesso imparentata con quella della cittadina toscana. All’epoca, il corredo di un combattente rappresentava un investimento e le virtù militari si celebravano richiamandosi ai valorosi condottieri dell’antichità. Dunque, il mestiere delle armi era appannaggio di classi sociali alte, con forti interessi culturali e conoscenza del valore delle opere d’arte. La rassegna ruota quindi intorno ai personaggi storici legati ad Anghiari che si impegnarono ad ‘evolversi’ da cavalieri e soldati in cortigiani.

Studi storici recenti sulle famiglie illustri di Anghiari hanno evidenziato sodalizi e legami di parentela con importanti casate, in particolare i Montefeltro di Urbino, immortalati nel celeberrimo doppio ritratto di Federico da Montefeltro e della moglie Battista Sforza realizzato da Piero della Francesca, giunto a Firenze nel Seicento con l’eredità di Vittoria della Rovere e oggi agli Uffizi. Il duca di Montefeltro è protagonista anche della mostra anghiarese, dove è esposto il suo ritratto appartenente alla famosa collezione gioviana degli Uffizi, commissionata nel Cinquecento da Cosimo I dei Medici a Cristofano dell’Altissimo.

Inoltre nella mostra – accolta al Museo della Battaglia e di Anghiari dal 31 agosto 2021 al 6 gennaio 2022 (prorogata al 5 maggio) – sono presentati due tabernacoli lignei quattrocenteschi, utilizzati per la devozione privata presso le dimore, o nelle cappelle di famiglia nelle chiese. Sono stati inviati dagli Uffizi anche il ritratto di uomo in armatura di scuola francese cinquecentesca, e due tele con “Scene di Battaglia” del pittore Jacques Curtois detto il Borgognone, poste in dialogo con la nota incisione di Gérard Edelinck dalla copia di Rubens del perduto cartone di Leonardo per la Battaglia di Anghiari.

L’esposizione, inserita nel progetto “Terre degli Uffizi”, è ideata e realizzata da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.

LA BATTAGLIA
La notorietà di Anghiari si lega alla battaglia combattuta il 29 giugno 1440 tra le truppe milanesi dei Visconti e la coalizione guidata dalla Repubblica fiorentina insieme a Venezia e allo stato Pontificio, che vinse contro Milano. La stessa battaglia che Leonardo fra il 1504 e 1505 fu chiamato a rievocare nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. Quella vittoria, così importante per le contese politiche dell’Italia di allora, segnò il destino della città dell’alta Val Tiberina, condizionandone in profondità il tessuto sociale.

C.S.M.
Fonte: Portavoce Gallerie Uffizi, 30 agosto 2021
Contributi fotografici: Stefano Casati

LA CIVILTÀ DELLE ARMI E LE CORTI DEL RINASCIMENTO
31 agosto 2021 – 6 gennaio 2022 (prorogata al 5 maggio)

Museo della Battaglia e di Anghiari
Piazza Mameli, 1-2 – 52031 Anghiari (AR)
Tel. +39 0575 787023
museobattaglia@anghiari.it
www.battaglia.anghiari.it