Tessitura, nido, infanzia, ascolto, fiaba, narrazione, silenzio, radici, sono parole d’accesso per comprendere il lavoro di sei artiste, focalizzato sulla connessione sottile di captare nel creare, di portare in materia: più che guardare per capire, l’osservazione richiede un certo tipo di ascolto. Al tema dell’arte come tessitura del quotidiano è dedicato il progetto espositivo Cucire il tempo,curato da Stefano Baia Curioni e Melina Mulas, che inaugura le Pescherie di Giulio Romano a Mantova come spazio espositivo, dopo i recenti interventi di restauro che hanno restituito alla città il prezioso monumento del Maestro manierista. A partire da una riflessione sul lavoro di Maria Lai, la mostra raccoglie e presenta al pubblico la ricerca di sei artiste italiane: Sonia Costantini e Maria Lai, Marta Allegri e Irene Lanza, Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera.

Una conferenza di approfondimento sull’opera di Maria Lai, con Elena Pontiggia e Maria Sofia Pisu Lai, è fissata per martedì 7 settembre alle ore 18.00 allo Spazio Te di Palazzo Te (prenotazione: spaziote@fondazionepalazzote.it ).

Maria Lai, Senza titolo 1982
Gorgonzola, collezione privata
Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

La prima tappa del progetto, dal 7 al 26 settembre 2021, ospita i monocromi inediti D5 bianco e AA19-15 blu J.S.B. della pittrice mantovana Sonia Costantini in dialogo con una selezione di opere di Maria Lai degli anni Novanta, periodo in cui tornò a vivere in Sardegna dopo il lungo soggiorno a Roma, continuando a sperimentare materiali tradizionali e nuovi, e a creare telai, libri e lenzuoli, tra cui quello esposto a Mantova insieme alla serie Telaio di guerra per la prima volta presentata al pubblico. Accanto a queste opere, il video del regista Tonino Casula documenta la straordinaria azione relazionale sul territorio Legarsi alla montagna, realizzata da Maria Lai nel 1981 a Ulassai, con gli abitanti del paese che legarono con un nastro azzurro le case tra loro e poi al monte sovrastante, simbolo di armonia fra uomo, natura e arte.

Altri due momenti espositivi esplorano il tema del fare arte che “accoglie, cuce e riordina l’amore profondo per le proprie origini”. Dal 28 settembre al 17 ottobre le trame di architettura dismesse di Marta Allegri e i ferri trasportati dal mare di Irene Lanza. Infine, dal 19 ottobre al 7 novembre 2021 i misteri dei ricami dei bisquit di porcellana di Rosanna Bianchi Piccoli e i fili di rame stratificati di Antonella Zazzera. Il filo che attraversa il lavoro di queste artiste, lo stesso che collega il visibile con l’invisibile, viene espresso nelle parole di Mariangela Gualtieri, presente in mostra con una poesia: “Questo abbiamo fatto / acciaio e carta. Tessiture di fili e di sostanze. /E questo siamo. Ultimo abbozzo / prima dell’umano”.

ARTE SULL’ACQUA
In contemporanea alla mostra, da mercoledì 8 a domenica 12 settembre, torna per la 17a edizione Arte sull’acqua, l’evento di arte contemporanea sul Rio curata dall’associazione Non Capovolgere Arte Contemporanea. Protagoniste sono le installazioni di Lorella Salvagni e Antonella De Nisco, che ogni sera, dalle 21 alle 23, dialogano con la musica di Elena Terragnoli.

M.C.S.
Fonte: Facco P&C e Ufficio Stampa Palazzo Te,
31 agosto 2021
Immagine di copertina: Maria Lai, Telaio di guerra1991,
Serie di 5 opere Gorgonzola, collezione privata
Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

CUCIRE IL TEMPO
L’ARTE COME TESSITURA DEL QUOTIDIANO
7 settembre – 7 novembre 2021

Ingresso libero venerdì sabato e domenica
oppure su appuntamento: segreteria@fondazionepalazzote.it

www.fondazionepalazzote.it